Corriere dello Sport (R. Maida) – Quattro gol, due moduli, tanto caldo, una conferma. Partiamo dalla fine, in ogni senso: Houssem Aouar, autore del 4-0 che chiuso il test contro la Boreale, sembra un giocatore differente. Ha qualità, passo, astuzia, tiro. Può diventare molto importante per la Roma. Senza esagerare con i trionfalismi, inappropriati dopo la prima amichevole estiva, Aouar offre le caratteristiche che servivano al centrocampo di Mourinho.

È stata stata una sgambata, niente di più, durata solo 66 minuti. Con soli 12 giocatori di movimento disponibili, più il giovanissimo difensore sloveno Golic che è entrato nel finale al posto di Llorente, Mourinho ha preferito non sovraccaricare i suoi giocatori, anche perché a Trigoria c’erano quasi 35 gradi. Non ha proprio giocato Smalling, affaticato, mentre Dybala si è visto solo per un tempo. Il primo, nel quale la Roma ha testato lo schieramento che dovrebbe rappresentare lo spartito di base: 3-5-2, con Karsdorp arretrato sulla linea difensiva e il Primavera Pagano, altro ragazzo interessante, a giocare da mezzala destra, con Aouar interno sinistro e Matic play.

È stato proprio Pagano a segnare la prima rete della preseason su un cross di Belotti. Dopo l’intervallo Mourinho è passato al 4-3-3 spostando Zalewski da esterno destro a terzino sinistro e allargando Karsdorp. Davanti, insieme a Belotti che ha cercato invano di inquadrare la porta, si sono sistemati Solbakken a destra ed El Shaarawy a sinistra. E sono stati proprio gli esterni ad allungare la distanza nel punteggio. Prima del guizzo di Aouar dalla distanza a tempo scaduto.