Corriere dello Sport (L. Scalia) – Se la Roma non ha vissuto una domenica da incubo, gran parte del merito va ricercato nella prestazione di Mile Svilar. Un portiere, una garanzia. Perché ha compiuto cinque parate, di cui tre decisive, dicendo no a Svoboda, Pohjanpalo e Oristanio. Gli affondi del Venezia sono caduti tra i guantoni di Svilar, che ha messo in mostra all’Olimpico il suo repertorio tra uscite a valanga e tuffi acrobatici. Quando non poteva arrivarci ci ha pensato Mancini a salvare il salvabile sulla linea di porta. Dettagli nel complesso.
Svilar, che dopo il triplice fischio ha analizzato i suoi interventi nel dettaglio: «La parata più difficile? Quella su Oristanio. Su Pohjanpalo sono andato in tuffo e mi ha colpito, mentre nella seconda sono stato fortunato ad aver messo la mano nel posto giusto. Sono molto contento di aver contribuito ai tre punti. Negli ultimi mesi sento che sto crescendo, che sto an dando sempre meglio».
Il portiere sorride quando gli viene chiesto se si considera il miglior portiere del campionato: «Io sto solo concentrato a fare il mio mestiere. Non sto pensando a nulla se non alla prossima partita. Sono concentrato solo al calcio e a nient’altro». Poi scherza a distanza con Pisilli, autore del gol decisivo: «E’ un bravissimo ragazzo, diventerà un giocatore molto forte. Sono molto felice per lui e per la nostra vittoria. Due settimane fa ci ha portato la pizza per il suo compleanno, ora deve portare qualcosa di più… .
Le differenze tra il gioco di Juric e quello proposto da De Rossi sono enormi. Svilar lo conferma: «Si, hanno visioni e idee diverse, ma molte positive entrambe. Sugli angoli stiamo difendendo a zona e ci stiamo applicando. Adesso abbiamo un modo di giocare differente e ancora non siamo abituati perché abbiamo fatto una preparazione incentrata su altri aspetti. Ci serve un po’ di tempo, ma ci siamo adattando tutti rapidamente». La missione però è sempre la stessa e passa anche dalle pa rate di Svilar: «Stiamo già giocando in Europa ma vogliamo arrivare in Champions l’anno prossimo».