Corriere della Sera (G. Piacentini)“Il miglior duo di sempre”, ha scritto la Roma sui social commentando le prestazioni sul campo di allenamento di Paulo Dybala e Nemanja Matic. Sono loro la strana coppia dei primi giorni del ritiro giallorosso, un’amicizia che è nata lo scorso anno e si è consolidata attraverso scherzi in campo e prese in giro social. Il loro buonumore è un buon segnale per la Roma e per Mourinho, che ne ha fatto due pilastri della squadra.

La conferma di entrambi, anche se su Dybala c’è sempre una grande attenzione da parte del Chelsea e va al più presto sistemata la questione-rinnovo con l’eliminazione della clausola rescissoria, è un solido punto di partenza per la stagione appena cominciata. Intorno a loro il gruppo storico degli italiani – Cristante, Mancini, Pellegrini ed El Shaarawy – più Smalling Rui Patricio confermano come per Mourinho nella costruzione di un gruppo le qualità caratteriali contino come quelle tecniche.

Un gruppo in cui non vede l’ora di inserirsi Gianluca Scamacca. “Sanno tutti quali sono i colori del mio cuore, per me Roma è casa, ho parlato con Pellegrini e sogno di essere allenato di Mourinho, sono sicuro che mi migliorerebbe”, le parole nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport sono molto più di un attestato di gradimento. Possono anzi essere interpretate quasi come una chiamata per Tiago Pinto, che in settimana dovrebbe avere un nuovo contatto con il West Ham in cui dovrebbe alzare la proposta per il prestito oneroso, anche se la chiave continua ad essere l’obbligo rispetto al diritto che propongono i giallorossi.