Corriere della Sera (L. Valdiserri) – Non ci sarà bisogno di aspettare il 2 giugno ed è giusto così. Il campionato della Roma non è stato da Champions League e chiedere favori agli altri è brutto. Non esistono pranzi gratis, ha scritto l’economista Milton Friedman. Il primo a non crederci era Daniele De Rossi e i motivi sono molteplici: la fetta di una torta divisa in 5 è più grande di quella divisa in 6; non si capisce perché Bologna e Atalanta avrebbero dovuto favorire una concorrente diretta, visto che la solo partecipazione alla Champions 2024-2025 avrebbe portato nelle casse della Roma 56 milioni di euro.

La partita di Empoli è stata il simbolo della stagione: la Roma ha giocato con serietà ma ha preso due gol nati da azioni sulla fascia di Angeliño, un terzino capace solo di attaccare ma non di difendere (e Celik ancor meno). E in quel settore che devono arrivare i primi acquisti per rifondare.