Home Blog Pagina 8848

Paulinho allontana la Roma: “Voglio l’Italia, ma senza fretta”

0

Il nome di José Paulo Bezerra Maciel Júnior non suonerà molto familiare, come il suo soprannome, e cioè Paulinho: il centrocampista classe ’88 del Corinthians che Walter Sabatini vorrebbe portare alla Roma. E’ lo stesso calciatore che rivela la sua volontà di rimanere in Brasile, almeno fino alla prossima stagione, anche per poter disputare la Copa Libertadores con la maglia del suo club. Queste le dichiarazioni di Paulinho a calciomercatoweb.it:
Sono felice perché si parla di grandi allenatori e squadre del campionato italiano, che è uno dei migliori al mondo. Mi piacerebbe giocarci, ma sto bene al Corinthians e non ho alcuna fretta. Sono felice qua, ma tutti i giocatori sognano di giocare prima o poi in Europa e disputare competizioni con i migliori giocatori del mondo“.

Rosella Sensi: “Per lo scudetto serve pazienza. Totti ha fatto grandi sacrifici per questa maglia”

1

Rosella Sensi, ex presidentessa dell’ As Roma, e attualmente assessore della giunta Alemanno al comune di Roma, parla a proposito del buon momento che sta attraversando la squadra giallorossa e il Capitano Francesco Totti. Queste le parole della Sensi rilasciate a raisport: “Le dichiarazioni di Totti dopo Roma-Juventus? Si sono rimasta preoccupata per il suo viso. Ha fatto grandi sacrifici per questa maglia, il suo sentimento è sempre lo stesso e di questo sono molto felice“.

L’ex presidentessa, parla di possibilità di scudetto in un futuro prossimo, elogiando il buon lavoro svolto fino adesso dalla società: “Per lo scudetto bisogna avere pazienza, ci vuole tanto lavoro, ma per quello che si inizia a vedere credo che i presupposti ci siano“.

L’ultima battuta è riferita al così detto tavolo della pace svolto il 14 dicembre, organizzato in seguito alle polemiche generate dallo scandalo calciopoli: “Voglio fare i complimenti al presidente del Coni Petrucci, mi auguro davvero che il tavolo della pace non sia fallito del tutto e che sia possibile mantere vivo il dialogo“. L’intervista integrale rilasciata della Sensi andrà in onda alle 17.50 su Rai2 all’interno del TG Sport.

Bojan Krkic selezionato dalla nazionale catalana

0

Il giovane attaccante della Roma, Bojan Krkic è stato convocato dalla nazionale Catalana, diretta da Joan Cruyff, per l’amichevole contro la Tunisia che si disputerà il 30 dicembre. Come riportato dal sito sport.es, insieme al giocatore giallorosso sono stati convocati anche undici giocatori del Barcellona, e sette dell’Espanyol.

Repubblica.it – De Rossi, il City torna alla carica

0

Il proposito di rinnovare il contratto prima del Natale rischia di restare disatteso. L’intesa economica tra la Roma e Daniele De Rossi è anche stata raggiunta, ma il centrocampista di Ostia ha preso tempo per decidere. E, con l’inizio del nuovo anno, potrà ufficialmente parlare con chiunque del proprio futuro. Un club su tutti, il Manchester City di Roberto Mancini, spinge da tempo. Dell’offerta da 9 milioni di euro all’anno pronta per il giocatore, si parla fin dall’estate. Nessuna novità, anche se il passare dei giorni non fa che aumentare i cattivi pensieri. La Roma sa di aver già fatto il massimo per soddisfare le richieste economiche del regista, con una proposta di quinquennale che sfiora i 6 milioni annui più premi (arriverebbero persino a 8 complessivi, dopo il 2014). E se la volontà di Daniele continua a rimanere quella di rinnovare il contratto con i giallorossi, restano da limare alcune differenze con il suo agente Sergio Berti. Per questo, il City non si è ancora arreso, anzi. Dopo averlo visto all’opera anche come centrale di difesa, Mancini sarebbe ancora più convinto di puntare forte su De Rossi, che gli consentirebbe persino di mutare in corsa il volto della squadra. I contatti con Berti continuano a essere frequenti fin dall’estate. Ma anche Real e Chelsea meditano il colpaccio a costo zero. Negli States, dove trascorrerà le vacanze di Natale con la fidanzata, il regista della Roma penserà soprattutto a riposarsi. Al ritorno, il 2 gennaio, sarà già il momento di fare una scelta: stringere la mano a Baldini e sposare la Roma, oppure salutare la città che lo ha cullato per anni.

BORRIELLO HA SCELTO LA JUVENTUS Spera di non dover attendere così a lungo, invece, Marco Borriello. L’attaccante della Roma ha una sola certezza, più che speranza: a gennaio saluterà la Capitale, per cercare spazio altrove. Lui, avrebbe già scelto anche perché non ci sarebbero alternative altrettanto affascinanti: Torino, la Juventus, con cui avrebbe anche raggiunto un’intesa di massima. Il problema, semmai, è mettere d’accordo Marotta e Sabatini. La Roma, cha ha bisogno di muoversi a gennaio su un centrocampista e un difensore, vorrebbe poter già prevedere a bilancio un’entrata per 10 milioni circa, e per questo propone un prestito oneroso con riscatto obbligatorio. A Torino, vorrebbero un prestito gratuito e senza obblighi, ma sarebbero pronti a venire incontro mettendo sul piatto un milione per la cessione temporanea e un diritto (ma non obbligo) di riscatto intorno ai 7 milioni, consentendo alla Roma di risparmiare complessivamente almeno 2 milioni di euro tra ingaggio e premi dell’attaccante, relegato da Luis Enrique a quinta alternativa della prima linea. Su questa base la trattativa andrà in porto, anche perché Borriello ha già fatto sapere di gradire poco il Marsiglia, con cui la Roma avrebbe potuto agevolmente accordarsi per un prestito da 1-2 milioni e riscatto obbligatorio a 8. Prima di poter accelerare, però, il club bianconero, deve liberarsi di ingaggi pesanti come quelli di Toni, Iaquinta e Amauri.
Repubblica.it – Matteo Pinci

De Giorgis: “De Rossi? Il City non farà investimenti a gennaio”

0

Daniele De Rossi è il nome forte del calciomercato. Fra una settimana, a meno che non si brindi al rinnovo del contratto con la Roma, il centrocampista giallorosso sarà libero di prendere accordi con uno dei (tanti) club pronti a fargli la corte. Alla finestra c’è anche il Manchester City, ma il procuratore di Roberto Mancini, tecnico dei citizens, giura che gli inglesi non investiranno nella sessione invernale di mercato. Ecco le parole di Giorgio De Giorgis: “Non credo proprio che il City farà investimenti importanti nella prossima finestra di mercato. In quello estivo magari sì – prosegue l’agente italiano ai microfoni di calciomercato.it – ma adesso la vedo molto difficile ed improbabile”.

Ag. Guarin: “Ci sono contatti con la Roma”

0

Marcelo Ferreyra, agente del centrocampista del Porto, Guarin, ha parlato della situazione del suo assistito e della possibilità del giocatore di venire in Italia nel prossimo mercato di gennaio. Ecco le sue dichiarazioni su calciomercato.com riguardo alle eventuali proposte di club italiani che vorrebbero Guarin, anche se ancora nulla di concreto: “Siamo entrati in una fase del mercato in cui si parla molto, ed è vero il giocatore piace in Italia. Niente di concreto, sia chiaro, ovvero nessuna offerta è arrivata sulla mia scrivania, si tratta soprattutto di richieste di informazioni. Ho avuto contatti ma solo a livello formale“. Ferreyra prosegue con le sue dichiarazioni parlando della situazione di Guarin al Porto e alla possibilità che parta nel mercato invernale piuttosto che in estate: “La situazione è buona, sta recuperando dall’infortunio e farà di tutto per essere pronto alla ripresa degli allenamenti il 31 dicembre. Se arriva l’offerta giusta se ne può parlare anche per questo inverno. Ma deve essere importante e per un trasferimento a titolo definitivo. Il prestito è assolutamente da escludere. Trattare col Porto non è mai facile“.

Pioli: “Impressionato dalla Roma, arriverà lontano”

0

Dopo la grande prestazione offerta mercoledì scorso contro il Bologna, anche il tecnico dei rossoblu Stefano Pioli si unisce al coro di quanti hanno elogiato la Roma vista al Dall’Ara. Ecco l’intervista dell’allenatore felsineo: “La Roma mi ha veramente impressionato, contro di noi ha fatto una grandissima partita. La strada, che stanno percorrendo, è quella giusta. Noi venivamo da un ottimo periodo ed eravamo riusciti a mettere in difficoltà anche il Milan – le parole di Pioli rilasciate a forzaroma.info – la Roma, però, non ci ha permesso di fare il nostro gioco, imponendoci il suo. Luis Enrique ha un’idea del calcio che mi piace moltissimo e i suoi giocatori, che sono di valore assoluto, le stanno facendo proprie. La strada che sta percorrendo la Roma, la porterà molto lontano. Lo scudetto? In futuro la Roma sicuramente lotterà per il vertice, quest’anno, però, la vedo molto dura. Credo che Juve e, soprattutto, Milan le siano superiori, ma ripeto le idee, il modo di giocare e la qualità dei calciatori sono una garanzia per il futuro della Roma”.

Mercato Roma, Di Marzio: “Borriello e la Juve, non ci sono più ostacoli…”

0

Mercato Roma: Marco Borriello è sempre più vicino alla Juventus. A confermare la notizia è Gianluca Di Marzio maggior esperto di calciomercato di Sky tramite il suo sito, gianlucadimarzio.it,: “La Juve e Marco Borriello sono sempre più vicini, un’operazione destinata a chiudersi in tempi brevi, da lunedì sera ormai non è più un segreto. L’attaccante della Roma questa volta ha detto si ed è pronto a vestirsi di bianconero, forse già nel ritiro di Dubai. Restano da limare un po’ le cifre dell’intesa tra le due società: la Juve vorrebbe pagare poco meno di un milione per il prestito e fissare un diritto (non obbligo) di riscatto a circa 8 milioni, la Roma chiede qualcosa in più ma sono piccole schermaglie. Borriello e la Juve, non ci sono più ostacoli…”.

Ag. Okaka e Viviani: “Per Stefano ci sono diverse offerte. Viviani resta a Roma”

0

Mercato Roma: Pocetta, l’agente dei giallorossi Okaka e Viviani, in una intervista a Tuttomercatoweb parla del futuro dei suoi assistiti: “Okaka? Dopo le feste ci incontreremo con la Roma per valutare il suo futuro, ci sono diverse opportunità. Il Parma? Aspettiamo per sbilanciarci e parlare di una piazza in particolare. Viviani resta alla Roma, non credo proprio che vogliano farlo partire”.

Muzzi: “Luis Enrique ha passione e farà bene, Totti è un campione d’orgoglio”

0

Roberto Muzzi, ex attaccante giallorosso, ha parlato della Roma in un’intervista a Gazzetta Giallorossa.it, partendo dai giovani giallorossi: “Sono giovani interessanti, come abbiamo visto con Viviani che è già in prima squadra e ha giocato contro squade come la Juventus e il Bologna. Siamo orgogliosi del progetto giovani, e volenterosi di lavorare ancora di più nel migliore dei modi. Questa nuova Roma punta sui giovani, ed è il cammino giusto. Sono stato molto felice quando è stato preso Luis Enrique perché l’ho seguito a Barcellona nel settore giovanile. I frutti del suo lavoro tra un anno o due arriveranno. Sono sempre fiducioso, perché vedevo che lavorava bene: ha passione e ci tiene, sapevo che prima o poi avrebbe fatto bene, e lui mi ha dato ragione. Da ex calciatori ad allenatori? Sicuramente all’inizio è un po dura: hai sempre dentro l’essere giocatore, ma sicuramente è un esperienza in piu da parte nostra che sappiamo come è fatto lo spogliatoio e come prendere quelli che giocano meno. Noi ci siamo passati, è un punto in più. La Roma? Io sono stato sempre positivo, la Roma nei momenti difficili ha sempre cercato di giocare con una nuova ideologia, ma è stata sempre sfortunata a prendere gol e a non sfruttare le azioni da gol. Ho sempre detto che la Roma sta giocando bene, certo fin’ora non come voleva Luis, ma si stava vedendo qualcosa di importante. Per me si puo puntare ai piani alti del campionato: sono sicuro che a fine anno si piazzerà in una posizione importante. Vedo il gruppo come lavora e ho molta fiducia in loro. Totti? Francesco è un campione d’orgoglio. Io sapevo che alla fine sarebbe tornato il Totti che conosciamo. Ha avuto tantissimi problemi fisici, ma come sempre sa come tirarsi fuori da queste situazioni. E’ un vero tifoso della Roma e una pedina fondamentale per questo nuovo progetto”.

Corriere dello Sport – Sabatini torna da Guarin

0

La Roma spinge il tasto reset . L’improvvisa (e benedetta) accelerazione delle prestazioni della squadra ha modificato i piani di mercato. Sabatini non ha più fretta di comprare un difensore centrale: se a gennaio non subentrano inconvenienti, confermerà Juan. E anche sulla fascia sinistra, dove si è rilanciato Taddei, si sente a posto. Adesso la scala di priorità ha avuto uno scossone forte: al primo posto c’è l’acquisto di un centrocampista, un tipo aggressivo e bravo palla al piede; in seconda fila un esterno destro che possa alternarsi a Rosi; infine, se capita un’occasione vantaggiosa, verrà preso un sostituto di Borriello, che ha già cominciato il trasloco dall’albergo dove abita (…)

IN MEZZO – Per il centrocampo i principali obiettivi sono due: Paulinho del Corinthians e Guarin del Porto, un brasiliano e un colombiano. Nessun problema di tesseramento: la Roma, dopo aver ingaggiato il giovane Nico Lopez, ha ancora un posto libero per gli extracomunitari. Sabatini sta giocando su più tavoli, ha ottenuto il sì dei due giocatori, ora deve capire quale sia l’affare più conveniente. Guarin ha avuto qualche problema in questa stagione nel Porto ed è sul mercato: si può prendere a 10 milioni. La Roma vorrebbe risparmiare qualcosa. Una cifra simile costa Paulinho, che ha segnato 8 gol nell’ultimo campionato brasiliano vinto: ha 23 anni e un idolo un po’ bizzarro, Vampeta, che non ha avuto fortuna nell’Inter. (…) A Sabatini piace anche Lassana Diarra del Real Madrid. Ma guadagna troppo perché Fenucci gli permetta di invitarlo a Trigoria.

ALGEBRA – La decisione di importare un centrocampista va di pari passo con la necessità di tagliare i costi. Considerando che Greco sta per firmare il rinnovo del contratto, sperando che De Rossi presto lo imiti, e che Simplicio è stato tolto dal mercato, la Roma sta pensando di offrire a Pizarro la risoluzione del contratto. Non sarà comunque semplice ottenerla. Pizarro è molto deluso per essere stato escluso da Luis Enrique nelle ultime due partite ma non ha intenzione di trasferirsi in un’altra squadra europea: ha rifiutato molti soldi dal Malaga, non a caso. La sua idea è di tornare in Cile alla scadenza del contratto con la Roma (…). I dirigenti proveranno a concordare con lui una strategia di separazione alternativa, senza arrivare all’incentivo all’addio che a gennaio verrà proposto a Cicinho.

RETROSCENA – Non si dovrebbe invece muovere da Roma Gabriel Heinze. Nelle scorse settimane, dopo aver subìto un furto in casa e dopo la discussione con Luis Enrique, aveva parlato alla società della possibilità di lasciare l’Italia. River Plate e Lanus si erano fatte avanti per ingaggiarlo. Ma prima di partire per le vacanze, Heinze ha rassicurato i dirigenti: in Argentina è andato solo per trascorrere il Natale.

Corriere dello Sport – Roberto Maida

Russo (Pres. Lanus): “Se Heinze decide di tornare proveremo a prenderlo”

0

Gabriel Heinze, il centrale argentino della Roma è l’obiettivo principale del Lanus. Il quotidiano argentino “Olè” riporta le dichiarazioni del presidente del Lanus, Russo, che per il momento rimane realista poichè non esiste nessuna vera trattativa con il giocatore, che sarebbe ben accolto qualora decidesse di tornare in Argentina: “Ancora non c’è alcuna trattativa. Finchè non arriverà in Argentina non potremo parlarne. Ma se decide di tornare cercheremo di fare uno sforzo per prenderlo, il problema però è che gioca titolare in una grande squadra come la Roma”.

Juvenal Juvencio (presidente San Paolo): “Per Casemiro 10 milioni sono sufficienti”

0

Mercato Roma: Juvenal Juvencio, presidente del San Paolo, apre le porte ad una cessione di Casemiro, centrocampista brasiliano seguito dal direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini: “Dopo il ritocco dell’ingaggio ha avuto un calo di rendimento. Ha molte richieste in Europa e se arriverà una buona proposta lo cederemo. Credo che una cifra attorno ai 10 milioni di euro potrebbe essere sufficiente”.

Ancelotti al PSG: accordo per 2 anni e mezzo

0

Ancelotti-PSG: ci siamo. Secondo quanto riporta il sito internet del quotidiano Le Parisien il tecnico romagnolo avrebbe accettato la panchina della formazione francese. Ancelotti sostituirà Komboura, e dovrebbe impegnarsi per 2 anni e mezzo sulle rive della Senna. Salvo sorprese, sarà alla guida dei parigini dal primo gennaio, quando la squadra effettuerà uno stage invernale in Qatar. L’ufficialità non arriverà comunque prima della prossima settimana.

Il Tempo – Roma, svolta in 4 mosse

0

Finalmente Roma. Finalmente una squadra che si muove in sintonia seguendo alla perfezione o quasi lo spartito imposto dal suo direttore d’orchestra spagnolo. Luis Enrique è molto vicino alla quadratura del cerchio, ma quanto visto a Bologna ha riempito gli occhi dei tifosi romanisti che tornano a sognare in grande… anche troppo. Presto per definire nuovi obiettivi, ma c’è già la certezza che questa Roma può davvero arrivare in alto. Evidente come le cose all’interno del fortino di Trigoria siano cambiate nelle ultime settimane. Come il tecnico abbia saputo adattarsi alla nuova realtà a dispetto di quella rigidità che in molti gli avevano, forse ingiustamente, attribuito. Luis Enrique, invece, dopo le prime «legnate» rimediate sulla panchina della Roma è stato bravo a modificare il suo diktat in base al materiale tecnico che si è ritrovato per le mani.Una rivoluzione in quattro mosse che ha portato la Roma ad esprimere forse il miglior calcio del campionato e portare a casa punti «pesanti».
La prima mossa vincente è stata il cambio di atteggiamento rispetto alla squadra: la cosa ha portato in breve tempo a una ritrovata unità d’intenti di un gruppo ancora in crescita ma che ora riconosce l’asturiano come suo nuovo leader.
Lo riconosce e lo accetta… non lo subisce: differenza enorme rispetto al passato. Dopo le strigliate a muso duro di inizio stagione, Luis Enrique ha finalmente trovato così il giusto feeling con i suoi giocatori ai quali può chiedere sacrifici enormi in campo. Simbolici i due giorni di riposo in più concessi dal tecnico per le Feste: a Trigoria si torna a lavorare il 2 gennaio.
La seconda mossa è Totti.
L’asturiano ha capito che non aveva senso fare a meno di un fenomeno come il capitano, anche se le indicazioni di inizio stagione potevano sembra diverse. Con Totti in campo il tabellino di marcia della Roma è cambiato radicalmente: nelle nove partite giocate dal capitano, la Roma ha raccolto 18 punti contro i 6 punti nelle 7 gare senza di lui. Ma, classifica a parte, è palese come la squadra si muova meglio attorno al suo leader che distribuisce palloni e gioco per tutti sacrificando la sua naturale predisposizione al gol.
Terza mossa azzeccata da Luis Enrique è l’aver puntato sull’usato garantito
. Tutti quei giocatori che a inizio anno erano stati messi sul mercato, tagliati fuori dal gruppo (con tanto di allenamenti separati) e che si stanno invece dimostrando fondamentali per la Roma. Gente come Taddei, Simplicio ma anche giovani tipo Rosi e Greco già dati per bruciati: tutti giocatori che invece hanno avuto la capacità, ma anche la possibilità, di rimettersi in gioco e trovato un posto nel presente e forse nel futuro di questa Roma. Rosi e Greco fanno ormai parte della squadra in pianta stabile, Taddei è addirittura tra gli intoccabili, Simplicio è stato tolto dal mercato dal ds Sabatini dietro consiglio di Luis Enrique.
Dulcis in fundo il quarto colpo del tecnico: l’inserimento dei nuovi acquisti. Riusciti, tutti o quasi, con qualche alto e basso per un bilancio che è comunque positivo.
La Roma adesso, per fare un esempio, ha un portiere: Stekelenburg dà sicurezza all’intero reparto (e ha anche un po’ di fortuna… cosa che per un portiere non è male). Heinze si è confermato un altro gran colpo (affidabilissimo), mentre tutta da verificare la stagione del giovane José Angel, rimasto piantato al box dopo un grande avvio, e di Kjaer. Da metà campo in su tutti acquisti pazzeschi. Dal metronomo Gago, al talentuoso Pjanic per finire ai due fenomeni là davanti: Osvaldo che in giallorosso si è rifatto una verginità rispetto al passato incerto in Italia. Lamela, definito da Sabatini un «maleducato del calcio», è chiaramente l’attaccante del futuro. Insomma, il buon umore di Totti è contagioso e la truppa giallorossa dopo un Natale al sole, tornerà a far sorridere i suoi tifosi: la prima stagione di Luis Enrique a Roma si potrebbe rivelare tutt’altro che transitoria.
Il Tempo – Tiziano Carmellini

Il Romanista – Mr Tom resta negli USA. Ora Mr James

0

Baldini lo dice alla sua maniera: aggraziata. “DiBenedetto è stato il collante tra i vari soci. DiBenedetto è il presidente della Roma, poi quando la cosa avrebbe preso corpo si sarebbero palesati gli altri soci”. DiBenedetto è stato. Passato prossimo. Mr Tom resta presidente, ma più che altro con funzioni di rappresentanza. Il futuro ha già bussato alla porta dell’As Roma. Il futuro è James Pallotta, origini romane, un patrimonio immenso realizzato con gli hedge funds, i fondi ad alto rischio, un jet privato che lo porta a spasso per il mondo, Roma compresa e uno stuolo di manager risolvi-problemi stile Wolf di Pulp Fiction. Uno, il principale, ormai è arcinoto. Si chiama Mark Pannes ed è consigliere “con deleghe operative”, da comunicato As Roma. “È stata fatta passare – spiega il dg parlando della volontà di Pallotta di entrare di più nelle cose dell’As Romacome una necessità, ma in realtà c’è sempre stato. È una cosa programmatica che sarebbe avvenuta nei tempi stabiliti. È un naturale svolgimento del tema iniziale”.

Tradotto dal forbito baldinese, DiBenedetto ha avuto un ruolo fondamentale nella trattativa con Unicredit e ha poi gettato le basi per il progetto societario. Qualche esempio. Autunno di un anno fa, allo studio Tonucci mettono in collegamento Baldini con DiBenedetto, che parla dall’altra parte dell’Atlantico. Mr Tom gli chiede di diventare quello che è oggi, dg con poteri da vicepresidente esecutivo. Il capo vero. Ancora. È DiBenedetto a offrire in primavera a Sabatini la poltrona di ds. E poi? E poi il quadro cambia, in meglio se volete. Gli americani hanno bisogno di qualcuno che dedichi anima e corpo alla società. Dicono che Pallotta abbia litigato con DiBenedetto. Falso. Pallotta ha solo voluto assumere un ruolo più attivo.Fidatevi, è cosa molto buona. Un ruolo importante nel club lo ha avuto, e lo avrà ancora di più adesso, Joe Tacopina. Dipinto come un ciarlatano tre anni fa, l’avvocato si sta prendendo la sua rivincita. Lavora tra Roma e New York, è l’occhio vigile della proprietà a stelle e strisce. E se l’As Roma ha cambiato proprietà, lo si deve alla sua volontà (e pazienza) di ferro. Non è un panegirico, è cronaca. C’è chi ipotizza che DiBenedetto non tornerà più a Roma. Registriamo. Ma con Pallotta non c’è alcuna rottura. È semplicemente la naturale evoluzione dell’American Dream. Anzi: “È un naturale svolgimento del tema iniziale”.

Il Romanista – Daniele Galli

Corriere dello Sport – Tre vittorie e due pari all’Olimpico, 13 punti su 24 conquistati in trasferta

0

Si chiude in netta risalita il 2011 della Roma di Luis Enrique. A certificare il buon momento della squadra sono arrivate le prime due vittorie consecutive in trasferta della stagione, alle quali si aggiunge il pareggio interno contro la Juventus capolista. In realtà non è il miglior filotto di risultati utili per Luis Enrique che, tra la terza e la sesta giornata, aveva ottenuto due pareggi contro Inter e Siena e due vittorie contro Parma e Atalanta. Il bilancio delle gare ufficiali, che hanno preso il via il 18 agosto con la sfida di Europa League contro lo Slovan Bratislava, è di 7 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte. In trasferta la squadra di Luis Enrique ha conquistato 13 dei 24 punti totali, frutto di 4 vittorie e un pareggio, mentre in casa sono 11 i punti raccolti grazie a 3 vittorie e due pareggi. I giallorossi però sono stati impegnati due volte in più in trasferta (9 gare esterne a fronte di 7 interne). Quella di Bologna è stata la quinta gara stagionale in cui la difesa giallorossa ha chiuso al 90’ senza reti al passivo. (…)

Corriere dello Sport – Riccardo Loria / Infopress 

Corriere della Sera – Possesso palla, entusiasmo e fiducia in Luis Enrique. Una squadra stile Barcellona

0

Tutti al mare, tutti al mare, a mostrar le chiappe chiare!”. Francesco Totti, in versione Gabriella Ferri, sapeva cosa stava cantando mentre usciva dal “Dall’Ara” di Bologna. La vittoria contro i rossoblù — unita al pareggio contro la Juve e la vittoria a Napoli — ha fatto meritare un premio ai giallorossi. Luis Enrique, particolarmente soddisfatto della qualità del gioco, ha dato due giorni di vacanza in più alla squadra. Dovevano ripresentarsi il 30 dicembre, hanno avuto il via libera fino alla mattina del 2 gennaio 2012.

Alla Roma — società, staff tecnico, giocatori — sanno bene che la strada da percorrere è ancora tanta. La classifica dice ancora sesto posto, la distanza dall’ultima poltrona utile per la zona Champions è ancora di 8 punti, battere il Bologna non è come aver messo k.o. il Real Madrid. Però tre fatti incontestabili fanno pensare a un risveglio giallorosso: 1) il legame tra allenatore e squadra, che non è mai mancato fuori dal campo, ora è visibile anche e soprattutto nel gioco proposto; 2) una serie di scelte di Luis Enrique e del d.s. Sabatini (Osvaldo, Lamela, Pjanic) stanno dimostrandosi azzeccate e si sono fuse con il cuore romano e romanista (Totti e De Rossi); 3) la “piazza”, che tanto può influenzare il rendimento della squadra, ha ritrovato l’entusiasmo dei primi tempi per il “progetto” della nuova società.
I dati della gara contro il Bologna (gentilmente forniti dall’Ufficio stampa della Roma e da Panini Digital Project) possono essere descritti come “barcellonisti”. Possesso palla: 67%; supremazia territoriale 69%; passaggi riusciti 74%; giocate utili 70%; tiri verso la porta avversaria 16; occasioni da gol 9. Tutto questo in trasferta e in vantaggio per 2-0, perciò contro un avversario che doveva recuperare. De Rossi regista arretrato e Totti regista avanzato sono stati il cuore della manovra: 103 palloni giocati il primo, 98 il secondo. E pensare che qualcuno a Roma, in malafede, aveva parlato di un Luis Enriqueitalianizzato”. La verità è che l’allenatore asturiano, attraverso il lavoro quotidiano, è riuscito a convincere la squadra della bontà del suo progetto. I giocatori ci hanno messo la qualità e qualche consiglio importante. Già contro il Napoli c’erano stati numeri importanti, come i 17 tiri verso la porta avversaria.

Ma le statistiche, gli schemi e i moduli non sono tutto nel calcio. Tra Luis Enrique e il gruppo — tranne rare eccezioni — si è formato un “circolo virtuoso” che fa ben sperare, soprattutto per il futuro. In occasione della gara di Napoli (mercoledì alle 20.45), l’asturiano ha provato un esperimento: non ha portato la squadra in ritiro il giorno prima e l’ha fatta partire la mattina stessa. I giocatori hanno guadagnato una notte in famiglia, il rendimento non è calato. Anzi, è arrivata la prima vittoria contro un avversario “pesante”. I giocatori hanno gradito.
Last but not least la capacità di unire il coraggio sui giovani (Lamela e Viviani del ’92, Pjanic e Bojan del ’90) e il recupero di “vecchi” come Taddei e Simplicio che sembravano da rottamare. “Non guardo la carta d’identità” disse Luis Enrique in ritiro, a Riscone di Brunico. Era la verità.

Corriere della Sera – Luca Valdiserri

 

La Gazzetta dello Sport – Buon Natale. Calcio totale, Roma solidale. È nata una stella?

0

Qui Bologna, a voi Roma. “La partita più bella della stagione”. E il domani, d’improvviso, appare sotto una luce migliore. Come il cielo sopra la Roma, finalmente vuoto di nuvole. “Puntiamo ad un grande 2012″, ha annunciato come uno squillo di tromba Osvaldo. “Riporteremo la Roma dove le spetta, in alto”, gli ha fatto eco Totti. “Stiamo facendo un percorso, abbiamo una nostra identità, un’idea di gioco precisa”, ha ribadito ieri Franco Baldini. Ecco, sono bastate tre partite in fila perché il sogno di una diversità romanista, così orgogliosamente annunciata, si scoprisse ancora libero. “Benvenuti nel calcio moderno…”, Luis Enrique lo aveva annunciato già a Napoli. L’allenatore non si sente più solo, anzi ora quanti sorrisi e braccia intorno a lui.

La svolta – Quando è scoccata la scintilla? Lo ha svelato lui stesso mercoledì sera, riavvolgendo il nastro delle ultime due settimane. “Contro la Juventus. Quella sera abbiamo capito i nostri errori e dimostrato a tutti che è difficile batterci se giochiamo compatti, se tutti si sacrificano”. Quella sera, come dice Luis Enrique, la squadra nell’emergenza si è scoperta solidale, eccola la scintilla: “Da allora attacchiamo in undici e difendiamo in undici, pressiamo alto e ripieghiamo — racconta il tecnico —, così vincere diventa molto più facile”. Già, il passaggio dalla Roma solidale al calcio totale è venuto di conseguenza, “perché — ancora parole di Luisi ragazzi hanno capito che il gruppo viene prima delle ambizioni personali”. È il “noi” che prevale sull’ “io”, è il collettivismo cui Luis Enrique anelava dall’inizio della sua avventura. E coinvolge quasi tutti, anche chi era stato messo in un sottoscala. Taddei riciclato, Simplicio rilanciato, Juan resuscitato, sono i casi più eclatanti. Non per caso l’allenatore ha utilizzato 29 giocatori in questi primi mesi. “Non c’è una formazione definita, nemmeno in queste ultime partite — ha assicurato Luis Enrique —. Ho una rosa ampia e voglio sfruttarla. Avete visto Simplicio? Non l’ho portato nemmeno in ritiro e ora è uno dei migliori”. Insomma, c’è voluto un po’, ma adesso è davvero calcio associativo. “E lo hanno capito tutti, pure gli attaccanti. Anche loro ora hanno un atteggiamento diverso”.

Come si cambia – Anche nel cielo di Totti è tornato il sereno. Eppure, non ha ripreso a segnare. Eppure, continua a giocare lontano dalla porta, “ma ora la manovra passa da me e se la squadra gioca con questo spirito io sono felice lo stesso” e a Bologna è stato evidente, prima, durante e dopo la partita. Quel “tutti al mare” è stata la cartolina più bella della serata. Anche nel caso di Totti, bisogna chiedersi: cosa è cambiato dalla cena di Natale alla vittoria di Bologna? Come è passato dal quel “posso anche andare via” al “non vado proprio da nessuna parte”? Due partite vinte hanno avuto tutto questo potere? Chissà, magari un giorno si scoprirà che Totti, l’allenatore e i dirigenti hanno firmato un patto di ferro, di quelli “uniti per la Roma di Luis!”, e da quel giorno remano tutti nella stessa direzione. Di sicuro, la Roma con Totti in campo viaggia al doppio della velocità: 18 i punti conquistati dalla squadra di Luis Enrique nelle 9 partite 5 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte disputate dal capitano, solo 6 nelle sette gare 2 successi e 5 k.o. disertate. Vorrà pur dire qualcosa, vero Luis?

La Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano