Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Il problema del calendario e delle partite ravvicinate è reale. Non nasce da San Siro, quindi dalle parole di Mourinho alle quali ha prontamente risposto l’ad della Lega De Siervo (“Le sue polemiche suonano come alibi”), ma dall’inizio della stagione. Dalla prima gara di Europa League giocata dalla Roma in trasferta contro lo Sheriff. Viaggio a Tiraspol, Transnistria, rientro il giorno seguente, lavoro di scarico, rifinitura e altro viaggio per andare a giocare a Torino. Una partita ogni tre giorni tra coppa e campionato, a volte soltanto un vero allenamento tra una partita e l’altra, e davvero poco tempo per recuperare le forze, le energie e gli infortunati.

Un problema sottolineato subito da Mourinho (ma anche da altri allenatori), senza però mai ricevere una risposta. Una difficoltà costata punti alla Roma (il pari contro i granata, il ko contro l’Inter) che non dispone di una rosa profonda e che è costretta a giocare quasi sempre con gli stessi giocatori senza poter sfruttare il turnover. Il problema è concreto, al di là delle valutazioni della Lega che non ha mai concesso alla squadra giallorossa di giocare il turno di campionato successivo a quello di coppa nel posticipo del lunedì. Ma a volte neanche nell’orario serale di domenica. Problemi di diritti televisivi? È senz’altro uno dei motivi visto che la Roma ha sempre un grande appeal. Ma ciò non può certo penalizzare il club.

Nei prossimi turni infrasettimanali di Europa League si creerà la stessa situazione stressante per la Roma che giocherà in trasferta contro il Servette (21) e poi tre giorni contro il Sassuolo alle 18. E così sarà anche nell’ultimo match di coppa con lo Sheriff e successivamente il Bologna. Guarda caso, fuori casa. Eh sì, l’altra particolarità del calendario della Roma è che dopo una partita di Europa League poi ha sempre giocato (e giocherà) una partita di campionato in trasferta. In ordine, Torino, Cagliari, Milano, Reggio Emilia e Bologna. Si salva solo la trasferta contro la Lazio che, naturalmente, si giocherà all’Olimpico. Ecco spiegate le proteste di Mourinho.