Radja ci prova

Corriere dello Sport (R.Maida) – Ci sarebbe da gettare la spugna allargando le braccia, se si trattasse di un calciatore normale: invece Radja Nainggolan non è un atleta qualsiasi, è una specie di automa programmato per giocare a calcio. E così la Roma non ha ancora perso le speranza: è difficile curare il ninja ferito in tempo per il derby, ma con una settimana scarsa ancora di fisioterapia e massaggi, esiste la possibilità che l’adduttore (leggermente) squarciato in Belgio possa consentirgli di giocare almeno un pezzo di partita contro la Lazio.

IMPEGNO – Ieri, Nainggolan ha postato su Instagram una doppia foto che lo ritrae su un lettino di Trigoria, alle prese con le cure che hanno inaugurato il suo periodo di convalescenza. Nelle cosiddette “emoticon”, che nel gergo degli internauti sono i disegni che accompagnano i testi, c’è tutto l’umore del giocatore: c’è la faccina triste di chi teme di perdere la partita più attesa ma anche il simbolo da Braccio di Ferro che testimonia la volontà di provare a recuperare.

PRECEDENTI – Del resto, non sarebbe neppure la prima volta. Nella scorsa stagione Nainggolan, sorretto da un fisico quasi indistruttibile, ha giocato molte partite con un problema muscolare a un polpaccio. E anche in questo inizio di stagione si è confrontato senza paura con qualche affaticamento, non tirandosi mai indietro. Visto che Di Francesco non ha alcun bisogno di allenarlo, anzi certe volte deve placarne l’intensità agonistica, non sarebbe così sorprendente vederlo inserito nella lista dei convocati per il derby, a 8 giorni da una lesione che gli ultimi controlli hanno confermato essere di primo grado, quindi di lieve entità. Certo, l’adduttore è un muscolo delicato. Perciò, Nainggolan giocherà solo se i rischi di ricaduta (o di peggioramento) saranno minimi: la stagione della Roma non finisce mica sabato.

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