La Repubblica (M. Juric) – E alla fine è arrivato il crollo. Atalanta-Roma è stato l’ultimo chilometro della tappa verso la zona Champions. Con i bergamaschi tonici sui pedali e i giallorossi stremati ad osservare la schiena dell’avversario allontanarsi verso il traguardo. Nonostante l’orgoglio dimostrato nel secondo tempo. Ma al Gewiss Stadium ad avere la meglio sono stati gli uomini di Gasperini. Nella sfida decisiva per il quinto posto in classifica la squadra di De Rossi ha pagato, tutti insieme, gli sforzi degli ultimi mesi.
Un’ora di dominio della Dea, guidato dal De Ketelaere show, autore di due gol e un palo. Con l’aiuto dei vari Lookman, Scamacca, Koopmeiners e De Roon. Ogni affondo era una potenziale azione da gol. Poi il rigore di Pellegrini che cambia la partita. La tracotanza dell’Atalanta diventa paura e la fatica della Roma si trasforma in energia insperata alla ricerca del pareggio. Che però non arriva. Nonostante un secondo tempo con almeno quattro brividi per Carnesecchi. Ma anche una tonnellata di gol mangiati dall’Atalanta che chiude la partita con 24 tiri e 16 occasioni. La Roma in soli tre giorni potrebbe aver perso tutti gli obiettivi stagionali.
Alla Roma non rimane che vincere le ultime due partite di campionato, contro Genoa ed Empoli, per evitare la beffa del sorpasso finale da parte della Lazio. E poi sperare. In cosa? Negli incastri. La vittoria dell’Europa League da parte dell’Atalanta consentirebbe anche alla sesta in classifica di qualificarsi alla prossima Champions. Sempre che gli uomini di Gasperini non arrivino quarti (o meglio). In quel caso il salvacondotto del sesto posto non varrebbe più.