Roma da record. Trasferte d’oro

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Tanta Roma contro un piccolo Benevento. La squadra di Di Francesco passeggia al Vigorito, vincendo con due gol per tempo, con due pali e tante altre occasioni create. Un altro successo firmato da Dzeko, autore di una doppietta e dei due legni colpiti, che salgono a sei dall’inizio del campionato. Il Benevento resta ultimo in classifica, la posizione di Baroni è a rischio, anche se fino alla partita di domenica a Crotone non succederà niente e il tecnico paga anche colpe non sue, con una squadra assemblata in corsa negli ultimi giorni di mercato e che al momento sembra non avere la cifra tecnica per poter tentare di salvarsi. La Roma ha nove punti in quattro partite giocate e in tre delle quali ha mantenuto la porta inviolata. E’ in scia con il gruppo di testa e deve recuperare la partita con la Samp. Il successo di Benevento, il secondo in trasferta in questo campionato, migliora il record delle vittorie consecutive fuori casa: adesso sono nove, come il Milan di Capello, a meno 2 dal record dell’Inter di Mancini.

CINQUE CAMBI – Di Francesco ha proseguito con il turn over e ha cambiato cinque uomini rispetto alla partita vinta contro il Verona. Confermati i giovani Ünder e Pellegrini e anche Fazio in difesa, alla ricerca dei tre punti per non perdere di vista la vetta della classifica. Baroni ha cambiato quattro giocatori rispetto alla pesante sconfitta con il Napoli, con l’obiettivo di conquistare i primi punti in serie A. Il Benevento ha provato a giocarsela a viso aperto con la Roma, ha accettato di andare all’uno contro uno e inevitabilmente ha concesso spazi agli attaccanti di Di Francesco. Una scelta azzardata da parte di Baroni, oppure il tentativo disperato di affidarsi al gioco di fronte alla superiorità dell’avversario. La prima occasione è stata di Dzeko, che di testa su cross di Bruno Peres ha impegnato Belec. Ünder è apparso meno brillante rispetto alla gara di esordio contro il Verona, la catena di destra non ha funzionato come quattro giorni prima e al 18′ un errore di Bruno Peres ha portato il Benevento in tre contro due nell’area romanista: Cataldi, fischiato dai numerosi tifosi romanisti per il suo passato laziale, da solo dentro l’area ha sbagliato calciando fuori. Quattro minuti dopo la Roma è passata in vantaggio con una precisione chirurgica: Kolarov ha crossato dal fondo e Dzeko si è fatto trovare appostato nell’area piccola per ribattere a rete. E proprio a sinistra la Roma ha aperto la difesa campana. Dzeko ha avuto altre occasioni e ha colpito anche il palo. Kolarov e Perotti hanno sfondato sempre su quella fascia, costringendo Baroni a far retrocedere spesso da quella parte anche Puscas. Il raddoppio è arrivato al 35′ quando Lucioni, nel tentativo di anticipare Dzeko sul cross di Bruno Peres, ha deviato il pallone in porta. La partita a quel punto era chiusa. Il Benevento è apparso incapace di reagire, è arrivato qualche fischio all’indirizzo dei giocatori di casa. Di Francesco ha affidato la regia a Gonalons, all’esordio nel campionato italiano. Il francese ha superato l’esame, risultando uno dei migliori in campo. Ha fatto da schermo alla difesa e ha fatto ripartire l’azione in velocità, come in occasione del secondo gol. E’ la conferma che la Roma quest’anno ha due titolari per ruolo e l’ex Lione è una valida alternativa per De Rossi, ieri rimasto in panchina.

TANTO EDIN – Nella ripresa Di Francesco ha tolto Ünder per El Shaarawy. A Dzeko sono bastati sette minuti per mettere a segno il terzo gol con un sinistro a giro dal limite dell’area. Baroni ha provato a risistemare il Benevento con il 4-5-1, ma è servito a poco. Un paio di timidi tentativi di Coda e la difesa romanista, diretta con autorevolezza da Fazio, ha fatto scattare ancora una volta alla perfezione il fuorigioco. C’è ancora il tempo per il quarto gol, azione fotocopia del secondo, con il cross dal fondo di Kolarov e autorete di Venuti e per la traversa di Dzeko.

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