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Allenamenti Roma – Totti al gol di Josè Angel: “Bravo Cote hai segnato… hai fatto nevicare”. Out Gago. De Rossi lavora in palestra

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Da Trigoria – Marco Calò

La Roma torna in campo per effettuare il penultimo allenamento in vista della gara di Siena. Durante la notte un’altra fitta nevicata ha nuovamente imbiancato la Capitale. Nonostante il maltempo, i campi di Trigoria sono sgombri dalla neve. Luis Enrique dovrà valutare le condizioni di Gago (problemi alla coscia destra) e Viviani (contusione alla tibia destra). La formazione allenata dal tecnico asturiano dovrà fare a meno di Daniele De Rossi che, squalificato, non partirà per la cittadina toscana.

Ore 11.00 – I campi di Trigoria non sembrano presentare particolari problemi a causa del maltempo di ieri. La temperatura si è alzata.

Ore 11.20 – La squadra scende in campo. Sono i portieri i primi a fare il loro ingresso sul terreno di gioco con Luis Enrique e Moreno seguiti dai giovani Piscitella, Borini e Pjanic. Viviani regolarmente in campo, De Rossi si allena in palestra e Gago è out.

Ore 11.23 – La Roma si allenerà sul campo C. Capitan Totti scherza con i cronisti presenti: “Io a Siena cò sto freddo non ci vado“. Il resto della squadra si diverte tirandosi pallate di neve. Si inizia con il consueto torello.

Ore 11.30 – I portieri lavorano sempre sul campo C seguiti da Tancredi e Nanni.

Ore 11.45 – Luis Enrique ha riunito il gruppo a centrocampo dove lo staff tecnico sta distribuendo i fratini. Si provano sia gli schemi difensivi che offensivi. Kjaer, Heinze, Juan e Cassetti indossano il fratino verde. A turno due di loro escono in marcatura sull’attaccante che si inserisce dopo aver ricevuto il cross dalla fascia. Luis Enrique sprona Josè Angel Valdes e Marquinho a voce alta. Dopo essere andato in gol, Josè Angel riceve i complimenti di Francesco Totti. Il Capitano giallorosso si è rivolto così al difensore spagnolo: “Bravo Cote hai segnato… hai fatto nevicare“. Ora è Stekelenburg a difendere i pali.

Ore 12.20 – Inizia a scendere il nevischio sul ‘Fulvio Bernardini‘. Ha inizio anche la partitella in famiglia, nella quale Simplicio si infortunia leggermente alla spalla, ma non è nulla.
verdi: Curci, Taddei, Rosi, Juan, Josè Angel Valdes, Perrotta, Viviani, Marquinho, Bojan Krkic, Lamela e Piscitella.
rossi: Stekelenburg, Cassetti, Kjaer, Heinze, Cicinho, Simplicio, Greco, Verre, Totti, Osvaldo e Borini.

Ore 12.30 – Termina la seduta di allenamento.

(FINE)

SERIE A: SIENA-ROMA (Stadio Artemio Franchi – 13 febbraio 2012 – ore 20.45)
ARBITRO: Rocchi di Firenze.
INDISPONIBILI: N. Burdisso.
IN DUBBIO: Gago.
SQUALIFICATI: De Rossi.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Stekelenburg; Rosi, Juan, Heinze, Taddei; Simplicio, Viviani, Pjanic; Borini, Totti, Lamela.

Llorente a Luis Enrique: “A Siena ci andiamo sciando..”

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Tonin Llorente, il mental coach della Roma, su Twitter ha scherzato con Luis Enrique su come raggiungere Siena:

Lunedì a Siena ci andiamo così..“.

Il Romanista – Perinetti: La Roma vuole giocare di pomeriggio

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Sull’onda dell’entusiasmo per la vittoria di Coppa Italia contro il Napoli, il Siena ieri mattina è tornato al lavoro per preparare la gara contro la Roma di lunedì. Sull’orario, ancora nessuna novità: “Non abbiamo notizie – ha detto il ds dei toscani Perinetti a Tele Radio Stereo – non è cambiato niente per ora. Siamo in contatto comunque. La temperatura sarà rigida ma non impossibile, il campo ha retto bene, bisogna vedere stanotte. Per ora niente neve. La Roma insiste per giocare il pomeriggio, il problema sarebbe per i nostri spettatori. Ma il calcio si gioca nelle condizioni migliori. L’ultima parola spetta alla Lega, le società hanno poca voce in capitolo“.

Pubblico paziente, squadra ben assortita e un nuovo progetto tattico sono i segreti di una Roma che può arrivare in alto: “Non conosco i proprietari, ma la Roma è tra le squadre più ricche del mondo, ed è un dato confortante. La squadra è buona, Sabatini ha preso giovani bravissimi che possono migliorare e mantenere il progetto. Poi ci sono De Rossi e Totti, i capisaldi che hanno una statura morale, ed è un aspetto molto positivo. Il pubblico si sta rivelando paziente: ci sono tutti i presupposti per tornare ad essere una delle squadre più forti d’Italia. Il progetto tattico è molto interessante ma è un compito difficile cambiare la mentalità. Penso che il confronto tra la tattica di Luis Enrique e la tattica italiana sta arricchendo lo spagnolo, lo aiuta ad integrare i suoi concetti e le sue idee per un mix molto interessante“.

Anche Sannino, tecnico del Siena, ha espresso la sua stima nei confronti dell’asturiano: “Quella con la Roma è una partita molto importante per noi, mi aspetto che chi andrà in campo dia il massimo, come ha sempre fatto. Affrontiamo una squadra di grande blasone, con un allenatore che stimo tantissimo. Abbiamo il dovere ed il bisogno di muovere la classifica“. Sognare è lecito, ma l’ostacolo è la Roma: Sannino è pronto a schierare la formazione titolare, ad eccezione di Brkic e Bolzoni fuori per infortunio. In attacco ritorna la coppia Destro-Calaiò, con Brienza e Giorgi esterni di centrocampo. Buone notizie anche per Rossettini, che ieri è tornato ad allenarsi con il gruppo a Val d’Elsa.
Il Romanista – Valentina Vercillo

Corriere dello Sport – Qualificazione agli ottavi a rischio: bisogna battere la Virtus Entella e sperare che il Santos Laguna freni

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L’obiettivo è non trasformare il torneo di Viareggio in una piccola maledizione, dopo le delusioni degli ultimi anni. Per farlo oggi la Roma Primavera dovrà vincere contro la Virtus Entella e sperare che i paraguaiani del Club Nacional riescano a conquistare i primi punti del loro torneo di Viareggio contro i messicani del Santos Laguna. Sono legate a questi risultati, infatti, le possibilità di qualificazione. (…) Se la Roma (portandosi a 6 punti in classifica) dovesse vincere, ma lo stesso dovesse fare il Santos Laguna (che così andrebbe a 7, conquistando il primo posto nel girone), rimarrebbe la speranza di rientrare tra le due migliori seconde, ma in questo caso i calcoli si complicherebbero e le possibilità scenderebbero vertiginosamente per i ragazzi di De Rossi.

DIFFICOLTA’ –  Un’impresa che non ha il sapore della disperazione quella della Roma, ma resa ancora più impervia dalla doppia squalifica rimediata da Sabelli e Politano nella gara giocata e persa contro il Santos Laguna. In difesa al posto del terzino dovrebbe essere impiegato Ceccarelli, impiegato sulla fascia sinistra con Nego spostato sulla corsia di destra. A sostituire Politano, invece, dovrebbe essere Nico Lopez che giocherebbe così la sua prima da titolare con la maglia della Roma dopo i due spezzoni di partita disputati in questo Torneo di Viareggio.

AVVERSARIA– Tra la Roma e la qualificazione ci sarà poi la Virtus Entella, che fin qui ha sorpreso tutti, pareggiando alla prima giornata contro il Santos Laguna e travolgendo con un netto 4-2 il Club Nacional nella gara giocata giovedì pomeriggio. Dalla loro la squadra di Chiavari avrà anche la possibilità di giocare nel proprio stadio. Tanto per rendere la strada della Roma ancora più in salita.
Corriere dello Sport – Riccardo Loria

Il Romanista – Assurdo, vogliono giocare di notte

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Per il momento Siena-Roma si gioca alle 20.45 di lunedì. Per il momento. Perché non è escluso che possa arrivare qualche cambiamento. La situazione dal punto di vista meteorologico è monitorata costantemente e oggi dovrebbe essere presa la decisione finale. Al momento, però, non sono previsti spostamenti né di data né di orario. Anche se è possibile un anticipo al pomeriggio. Per la Roma giocare alle 15 sarebbe certamente meglio per due motivi strettamente connessi tra loro. Intanto perché alle 15 si presume che faccia meno freddo dei 9 gradi sotto zero previsti per la serata e poi perché i giallorossi avrebbero presumibilmente meno problemi di viabilità.

Il programma degli spostamenti prevede infatti che Luis Enrique e i suoi si muovano dalla Capitale domani in pullman per farvi ritorno lunedì stesso al termine della partita. E un conto è mettersi in viaggio nel pomeriggio e un altro è farlo a notte fonda con tutti i rischi che questo comporta. Rischi anche per i tifosi al seguito. Ovvero quei coraggiosi che affronteranno la neve e il gelo pur di non lasciare sola la Roma. Secondo la Questura di Siena dovrebbero essere circa 500 i tifosi giallorossi al Franchi e in vista del loro arrivo ha diffuso una nota con le indicazioni organizzative. Nota nella quale si legge che “L’area di sosta ex Campino sarà riservata ai tifosi romanisti, che dovranno uscire a Siena ovest. L’uscita Siena sud resterà chiusa dalle 18.30 alle 21“.

Dalla Questura ricordano inoltre che l’accesso al Settore Ospiti è riservato a chi è in possesso della Tessera del Tifoso e che già a partire da questo match sarà valida la recente determinazione secondo la quale “chi è in possesso della fidelity card può acquistare per le trasferte un biglietto per un conoscente, previa presentazione della fidelity card e della fotocopia del documento di identità del titolare dell’altro tagliando“. Insomma, per il momento tutto procede come se si giocasse all’orario stabilito. Roma e Siena restano però alla finestra (in questo caso l’immagine è particolarmente calzante) per vedere come si evolverà la situazione maltempo. Il meteo dice che sulla città del Palio dovrebbe nevicare per tutta la giornata di oggi con un lieve miglioramento domani, ma per rivedere spuntare il sole (non il caldo) bisognerà aspettare lunedì.

L’ondata di gelo che sta mettendo in ginocchio l’Italia dovrebbe invece essere passata per la successiva partita di campionato, quella di domenica 19 all’Olimpico. Che sarà la prima in cui avrà validità il carnet di biglietti a prezzo ridotto per i non tesserati. Sfida per la quale ieri la Roma ha comunicato le modalità di acquisto dei biglietti per così dire “normali” (si parte alle 12 di lunedì per chi ha la Privilege Card o alle 12 di martedì per la vendita libera). Al di là dei prezzi, che vanno dai 13 euro delle Curve agli 84 euro della Monte Mario Top (con le ormai consuete riduzioni per donne, over 65 e under 14), la novità sta nel fatto che ogni possessore della Tessera del Tifoso potrà acquistare fino a 4 biglietti portando la fotocopia di un documento degli altri intestatari dei tagliandi e non il documento in originale come accadeva fino ad oggi.
Il Romanista – Daniele Giannini

Corriere dello Sport – Viviani più di Gago. E Marquinho cresce

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Più Viviani che Gago. Il bollettino medico di Trigoria incoraggia Luis Enrique molto più delle previsioni meteo. Almeno uno dei registi, in assenza dello squalificato De Rossi, potrà giocare a Siena. Favorito il giovane Federico, che ieri ha fatto solo fisioterapia ma per motivi precauzionali: aveva preso un duro colpo alla tibia giovedì, quindi il professor Gemignani ha preferito esentarlo dall’allenamento. Già oggi dovrebbe rientrare in gruppo e impegnarsi per conquistare una maglia da titolare.

L’ARGENTINO Il problema di Gago invece è delicato. La coscia destra crea fastidi da parecchi giorni e limita il suo rendimento. A Catania la situazione si è aggravata, fortunatamente senza degenerare in stiramento. Ieri, sotto la pioggia, Gago ha corso per conto suo. Non è ancora fuori per Siena ma le possibilità di vederlo in campo sono diminuite.
IL NUOVO –  Lamela e Juan invece sono tornati in gruppo, dopo un giorno di riposo che si era reso necessario dopo gli acciacchi provocati dalla mezz’ora catanese. La novità della giornata è la crescita di livello di Marquinho, l’ultimo arrivato, che è stato provato in partitella da intermedio di centrocampo. Difficile che venga convocato per Siena. Ma potrebbe essere considerato da Luis Enrique prima del previsto.
LO SCI – Infine una curiosità, svelata attraverso Twitter. Ieri mattina, prima di andare a Trigoria, il mental coach Tonin Llorente si è divertito con gli sci da fondo sulle colline dell’Olgiata:  “E’ successa una cosa che non avrei mai immaginato. Sono uscito da casa e ho sciato“. La neve a Roma ha i suoi lati positivi.
Corriere dello Sport

Il Romanista – I lunedì che odio di più

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Odio i lunedì!“, cantava Vasco Rossi e va a dargli torto, soprattutto quando ti chiedono di ricostruire il curriculum vitae della Roma (lo studiorum devo mettercelo io).  Questa volta, però, non essendo mai stato un grande statistico, mi sono limitato a raccogliere il verbo di Massimo Germani, che dopo due ore nel suo archivio ha partorito un’anamnesi perfetta degna per precisione, dell’alto Kommandantur della Wehrmacht.

Partiamo dai globali, tralasciando i derby del cuore (catalogati anche quelli), la Roma, di lunedì, annovera una serie considerevole di precedenti. La carrellata comprende, tra le altre, 8 gare del campionato di serie A, 2 del campionato di guerra 1945, 24 amichevoli e 9 partecipazioni a tornei. Partiamo proprio dalle gare ufficiali. Primo precedente il Roma–Dominante del 26 dicembre 1927.  Nel corso della gara un terremoto spaventò non poco i tifosi presenti, danneggiando anche l’impianto del Velodromo Appio. L’episodio non impedì però alla Roma di spuntarla per 4-2. Passiamo ora a Palermo–Roma del 14 novembre 1932, assai simpatica per almeno due motivi. In primo luogo la vittoria della Roma (propiziata tra l’altro dall’autorete del vecchio Ziroli, indimenticato ex giallo-rosso che aveva partecipato all’annata di fondazione del Club), in secondo luogo l’ avventurosa marcia d’avvicinamento al match di alcuni tifosi romanisti che raggiunsero la meta a bordo … di un idrovolante.

Continuiamo a snocciolare i dati e registriamo il Padova–Roma 2-1 del 25 aprile 1949 e il Pro Patria–Roma del 16 gennaio 1950. Soprattutto quest’ultima gara fu estremamente sfortunata. Siamo andati a rispolverare la vecchia annata del Calcio Illustrato che ne conserva la cronaca e Mario Casalbore scriveva. “Faceva freddo e parecchio, ma ci si vedeva. Tuttavia credo proprio che i giallo-rossi avrebbero preferito il ritorno del nebbione di domenica. Di guai, infatti, ne sono capitati parecchi ai romani“. Tra i tanti, ci basta ricordare l’autorete di Maestrelli e il fortunoso gol del Padova che metteva fuorigioco Risorti con una deviazione involontaria di Tre Re …. seconda autorete. Il resto è mancia.  Abbiamo ancora tempo per annotare Roma–Cesena 2-2 del 16 febbraio 1976, l’ignobile Roma–Inter 4-5 (Zeman perché sei Zeman?) del 3 maggio 1999, il Fiorentina–Roma del 9 aprile 2001 e infine Roma–Juventus 1-1 del 12 dicembre 2011.  C’è anche spazio, lo abbiamo detto, per due precedenti del campionato di guerra 1945, Italia Libera – Roma 1-1 (del 9 aprile 1945) e Trastevere–Roma 0-2 (del 14 maggio 1945). La dignità dei due punti in palio la conserva però anche Roma–Stoke City 2-0 del 5 giugno 1972.  Stiamo parlando, naturalmente del Torneo Anglo Italiano che si concluderà, in quella stagione, con capitan Cordova ad alzare al cielo una Coppa, per la gioia del presidente Anzalone, che purtroppo non ebbe molte altre occasioni per assaporare una simile gioia.

Tra gli altri tornei, disputati di lunedì, un valore “storico”, lo conserva anche il Roma–Perugia 5-2 dell’8 dicembre 1980. Stiamo infatti parlando di un torneo che vide per la prima volta la Roma indossare una maglia sponsorizzata (per l’appunto la Ponte, azienda che aveva patrocinato la manifestazione). Sembra che il pagamento per quella concessione allo sponsor, almeno in parte, fosse stata onorata, proprio con delle forniture di pasta alla prima squadra. Proseguendo in questo nostro viaggio, ecco due gare che veramente in pochi ricorderanno. Ci riferiamo al River Plate–Roma 1-3 del 9 maggio 1994, disputato a Buenos Aires e al Roma–Bayern 3-2 del 18 agosto 1986, giocato nientemeno che a Zurigo.

A tutti gli effetti indimenticabile è invece l’Aldair Day del 2 giugno 2003. Si trattò di una festa nella migliore tradizione dei grandi saluti tributati ai campioni della nostra storia (Rocca, Conti, Giannini ecc. ecc.). Andando a rileggere le formazioni di quel Roma–Brasile si possono ritrovare i nomi di Peruzzi, Cafu, Candela, Samuel, Carboni, Zago, Nela, Conti, Giannini, Totti, Rizzitelli … ma anche di Dunga, Leonardo, Junior (Ronaldo infortunato, era però presente). Una festa straordinaria (in panchina, c’era addirittura quel musone di Ottavio Bianchi, assieme a Zeman e Capello, un trio assolutamente da fantascienza). Tra le altre chicche, non possiamo non congedarci con una semifinale di spareggio per la promozione nella serie A di rugby tra Roma e Lazio. Vincerà per 17-3 la Roma che poi conquisterà l’obiettivo nella finalissima.
Il Romanista – Massimo Germani/Massimo Izzi

Corriere dello Sport – Roma, quanti gol da fermo

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 A volte il calcio sa essere illogico, contraddittorio, incomprensibile: la Roma del possesso palla, della supremazia territoriale, dei passaggi corti e delle azioni da calcetto, non arriva necessariamente in buca attraverso l’estetica. Anzi, approfitta spesso e volentieri dei tiri piazzati per segnare. E lo fa con maggiore frequenza di (quasi) tutte le avversarie della serie A.

LA STATISTICA –  Più di un terzo dei gol, nelle prime 22 giornate di campionato, è arrivato così: 13 volte su 36. Soltanto nel 2012, la Roma è già a quota 8. Un rigore, una punizione, un angolo convertito in oro. E si festeggia. Un caso? Mica tanto. Dopo aver fatto due reti di fila su angolo di Totti, Juan ha rivelato che c’è la mano di Luis Enrique anche dietro a questa attitudine:  “Ci alleniamo molto sui calci piazzati, abbiamo tanti tiratori che sanno mettere il pallone dove vogliono e i risultati si vedono“. Accidenti se si vedono. Soltanto il Milan, in serie A, si è specializzato di più sulla materia, segnando 15 gol grazie ai tiri da fermo: ma con sei rigori realizzati, contro i due della Roma. Al terzo posto, in questa speciale classifica, vengono Catania e Palermo (12 reti). Ultimo è il Chievo a quota 2.
IN AREA –  Rimanendo alla fase offensiva, molti dei gol piazzati capitano in area di rigore. E infatti la Roma ha segnato l’89 per cento dei suoi gol da vicino: 32 su 36. Anche qui – i due valori sono connessi – viene dietro al Milan che è a quota 36 reti. Tra i gol realizzati con i tiri da fermo, soltanto uno è venuto da lontano: la punizione di Pjanic in Roma-Bologna. Il resto è stato in area, con De Rossi e Juan prìncipi delle mischie: tre gol a testa.
I CAMBI –  Dunque la Roma tesse la tela del gioco, ma cerca anche di preparare schemi vincenti sulle palle inattive. Il sistema, nella testa del capo, è tarato per funzionare a prescindere dagli uomini che lo applicano. Per questo Luis Enrique è uno degli allenatori che cambiano con maggiore frequenza la formazione. Ed è anche uno di quelli che fanno più sostituzioni: ne ha utilizzate 64 sul massimo di 66. Soltanto a Cagliari e a Catania, in una partita in due tempi, ha rinunciato a uno dei cambi. I giocatori più sostituiti sono Lamela e Pjanic, rispettivamente richiamati in panchina 8 e 7 volte. Il record dei subentrati appartiene invece a Bojan, che per metà delle partite (11 volte su 22) è entrato in corso d’opera (segnando 3 gol su 4 proprio partendo dalla panchina).
Corriere dello Sport – Roberto Maida

Il Romanista – Totti, appuntamento col destino

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Lunedì a Siena torna Francesco Totti, che in realtà non se n’è mai andato, non avendo potuto giocare quel che restava di Catania-Roma a causa della sostituzione nella prima parte della partita sotto l’acqua. Stavolta sarà neve, ma soprattutto sarà di nuovo Francesco Totti, nello stadio dove forse per un attimo s’è sentito veramente lontano dalla Roma.Era il 13 gennaio 2005, la Roma giocava a Siena in Coppa Italia, dovendo rimontare l’1-2 subito all’Olimpico. E ci stava riuscendo, anche grazie a Totti, che aveva segnato il 2-0.

Accadde però che un misto tra la nebbia e i fumogeni lanciati dal settore ospiti costrinse l’arbitro a sospendere la partita per qualche minuto. Furono momenti di tensione, che Totti provò a smorzare andando direttamente sotto la curva, ma trovandosi a dover scansare addirittura una bottiglietta tirata verso di lui. Non erano giorni semplici, una parte di tifosi gli rimproverava l’atteggiamento nel derby perso una settimana prima e quei momenti di certo non migliorarono la situazione. “Ne terrò conto quando, a fine stagione, dovrò decidere se restare o andare via” disse Totti a caldo, ma facendo subito marcia indietro. La partita poi riprese, la Roma vinse 5-1 e i compagni di squadra non festeggiarono i gol sotto la curva romanista. Che non aveva risparmiato – con cori non proprio amichevoli – neanche Franco Baldini, che oggi è tornato. Totti, invece, non se n’è mai andato ed è pronto a guidare la Roma lunedì a Siena. Quel gol realizzato in Coppa Italia fu uno dei tre realizzati dal Capitano all’Artemio Franchi. Gli altri due erano arrivati pochi mesi prima in campionato, quando la Roma vinse 4-0 con doppiette di Totti e Montella (e 4 assist di Cassano).

In totale, invece, le reti realizzate da Francesco contro i toscani sono 6. Un’altra in Coppa Italia, nell’andata di quella stessa partita poi vinta 5-1 a Siena, e altre due in campionato: una nel 6-0 della stagione 2003-2004, pochi minuti dopo aver sbagliato un rigore, una nella stagione 2007-2008, dove mise il sigillo su una partita vinta 3-0 con le reti di Aquilani e Giuly che avevano spianato il terreno alla vittoria. Compresa la Coppa Italia, il suo bilancio racconta di 8 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. Ma se Siena ha significato per Totti probabilmente il punto più basso – o comunque la più grande delusione – nei rapporti con una parte della tifoseria, ha significato anche uno dei momenti più difficili della sua carriera.

E torniamo ancora alla stagione 2004-2005, quando Francesco colpì con un pugno Colonnese e fu squalificato per 5 giornate potendo rientrare solo all’ultima partita casalinga contro il Chievo. Gli dissero di tutto. Magari oggi avrebbero detto che “segue altre leggi“, come si dice di Ibrahimovic, che prende a schiaffi un avversario a partita. Storie, e scorie, del passato. Il presente racconta tutt’altro, perché c’è un Totti più che mai al centro della nuova Roma di Luis Enrique, che ogni tanto batte un record che non batterà mai più nessun altro. E che, cosa più importante, fa vincere la Roma. Magari ricomincia già a Siena.
Il Romanista – Roberto Canocci

Corriere dello Sport – Roma, Osvaldo spinge

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Cinquantaquattro giorni senza partite, senza gol, senza Roma. La frenetica attesa di un attaccante lanciato e incerottato è finita. Daniel Osvaldo è pronto a giocare, per la prima volta nel 2012. Se Luis Enrique vorrà, potrà convocarlo per la trasferta di lunedì a Siena.

VELOCITA’ – Osvaldo l’aveva detto il 4 gennaio, dopo la profonda lesione alla coscia pagata in cambio di un colpo: “Mi era già capitato un infortunio simile all’Espanyol: sembrava dovessi stare fermo una vita, ma sono tornato molto prima del previsto“. E’ stato così anche stavolta: lo staff medico della Roma aveva indicato in 6-8 settimane i tempi di recupero. Osvaldo invece ha rosicchiato giorni preziosi e si è messo a disposizione della squadra dopo poco più di un mese: da lunedì si allena regolarmente con il gruppo, ha forzato, ha ripreso confidenza con il pallone e i tiri in porta, non ha avuto più dolore o fastidio. I macchinari di Trigoria confermano, con l’occhio elettronico di una sentenza: l’infortunio è passato, lasciando solo una piccola cicatrice nel muscolo. Via libera.
LA DECISIONE – “Gli manca ancora un pizzico per essere al top”  ha ricordato Luis Enrique all’inizio della settimana. Osvaldo sperava di giocare già la mezz’ora di Catania, mercoledì, ma è stato frenato dall’allenatore che non accelera mai il rientro dei giocatori se non è sicurissimo di averli al cento per cento. Soprattutto quando si tratta di malanni muscolari, che sono i più esposti alle ricadute. E per Siena?  “Vedremo” ha sorriso Luis Enrique. Adesso rimangono due allenamenti, quello di oggi e quello di domani, per prendere una strada, che terrà conto anche del meteo da film horror che accoglierà la Roma a Siena: la temperatura, se davvero si giocherà di sera, potrebbe scendere anche a 10 gradi sotto lo zero. Un conto è giocare una partita al calduccio, un conto è sollecitare i muscoli su una pista di pattinaggio  on ice .
SI’ O NO? – Il dilemma di Luis Enrique è rumoroso. Contro il Siena, all’andata, Osvaldo ha segnato il primo gol della sua avventura romanista. E a Natale, quando ancora non sapeva del destino muscolare che lo attendeva, Osvaldo era arrivato regalando 7 gol alla squadra (più l’ottavo in rovesciata ingiustamente annullato contro il Lecce) a testimonianza del suo peso in chiave realizzativa. In un momento del campionato in cui la Roma è obbligata a cambiare marcia per entrare in Europa, con Borini in ascesa e Lamela in flessione, senza contare la crisi di Bojan, il recupero di  ‘Dani‘ diventa fondamentale.
GIA’, PERO’… –  Ma poi, soltanto sei giorni dopo il Siena, arriva all’Olimpico il Parma, altro avversario beffato da Osvaldo nel primo round. E allora potrebbe essere più saggio aspettare ancora qualche giorno, con il termometro più sereno, per riproporlo ad alti livelli all’Olimpico. Luis Enrique scioglierà le riserve domani, alla fine dell’allenamento, magari guardando il cielo per cercare un’illuminazione meteorologica: se scende la neve vale la pena di rischiare?
Corriere dello Sport – Roberto Maida

Il Romanista – Ma la notte no!

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Magari alla fine non si potrà neanche giocare a pallone. E forse si soprassiederà, come dicevano Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Ma pensare di mettersi in mutande nella notte a Siena, perché di questo si tratta anche se da superpagati, per uno spettacolo che potrebbe non esserlo affatto, innervosisce non poco. Ed è, questo sì molto comico. Più di Franco che salta in braccio a Ciccio.

Alle notti da lupi noi siamo certamente abituati dalla nascita, ma è mai possibile che nemmeno con questo tempo e queste temperature si riesca a far ragionare “i padroni della guerra”? Non per scomodare Bob Dylan con il riferimento a chi vendeva le armi o comunque smistava le carte delle decisioni – operazioni di guerra, ma solo per dire che il potere talvolta è cieco. E altro ancora. E non mi venite a raccontare che il Siena, dato che ha la coppa Italia, può imporre qualche ora di riposo in più a Pallotta – Baldini – Totti. Giocare alle 15 sarebbe stato onesto e corretto. Oltre che razionale e logico. Invece partiamo con il bus e i copertoni termici, ci facciamo una strada allucinante, torniamo indietro sempre come ragazzi in gita scolastica (senza però la pomiciatina liceale) e rischiamo alla grande sotto la neve “alemanniana”.

È giusto così? No, non lo è. Possiamo avere almeno una sorta di tutela per i vecchi e nuovi investimenti in mutande della nostra Roma? Possiamo aspettarci che una partita di calcio, sia pur invernale, non si trasformi in una poco romantica “Holiday on ice”? No, non possiamo. Facciamoci comperare il biglietto da un fidelissimo schedato con la tessera del tifoso, facciamoci timbrare la mano come a Eurodisney, diamo il codice fiscale, due foto tessera e l’analisi del sangue non anteriore ad una settimana, lasciamo la bottiglietta d’acqua all’ingresso perchè è arma impropria… ma schiantiamoci sui gradini ghiacciati del “Franchetto” senese.

E non voglio neanche dire che cosa rischiano in campo i miei – nostri ragazzi. Magari alla fine non si giocherà neanche a pallone. Faranno venti minuti, prenderanno tutti l’influenza e i geloni, e si ripeterà quel che resta dei 90’ a ferragosto, dopo gli Europei. Perchè voi vi stupireste?
Il Romanista – Stefano Romita



Il Romanista – “Innamorati del progetto Roma”

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Vengo da una riunione con le autorità locali e la decisione presa è quella di confermare l’orario delle 20,45, senza alcun anticipo, né alle 18 né, tantomeno, alle 15“. Parte con un’informazione di servizio la nostra chiacchierata con Massimo Mezzaroma, presidente del Siena, a due giorni dalla sfida con la squadra giallorossa. “Monitoriamo costantemente la situazione – continua il patron della società bianconera – e, al momento, a Siena non c’è neve. Fa freddo ma, come si è visto con la gara di giovedì contro il Napoli, il terreno di gioco non ha risentito delle condizioni climatiche. Abbiamo fatto un gran lavoro con i giardinieri, e le condizioni del campo, posso confermarlo, sono più che buone“.

Un Siena reduce da un bel pareggio a Torino e da una vittoria altrettanto importante contro la squadra di Mazzarri.
Abbiamo già realizzato un’impresa storica vincendo questa semifinale di andata di Coppa Italia. E ci candidiamo, se possibile, a fare qualcosa di ancora più straordinario e di “eterno”…“.

Sannino ha operato un discreto turnover contro il Napoli. A conferma di quanto guardi con attenzione alla gara di lunedì sera.
Il nostro obiettivo è la salvezza, fondamentale per la sopravvivenza del Siena. La partita con la Roma è pertanto importantissima: cercheremo di giocarla con i migliori effettivi, provando a strappare punti ad una delle squadre più in forma e che – non lo dico da ora – esprime realmente qualcosa di nuovo nel nostro mondo del calcio“.

Già in altre occasioni lei ha speso belle parole in favore del progetto su cui la Roma sta investendo.
E’ così. E mi accodo al mio mister, che è letteralmente innamorato dell’idea di gioco di Luis Enrique“.

Che gara si aspetta a distanza di quasi cinque mesi da quella sfida, in cui otteneste comunque un buon pari per 1-1?
Quella di lunedì sarà certamente una partita diversa da quella che giocammo all’Olimpico, quando la Roma era all’inizio di questo suo percorso e i giocatori dovevano ancora assimilare gli schemi del proprio tecnico. Non credo però che le assenze peseranno più di tanto. La Roma ha una rosa importante e può quindi sopperire in maniera, non dico agevole, ma possibile, avendo in panchina le migliori frecce al suo arco per sostituire chi mancherà“.

Tra questi, Daniele De Rossi, che ha appena rinnovato il contratto ma dovrà scontare il suo turno di squalifica.
La sua è sicuramente un’assenza importante, ma – ripeto – la Roma ha validi ricambi e, per noi, sarà una partita molto difficile. Ce la giocheremo, sapendo di avere di fronte una squadra propositiva e che “gioca a calcio”, cercando di mettere a frutto le nostre caratteristiche, che sono quelle di essere ordinati, rigorosi nel modulo e abili nello sfruttare le ripartenze. I ragazzi dovranno dimostrare di avere anche loro assimilato il modulo di Sannino. Speriamo di avere una buona percentuale realizzativa, perché per noi è importante segnare e, soprattutto, muovere la classifica“.

Quando è partito, il progetto-Roma, con l’arrivo della nuova proprietà americana, lei stesso parlò un’occasione persa, per una certa imprenditoria romana, che non aveva forse avuto abbastanza coraggio, o le risorse necessarie per rilevare la società giallorossa. Oggi è ancora di quella opinione? E, anche alla luce dell’abbandono da parte di Toti nel basket, si sta a sua volta interrogando su quale sarà la sua posizione futura nella pallavolo?
Dovremo vedere. C’è una crisi, epocale, che attanaglia oggi il nostro Paese. E, quindi, primo dovere degli imprenditori è difendere i posti di lavoro. L’entusiasmo con cui ho approcciato il mondo dello sport non è certamente diminuito in questi anni. E’ però vero che, quando abbandonano il campo imprenditori come Benetton o come lo stesso Toti, c’è da chiedersi con ancora maggiore attenzione se vi sono le condizioni per continuare a fare sport a Roma. Di certo, ci sono decisioni che attendo e dalle quali potranno dipendere anche le mie scelte future. La candidatura olimpica, ad esempio, rappresenta un passaggio nodale per una crescita – non di Roma, come ho detto più volte a quanti ritengono, e ciò mi amareggia, che questa sia la candidatura della Capitale – ma dell’intero Paese“. (…)

Lei ha parlato di impiantistica. Come non pensare ai tanti stadi che, oggi, nel calcio, non consentono una fruizione dello spettacolo all’altezza dei tempi e, soprattutto, di quella di altri paesi europei. Tante partite rinviate. E’ solo questione di emergenza climatica?
Un aspetto è certamente legato alla possibile revisione del calendario, con una diversa pianificazione delle soste estive ed invernali. Ma il vero grande problema – come dicevo – è quello relativo all’impiantistica sportiva. Non è pensabile che nel Nord Europa si giochi e da noi no. Del resto, chi, oggi, pagherebbe un biglietto per andare in un cinema del 1960, sapendo che esistono multisale confortevoli e con tutti i servizi? Mi sembra una considerazione banale, ma che nel mondo del calcio appare invece straordinaria e che necessita addirittura di dibattiti e di querelle giornalistiche“.

Tornando a lunedì, mi conferma che, dopo il rinvio di Siena-Catania, due settimane fa, si giocherà regolarmente alle 20,45?
Come dicevo, non c’è neve, ma solo freddo. E credo che, per quanto sono pagati, i giocatori possano certamente scendere in campo, come tanti altri loro compagni professionisti, anche con una temperatura non lontana dallo zero. La partita con il Catania fu rinviata per motivi di ordine pubblico, non essendovi le condizioni di regolare accesso agli spalti. Ma il problema è stato prontamente risolto dal Comune. E, come con il Napoli, non ci sono impedimenti di sorta“.
Il Romanista – Mauro Macedonio

Corriere dello Sport – Sì a Siena-Roma in campo con -10

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Siena-Roma non cambia orario, per ora. Se il meteo non peggiorerà, la partita si giocherà lunedì alle 20.45. La Roma ha chiesto l’anticipo alle 15, per poter rientrare in pullman con una maggiore comodità. Il Siena non è d’accordo perché in un giorno lavorativo perderebbe molti tifosi allo stadio. Le televisioni non sono d’accordo perché perderebbero tifosi davanti al video. La maggioranza vince.

LA RIUNIONE – Ieri, a Siena, si sono riuniti in prefettura e in questura per esaminare la situazione. E hanno stabilito che non ci fossero le condizioni per intervenire sul calendario. Perché le previsioni per lunedì non prevedono nevicate e la sicurezza dell’evento è garantita. Anche per i 500 tifosi romanisti che arriveranno in città in auto. Le trattative andranno avanti. Ma ad oggi, è tutto confermato. Se la neve e il ghiaccio non supporteranno le esigenze della Roma, la Lega non modificherà il programma.

MA LO SPETTACOLO? – Il problema, per una partita di calcio, è anche la temperatura. Alle 22, nel secondo tempo, si potrà arrivare a -10 nella conca che ospita lo stadio Franchi. Perciò è immaginabile un campo ghiacciato, che inevitabilmente condizionerà la partita e creerà difficoltà ai muscoli e alle articolazioni dei giocatori. Ha senso giocare con questi climi? Ovviamente no: tra le 15 e le 17 il termometro non scenderà oltre il -1. Ma la dittatura dello  show business non ammette repliche.
IL VIAGGIO –  A questo punto, sempre che nelle stanze dei bottoni non si convincano a riesaminare una presa di posizione grottesca, la Roma partirà domenica pomeriggio direttamente da Trigoria, alla fine dell’allenamento. Contrariamente alle precedenti trasferte, anche lunghe, Luis Enrique ha dovuto accettare il ritiro a Siena, perché l’incognita della strada ghiacciata e del traffico sono una motivazione sufficiente per una partenza anticipata. (…)
PRECAUZIONI –  Per sopportare meglio il freddo, intanto, i preparatori atletici hanno concordato con i medici un riscaldamento speciale pre-partita, all’interno degli spogliatoi. Ma anche una serie di massaggi, con unguenti specifici, che aiuteranno i muscoli e le articolazioni a difendersi dai traumi. Niente dieta specifica, invece: l’alimentazione rimarrà la stessa.
EQUIPAGGIAMENTO –  Quanto ai vestiti, i giocatori saranno dotati di maglie e pantaloncini termici, guanti e scaldacollo a volontà. Non tutti li tollerano, perciò non tutti li utilizzeranno. Ma sarà importante anche la scelta delle scarpe da gioco: con il campo duro e ghiacciato molti preferiscono utilizzare le scarpette da calcio a cinque, senza tacchetti che tolgono aderenza. Questa decisione sarà presa all’ultimo momento, dopo la ricognizione del terreno.
Corriere dello Sport – Roberto Maida

Roberto Simon (As): “Bravo Luis Enrique a credere in Totti e De Rossi”

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Roberto Simon, corrispondente per l’Italia di As, quotidiano vicino al Real Madrid, ha rilasciato una lunga intervista nel corso della quale ha focalizzato l’attenzione sull’operato di Luis Enrique nei suoi primi mesi alla Roma. Ecco le parole del giornalista spagnolo:

“Credo che Enrique stia facendo molto bene. Sta compiendo un ottimo lavoro, dando spazio a diversi giovani allo scopo di costruire una squadra competitiva in uno o due anni. Il bilancio è sicuramente positivo – afferma Simon a calciomercatoweb.it – anche tenendo conto del fatto che la Roma ha cambiato molti giocatori, vendendo anche diversi titolari come Riise, Menez e Vucinic. Ha dato molta fiducia e responsabilità a due pilastri come De Rossi e Totti, che stanno facendo da traino e da esempio per i giovani della rosa. Se dovesse fare un risultato buono a Siena, la sua squadra si troverebbe a ridosso delle prime posizioni. Sarebbe davvero un bel risultato”.

Repubblica.it – Contro il Siena alle 18? Decide prefettura

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Siena-Roma rischia di trasformarsi nella partita della discordia. Ben prima che le due squadre scendano in campo. Perché il maltempo e il gelo che da una settimana affligge l’Italia, lunedì sera non risparmierà la città toscana: previsioni che segnalano il rischio neve sempre elevato, e temperature da – 8 gradi alle 20.45, quando sarebbe previsto il fischio d’inizio del match, avevano consigliato la Roma a sostenere la causa dell’anticipo alle ore 15. Il Siena, pur specificando come “Per i nostri tifosi, se sussistono le condizioni, sarebbe più opportuno mantenere l’orario serale, visto che si gioca in un giorno lavorativo“, ha anche aperto una porta, per bocca del direttore sportivo Perinetti: “Noi non ci opporremmo“. Eppure, fino a oggi, sulla vicenda manca ancora la parola fine.

LA LEGA PRENDE TEMPO – L’ultima parola, in casi come questo, spetterebbe alla Lega Calcio. Ma nonostante il rilievo fatto presente dalla Roma sia già vecchio di tre giorni, l’istituzione principe del campionato prende tempo. Ancora. Anche perché dopo aver negato l’anticipo alla Lazio, che tramite il proprio presidente aveva fatto richiesta di anticipare alle 15 la gara contro il Cesena all’Olimpico, si troverebbe in difficoltà ad accordare, soltanto poche ore dopo, la stessa misura alla Roma. Nonostante il buonsenso e i rischi – soprattutto per gli spettatori – che derivano da temperature decisamente sotto lo zero come quelle previste per la serata di lunedì, quando
è previsto un peggioramento delle condizioni attuali. La palla, è così in qualche modo rimbalzata tra le mani della prefettura.

IPOTESI ANTICIPO ALLE 18 – Che, però, per intervenire e disporre un anticipo per motivi di ordine pubblico, avrebbe bisogno di essere suffragata da elementi certi riguardo gli eventi climatici di quei giorni. Impossibile però a 72 ore dal fischio d’inizio. E allora, sia la Roma che il Siena, aspettano. Con il club toscano che, come unica condizione, ha chiesto di mantenere la data del match: per questo è tramontata subito o quasi la possibilità di uno slittamento all’indietro, alla domenica: avendo giocato giovedì contro il Napoli, la squadra di Sannino perderebbe un giorno di riposo. La soluzione dell’ultim’ora potrebbe essere l’anticipo alle 18. Una soluzione di mezzo che non risolverebbe il problema.

PIANO-B: ROMA-FIRENZE IN TRENO, POI LA NOTTE A SIENA – Intanto, la Roma studia il piano B: se normalmente a Siena si viaggia in pullman, nel caso in cui le condizioni climatiche rendessero difficoltoso il viaggio la squadra usufruirebbe del treno ad alta velocità Roma-Firenze, per poi percorrere in pullman solo i 70 chilometri tra Firenze e Siena. Soprattutto, però, nel caso in cui la partita si giocasse alle 20.45 e il clima non consentisse di ripartire, è già stato prevista la possibilità del pernottamento. Che, di certo, non piacerebbe a Luis Enrique, costretto dai fatti a prevedere l’arrivo il giorno prima, la domenica: l’asturiano, che dal momento del suo arrivo ha spesso imposto trasferte lampo con andata e ritorno nel corso della stessa giornata (registrando il gradimento di club e squadra) non sarebbe felice di dover trascorrere addirittura due notti lontano da Roma.

GAGO VERSO IL RECUPERO, VIVIANI C’È – I pensieri di Luis, però, oggi sembrano altri, anche se l’allenatore asturiano sembra avere buoni motivi per sorridere. Perché l’emergenza centrocampo, con gli infortuni di Gago e Viviani, sembra già in procinto di rientrare. A cominciare dalla situazione di Gago. Il centrocampista argentino, uscito dolorante dal campo di Catania per una contrattura ai flessori (sempre loro) della coscia destra, ha effettuato ieri e oggi a Trigoria due ecografie che non hanno evidenziato lesioni. lo staff medico della Roma è abbastanza fiducioso e conta di recuperare per domenica il giocatore, consentendogli di lavorare con la squadra per l’ultimo allenamento prima del match e mettersi a disposizione per la partita di Siena. Dove sarà presente anche Viviani: dopo la botta rimediata ieri in allenamento, il giovane regista ha lavorato in piscina e già nel pomeriggio avvertiva decisamente meno dolore. Lui, a Siena ci sarà. Anche senza De Rossi, squalificato, il centrocampo della Roma sembra in buone mani.

Repubblica.it – Matteo Pinci

Beretta: “Maltempo? Studieremo delle modifiche al calendario”

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La neve, il maltempo che tanti problemi sta creando allo svolgimento del campionato di calcio, ha convinto i presidenti della serie A che bisogna intervenire per modificare i calendari fin dal prossimo campionato. E, piu’ in prospettiva a ragionare sul ‘numero giusto’ di squadre. A questo argomento – ha annunciato il presidente della Lega di A Maurizio Beretta come riporta il sito ansa.it – sara’ dedicata una apposita prossima assemblea. Quella che si e’ svolta oggi intanto e che era dedicata all’esito delle trattative private per quattro pacchetti di diritti audiovisivi per le stagioni 2012/15, non ha dato esito. L’assemblea – mancavano Chievo e Fiorentina – ha respinto le proposte presentate giudicandole del tutto insufficienti. Si trattava delle offerte di Pangea e Centro Europa 7 per aggiudicarsi il pacchetto Silver del digitale terrestre (cioe’ la diretta delle partite di 8 squadre, tanto per intenderci quella fetta rimasta oscurata dopo il fallimento di Dahlia), e delle offerte della Rai per i diritti in chiaro di highligts (quelli di 90/0 minuto) e radiofonici (quelli di tuttoil calcio minuto per minuto). Troppo scarse le hanno giudicate i presidenti che le hanno respinte. Nessuna offerta infine era pervenuta per il pacchetto che riguarda le sintesi brevi delle partite per il digitale terrestre. Si rifaranno i bandi e se ne riparlera’. ”Abbiamo da parte nostra preso atto – ha detto Beretta del successo di ascolti e quindi del valore crescente di questa formula della Tim cup che sta dando grande soddisfazione a tutti quanti”. Beretta ha quindi annunciato che si discutera’ del prossimo calendario, apertura della stagione ”con la possibilita’ di giocare qualche partita ad agosto, di riesaminare la sosta invernale e cominciare ad esprimere pareri anche sul numero ottimale di squadre per la serie A, una riflessione di come si deve articolare la stagione”. Non si potra’ fare tantissimo perche’ il calendario deve tener conto di alcuni ‘punti fissi’ che lo rendono molto rigido: i 38 turni, le competizioni europee e quelle delle nazionali, appuntamenti che ”si impongono” su quelli nazionali. I margini quindi sono stretti, si puo’ anticipare di un po’ l’inizio e, con l’accordo con l’Aic, stringere la sosta natalizia augurandosi che il maltempo non vada a coincidere con la fine e l’inizio dell’anno. ”Il presidente Tommasi – ha sottolinea Berettaci ha dato aperture e disponibilita’ in questo senso e quindi riteniamo utile e giusto fare una riflessione aperta sul futuro”.

Cellino: “Serve la Legge sugli stadi. Lega romanizzata, nessuno vuole lavorare”

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Il presidente del Cagliari Massimo Cellino è tornato ad esprimere il suo parere sugli stadi di proprietà. Il patron rossoblu ha infatti rilanciato il suo progetto sul nuovo impianto della squadra sarda, che non può andare avanti fin quando la “Legge Crimi” non godrà dell’approvazione di entrambe le Camere. Ecco le dichiarazioni di Cellino: “La Legge sugli stadi è ormai necessaria. Io tra un po’ non so più dove far giocare la squadra. Io sono contrario a tanti progetti di miei colleghi – prosegue il presidente a RadioRadio – che vogliono costruire uno stadio in mezzo ad un comprensorio di abitazioni. Io voglio costruire solo l’impianto, e con i soldi del Cagliari”. Infine una frecciata indirizzata alla Lega Calcio: “Finchè non cambiano le regole io non mi presento più. La Lega è ormai romanizzata, nessuno ha voglia di lavorare. Beretta? Per lui lavoro è una parola grossa…Quello del presidente per Beretta è un hobby”.

Siena-Roma, tavolo tecnico in Questura. Attesi 500 tifosi giallorossi

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Nella giornata odierna si è tenuto un tavolo tecnico per la partita Siena-Roma. Nella nota stampa diffusa dalla Questura, come riporta il sito ufficiale del club bianconero, acsiena.it, sono state fornite le indicazioni organizzative per la gara in programma lunedì:

“E’ prevista la presenza di circa 500 tifosi ospiti. L’area di sosta ex Campino sarà riservata ai tifosi romanisti, che dovranno uscire a Siena ovest. L’uscita Siena sud resterà chiusa dalle 18.30 alle 21”La Questura ricorda anche che, in base alle nuove normative, può accedere al settore ospiti “chi è in possesso della Tessera del tifoso emessa da una qualsiasi società di calcio, tenendo presente che la vendita dei biglietti per questo settore termina alle 19 del giorno precedente la partita. In base alla recente determinazione chi è in possesso della fidelity card può acquistare per le trasferte un biglietto per un conoscente, previa presentazione della fidelity card e della fotocopia del documento di identità del titolare dell’altro tagliando. Può accedere a tutti gli altri settori dello stadio chiunque sia titolare della Tessera del tifoso emessa da una qualunque società; chiunque non sia titolare della Tessera del tifoso purché non residente nella regione che origina la trasferta o nella provincia, se trattasi di due squadre della stessa regione”.

De Rossi e Totti a cena per festeggiare il rinnovo

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Daniele De Rossi e Francesco Totti, a cena fuori, con le rispettive dolci metà, per festeggiare il rinnovo del controcampista, legatosi alla Roma fino al 2017. Come riportato dal corrieredellosport.it questo è un segnale di unione, di un legame che li fa remare nella stessa direzione, uniti per la Roma. Per sempre.

Ag. Greco: “A breve uscirà comunicato della Roma sul rinnovo”

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Giuseppe Bozzo, agente di Leandro Greco, parla a proposito delle voci che riguardano un possibile rinnovo del suo assistito con la Roma fino al 2015. Queste le sue parole: “Per il momento non posso dire molto– dichiara Bozzo a vocegiallorossa.it – Presto so che uscirà un comunicato ufficiale della società riguardante la questione“.