Striscione all’assemblea MyRoma: “Le Olimpiadi uniscono i popoli, le barriere dividono i sentimenti” – Nela: “Lo SLO serve per creare un rapporto tra tifosi e club” – FOTO

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Nella zona dove si sta svolgendo l’assemblea di MyRoma riguardante i tifosi, è stato esposto uno striscione, da parte della Curva Sud, che ha come argomento principale le barriere: “Le Olimpiadi uniscono i popoli, le barriere dividono i sentimenti“.

Durante l’incontro, a cui è presente anche Sebino Nela, SLO della Roma, ha parlato ha parlato Walter Campanile, presidente di MyRoma, che ha inaugurato così: “La situazione allo stadio fa male a tutti, il rapporto tra tifoseria e club deve essere rimarginato e MyRoma mette a disposizione la propria assemblea per il dialogo e il confronto Speriamo che da qui si possa innescare il primo meccanismo. Oggi dedicheremo 10 minuti alla figura dello SLO che è molto importante nel calcio di oggi.

Interviene anche l’avvocato Contucci: “Non è solo questione di barriere. È vero che a volte i tifosi hanno messo del loro, ma si è passati da tessere del tifoso a limitazioni della libertà fino alle multe per i cambi di posto, che per fortuna esistono solo a Roma. Il prefetto ci ha raccontato che in alcune partite in curva c’erano 12 mila persone invece di 8 mila, ma sono numeri falsi. E la barriera, comunque, non risolverebbe nulla ma sarebbe un problema di ingresso all’esterno di più tifosi. Episodi di violenza non ci sono più da decenni in Curva Sud, al massimo c’è stata quella protesta violenta dopo Roma-Fiorentina. Poi c’è la questione delle multe: il questore applica una norma che qualche folla deve aver fatto. Il problema è che alla seconda multa scatta il daspo. Quando si subisce il daspo questo può portare problemi sul lavoro perché non si possono aprire per esempio agenzie di scommesse, non si possono partecipare a bandi pubblici e tante altre limitazioni. Quando vedete il tifoso indonesiano impazzito per la Roma è perché il tifoso Indonesiano ha visto i derby passati, le coreografie, la passione dei tifosi. Questo meccanismo delle multe è stato applicato all’improvviso e le decine di ricorsi presentati ancora devono essere dibattuti dal prefetto. Sebino Nela farà da raccordo tra i tifosi e la società, le istituzioni, ci ha già aiutato per un problema che abbiamo avuto a Udine“.

Prende la parola Sebino Nela, SLO della Roma: “Siamo qui per parlare con i tifosi, lo SLO serve per creare un rapporto tra club e tifosi, discutendo di tutte le problematiche, anche di maglie, palloni, tutto quanto. Non so a quale modello di stadio ambisca la Roma ma di certo quello di adesso non è un modello. Sono andato all’Olimpico a vedere la Roma con le mie figlie ed una mi ha fatto notare quanto fosse strano il silenzio. Quanto manca una curva che è da sempre in Italia il cuore pulsante di una tifoseria, è normale che si crei lo scenario triste di ora. Parlo per la società, tutti quanti vorrebbero un grande stadio con una grande curva che trascini tutti gli altri settori, come ha sempre fatto fino a qualche tempo fa. La Roma vuole assolutamente che la Curva Sud si riempia e torni quella che era“.

Argomento molto in voga e che desta molte proteste sono i costi dei biglietti, così Sebino Nela: “Naturalmente si può pensare ad una riduzione dei costi, questo fa parte di una fidelizzazione dei tifosi. Io non so cosa voglia fare la Roma, ho sentito di altri presidenti che vorrebbero stadi da 15.000 posti. La riduzione dei costi è una cosa buona da proporre, abbiamo visto cosa è successo a Liverpool. Io ovviamente non mi occupo delle strategie per la vendita dei biglietti ma sono argomenti che vengono dai tifosi, quindi si possono certamente riportare a chi di dovere. Durante una stagione si possono certamente fare discorsi simili per alcune partite”.

Lo SLO della Roma parla anche degli allenamenti e della possibilità per i tifosi di tornare a vederli: “I tempi sono cambiati, credo anche che ci siano calciatori che ora non la vorrebbero poi tanto come situazione. Non è semplicissimo, te lo dice uno che era abituato ad avere 5/6 mila persone attorno in allenamento. Non dava fastidio, anche perché in quegli anni le cose andavano piuttosto bene, eravamo una grande squadra. Non abbiamo vinto tantissimo ma si era creato un’atmosfera meravigliosa fra club, giocatori e tifosi, oggi invece ci sono solo problemi: dallo stadio, dalla curva, dai giocatori, dai giornalisti, è diventato tutto complicato e le squadre si sono chiuse a riccio.Lo vediamo anche dalle trasferte, con i club che viaggiano blindati e scortati, si vola con i charter. Prima era diverso, chi si sedeva all’1 C, io magari stavo al 32 K con Cervone a fumare (ride ndr) e a fianco a noi si poteva sedere chiunque. Non dico si possa tornare a quei tempi, ma è un’idea interessante che piace anche a me“.

La sinergia per poter risolvere il problema Curve la possono trovare Roma e Lazio. Così si è espresso Nela: “Un incontro fra Roma e Lazio c’è stato, anche insieme alle istituzioni, poi una società lavora in una maniera e l’altra in un altro modo. Tutte e due si sono impegnate anche se qualcuno si è preso dei meriti che non gli spettavano perché se c’erano dei meriti per i risultati ottenuti, spettavano alla Roma. Comunque entrambe le società hanno lavorato, poi dove si arriverà non lo sappiamo. Per quanto riguarda la disparità, alle istituzioni abbiamo chiesto subito perché a noi venisse riservato un trattamento particolare… il dialogo continua”.

Stadio Olimpico molto criticato, Nela parla anche di possibili miglioramenti:  “Sicuramente ci sta da migliorare, come i parcheggi, il problema di come raggiungere lo stadio. Di questa cosa se ne è già discusso sia con il CONI che con il Comune di Roma, anche dei disagi che ci sono stati ai tornelli. Purtroppo le cose succedono, se ne prende atto e si cerca di migliorare. Se per ipotesi si aprisse domani il nuovo stadio come si comporterebbe il prefetto? Ovviamente non metterebbe le barriere. È chiaro che si sono creati dei disagi, le barriere sono una cosa, poi ci sono anche altre, forse migliorabili più delle barriere. Per quest’anno i ragazzi della curva sono stati chiari ma anche il Prefetto è stato chiaro e preciso: le barriere restano, non succede nulla e allora si possono togliere”.

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