Il Messaggero (G. Lengua) – Roma-Fiorentina è qualcosa di più di una partita di calcio. Racchiude anni storia, doppi ex e momenti indimenticabili. C’è l’esordio di Amedeo Amadei a campo Testaccio, ad esempio, il 2 maggio, il calciatore più giovane della storia ad esordire in un club di Serie A. Un rapporto tra le due tifoserie prima fatto d’amore (erano gemellate) e poi d’odio. Tutto è degenerato tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80 per qualche episodio mai chiarito di striscioni rubati.

Era il 25 ottobre 1981, partita maledetta nonostante la Roma sia uscita vincente, perché Carlo Ancelotti si ruppe i legamenti crociati dopo un contrasto con Casagrande. Come maledetto fu poi il gol del Bomber a Perugia su assist di Baggio nel 1989 con la maglia viola, dopo il mancato rinnovo in giallorosso, nello spareggio per andare in Coppa Uefa. Impossibile non ricordare le lacrime di Batistuta al suo primo gol contro i viola dopo essere passato alla Roma. Firenze è stata la prima avventura italiana per l’argentino che proveniva dal Boca: 9 anni dal 1991 al 2000 durante i quali ha vissuto una retrocessione e sfiorato lo scudetto. Che poi ha vinto con la Roma al suo primo anno grazie a Franco Sensi che lo acquistò per 70 miliardi di lire. Sono moltissimi gli ex che si sono avvicendati tra le due società: Da Costa, Graziani, Vierchwood, Maldera, e i più recenti Toni, Salah. Proprio l’egiziano, alla sua prima contro i viola, fu fischiatissimo al Franchi: 5 minuti dopo aveva già segnato scusandosi per la rete. Non solo calciatori, ma anche allenatori come Bernardini, Liedholm, Mazzone, Eriksson, Ranieri e Montella. E pure dirigenti come l’attuale ds Daniele Pradè.