Il Romanista – I lunedì che odio di più

Odio i lunedì!“, cantava Vasco Rossi e va a dargli torto, soprattutto quando ti chiedono di ricostruire il curriculum vitae della Roma (lo studiorum devo mettercelo io).  Questa volta, però, non essendo mai stato un grande statistico, mi sono limitato a raccogliere il verbo di Massimo Germani, che dopo due ore nel suo archivio ha partorito un’anamnesi perfetta degna per precisione, dell’alto Kommandantur della Wehrmacht.

Partiamo dai globali, tralasciando i derby del cuore (catalogati anche quelli), la Roma, di lunedì, annovera una serie considerevole di precedenti. La carrellata comprende, tra le altre, 8 gare del campionato di serie A, 2 del campionato di guerra 1945, 24 amichevoli e 9 partecipazioni a tornei. Partiamo proprio dalle gare ufficiali. Primo precedente il Roma–Dominante del 26 dicembre 1927.  Nel corso della gara un terremoto spaventò non poco i tifosi presenti, danneggiando anche l’impianto del Velodromo Appio. L’episodio non impedì però alla Roma di spuntarla per 4-2. Passiamo ora a Palermo–Roma del 14 novembre 1932, assai simpatica per almeno due motivi. In primo luogo la vittoria della Roma (propiziata tra l’altro dall’autorete del vecchio Ziroli, indimenticato ex giallo-rosso che aveva partecipato all’annata di fondazione del Club), in secondo luogo l’ avventurosa marcia d’avvicinamento al match di alcuni tifosi romanisti che raggiunsero la meta a bordo … di un idrovolante.

Continuiamo a snocciolare i dati e registriamo il Padova–Roma 2-1 del 25 aprile 1949 e il Pro Patria–Roma del 16 gennaio 1950. Soprattutto quest’ultima gara fu estremamente sfortunata. Siamo andati a rispolverare la vecchia annata del Calcio Illustrato che ne conserva la cronaca e Mario Casalbore scriveva. “Faceva freddo e parecchio, ma ci si vedeva. Tuttavia credo proprio che i giallo-rossi avrebbero preferito il ritorno del nebbione di domenica. Di guai, infatti, ne sono capitati parecchi ai romani“. Tra i tanti, ci basta ricordare l’autorete di Maestrelli e il fortunoso gol del Padova che metteva fuorigioco Risorti con una deviazione involontaria di Tre Re …. seconda autorete. Il resto è mancia.  Abbiamo ancora tempo per annotare Roma–Cesena 2-2 del 16 febbraio 1976, l’ignobile Roma–Inter 4-5 (Zeman perché sei Zeman?) del 3 maggio 1999, il Fiorentina–Roma del 9 aprile 2001 e infine Roma–Juventus 1-1 del 12 dicembre 2011.  C’è anche spazio, lo abbiamo detto, per due precedenti del campionato di guerra 1945, Italia Libera – Roma 1-1 (del 9 aprile 1945) e Trastevere–Roma 0-2 (del 14 maggio 1945). La dignità dei due punti in palio la conserva però anche Roma–Stoke City 2-0 del 5 giugno 1972.  Stiamo parlando, naturalmente del Torneo Anglo Italiano che si concluderà, in quella stagione, con capitan Cordova ad alzare al cielo una Coppa, per la gioia del presidente Anzalone, che purtroppo non ebbe molte altre occasioni per assaporare una simile gioia.

Tra gli altri tornei, disputati di lunedì, un valore “storico”, lo conserva anche il Roma–Perugia 5-2 dell’8 dicembre 1980. Stiamo infatti parlando di un torneo che vide per la prima volta la Roma indossare una maglia sponsorizzata (per l’appunto la Ponte, azienda che aveva patrocinato la manifestazione). Sembra che il pagamento per quella concessione allo sponsor, almeno in parte, fosse stata onorata, proprio con delle forniture di pasta alla prima squadra. Proseguendo in questo nostro viaggio, ecco due gare che veramente in pochi ricorderanno. Ci riferiamo al River Plate–Roma 1-3 del 9 maggio 1994, disputato a Buenos Aires e al Roma–Bayern 3-2 del 18 agosto 1986, giocato nientemeno che a Zurigo.

A tutti gli effetti indimenticabile è invece l’Aldair Day del 2 giugno 2003. Si trattò di una festa nella migliore tradizione dei grandi saluti tributati ai campioni della nostra storia (Rocca, Conti, Giannini ecc. ecc.). Andando a rileggere le formazioni di quel Roma–Brasile si possono ritrovare i nomi di Peruzzi, Cafu, Candela, Samuel, Carboni, Zago, Nela, Conti, Giannini, Totti, Rizzitelli … ma anche di Dunga, Leonardo, Junior (Ronaldo infortunato, era però presente). Una festa straordinaria (in panchina, c’era addirittura quel musone di Ottavio Bianchi, assieme a Zeman e Capello, un trio assolutamente da fantascienza). Tra le altre chicche, non possiamo non congedarci con una semifinale di spareggio per la promozione nella serie A di rugby tra Roma e Lazio. Vincerà per 17-3 la Roma che poi conquisterà l’obiettivo nella finalissima.
Il Romanista – Massimo Germani/Massimo Izzi

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