Home Blog Pagina 1371

Genoa-Spal, l’abbraccio di Strootman e De Rossi condiviso dall’olandese – FOTO

0

Nella partita di Coppa Italia di ieri sera tra Genoa e Spal vecchi ricordi sono affiorati ai tifosi romanisti. Daniele De Rossi, attuale tecnico della squadra ferrarese, e Kevin Strootman, in forza al grifone, si sono scambiati un lungo abbraccio prima del match prima di scambiarsi alcune parole. Il momento è stato ripreso e immortalato in una immagine poi divenuta subito virale. Il centrocampista olandese ha poi condiviso la foto su Twitter con due cerchi, uno giallo e un altro rosso.

Napoli, terapie e lavoro personalizzato per Anguissa. Solo terapie per Rahmani

0
NAPLES, ITALY - OCTOBER 12: Frank Anguissa of SSC Napoli during the UEFA Champions League group A match between SSC Napoli and AFC Ajax at Stadio Diego Armando Maradona on October 12, 2022 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il Napoli di Spalletti è tornato questa mattina ad allenarsi al Konami Training Center per preparare la sfida di domenica sera contro la Roma. Anguissa ha svolto terapie e lavoro personalizzato, per Rahmani solo terapie. Questo il report completo:

Dopo il successo sul Bologna, il Napoli ha ripreso questa mattina gli allenamenti all’SSCN Konami Training Center. Gli azzurri preparano il match contro la Roma in programma domenica all’Olimpico per l’undicesima giornata di Serie A. La squadra ha iniziato la sessione con una fase di attivazione in palestra.Successivamente il gruppo si è spostato in campo dove ha svolto esercitazione finalizzata al possesso palla e partitina a campo ridotto. Rrahmani ha fatto terapie. Anguissa ha svolto terapie e lavoro personalizzato in campo

(sscnapoli.it)

 

Amelia: “Ho imparato tanto da Mourinho, vale quanto un corso a Coverciano. A Roma ha cambiato la mentalità”

0
Marco Amelia of Chelsea warms up during the Barclays Premier League match between Chelsea and Aston Villa at Stamford Bridge, London, England on 17 October 2015. PUBLICATIONxNOTxINxUK Copyright: xSalvioxCalabresex 06590002 Marco Amelia of Chelsea warm Up during The Barclays Premier League Match between Chelsea and Aston Villa AT Stamford Bridge London England ON 17 October 2015 PUBLICATIONxNOTxINxUK Copyright 06590002

Marco Amelia, ex portiere del Milan e con un passato nelle giovanili della Roma, ha rilasciato una intervista a Goal.com. Per l’occasione Amelia ha parlato anche di Josè Mourinho con queste parole:

Andai a Londra, feci una serie di allenamenti per far capire che stessi bene e firmai un contratto facendo un’esperienza incredibile. Lavorare con Mourinho è valso quanto un corso di Coverciano, e l’altro corso di Coverciano c’è stato quando è subentrato Guus Hiddink.  Con Mourinho ho imparato tantissimo, ma a 360 gradi: come allenatore, come gestione mediatica, come rapporto con la città in cui vai a lavorare. Parliamo di un allenatore che ha vinto in piazze in cui non si vinceva da tempo: Porto, o Inter, ma anche Roma, in cui ha cambiato totalmente la mentalità”. 

“Superiamo gli ostacoli”: via alle prenotazioni delle radio per i non vedenti

0

Apartire da Roma-Napoli, in calendario domenica 23 alle 20:45, la Società metterà a disposizione dei non vedenti delle nuove radio, che dovranno essere prenotate dai tifosi romanisti e che potranno essere ritirate al desk accoglienza.

Basterà chiamare il Contact Center AS Roma al numero 06.89386000, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 18:00 (e nel giorno della gara, entro le ore 14:00).

Il progetto “Superiamo gli ostacoli” è nato al termine della scorsa stagione per l’accompagnamento allo stadio dei romanisti con disabilità motoria che necessitino di carrozzina ed è realizzato in collaborazione con Protezione Civile Arvalia.

In uno step successivo, è stato istituito un punto accoglienza all’Olimpico nei pressi del tornello dedicato ai disabili, in Tribuna Tevere, allo scopo proprio di supportare i romanisti, migliorando la loro esperienza allo Stadio.

A tal fine, l’AS Roma si è prodigata per offrire ai propri tifosi non vedenti dei dispositivi che consentissero loro di vivere la partita sugli spalti, con l’ausilio della radiocronaca. Finora, potevano essere ritirati al desk accoglienza.

Da oggi, potranno essere prenotati con una semplice telefonata al nostro Contact Center e potranno essere ritirati il giorno della partita al desk allo Stadio.

Leggi di più su “Superiamo gli ostacoli” 

(asroma.com)

 

Lazio, Immobile out per il derby: lesione di medio grado al bicipite femorale sinistro

0
ROME, ITALY - OCTOBER 16: Ciro Immobile of SS Lazio leaves the field after injury during the Serie A match between SS Lazio and Udinese Calcio at Stadio Olimpico on October 16, 2022 in Rome, Italy. (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Ciro Immobile salta il derby. Il capitano della Lazio non sarà a disposizione di Sarri per la stracittadina in programma il 6 novembre. Quest’oggi l’attaccante si sottoposto agli esami dopo lo stop con l’Udinese. L’infortunio comunicato dalla Lazio – lesione di medio grado a carico del bicipite femorale sinistro – non sembra presagire un rientro lampo. Immobile dovrebbe tornare nel 2023. I tempi di recupero, ad ogni modo, saranno comunicati ufficialmente prossimamente.

Il comunicato della Lazio: “Lo staff medico della S.S. Lazio comunica che il calciatore Ciro Immobile è stato sottoposto in data odierna ad esami clinici e strumentali presso Paideia International Hospital. Gli esami hanno evidenziato una lesione di medio grado a carico del bicipite femorale sinistro. Il calciatore ha già iniziato le cure specifiche del caso e verrà sottoposto a monitoraggio clinico quotidiano. Ulteriori esami strumentali verranno ripetuti nei prossimi giorni per quantificare i tempi di recupero”.

Il capitano della Lazio è uscito attorno alla mezz’ora del primo tempo della gara contro l’Udinese, terminata 0-0. Accasciatosi a terra, è stato costretto al cambio. Spiegando le sensazioni provate, Immobile ha fatto chiaro segnale di aver avvertito “tac” alla coscia. Sarri ora è chiamato a trovare una soluzione per sopperire all’assenza del fulcro offensivo.

Grazie al pareggio di domenica, e alla conseguente vittoria in casa della Sampdoria (0-1), la Roma ha messo la freccia sia sulla Lazio che sull’Udinese. Mourinho e i suoi si sono portati al quarto posto in solitaria, a -4 dal Napoli capolista che domenica (20:45) farà visita all’Olimpico.

Roma senza pietà, Napoli mille colori

0
NAPLES, ITALY - APRIL 18: Jose Mourinho, Manager of AS Roma, with Luciano Spalletti, Manager of Napoli, prior to kick off of the Serie A match between SSC Napoli and AS Roma at Stadio Diego Armando Maradona on April 18, 2022 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il Messaggero (S. Carina) – Sono le gare che preferisce. Quelle nelle quali, apparentemente, parte nettamente sfavorito. Sarà una settimana lunga quella che avvicinerà Mourinho alla sfida con il Napoli.

Mai due squadre sono sembrate così lontane per filosofie di gioco e copertura del campo. Soprattutto ora che l’assenza di Dybala, paradossalmente, ha ricompattato i giallorossi in pieno stile-Tirana,

Come in ogni confronto che si rispetti, da un lato ci sono Pellegrini e compagni, già ribattezzati “brutti, sporchi e cattivi” che fanno del cinismo (appena 13 reti segnate in campionato in 10 gare con 6 successi di misura su 7 ottenuti) la loro stella polare. Dall’altro il Napoli dei miracoli, quello capace di segnare 42 reti dall’inizio della stagione in 14 partite (3 di media), forte di una striscia di 10 vittorie consecutive fra campionato e coppa che lo rende lepre non solo in Italia ma in tutta Europa.

 

Nela: “La Roma è diventata mourinhiana. Zaniolo deve leggere meglio alcune situazioni di gioco”

0

Il Messaggero (S. Boldrini) – Bandiera della Roma, fine carriera al Napoli. Sebino Nela è doppio ex della sfida che domenica andrà in scena all’Olimpico. L’ex difensore ligure ne ha parlato al quotidiano. Di seguito le sue parole.

La Roma non ruba l’occhio, ma è quarta, a meno quattro dal Napoli, nonostante gli infortuni di Wijnaldum, Karsdorp, Dybala e Celik.

La Roma ha una difesa solida e sa leggere benissimo le partite. È diventata mourinhiana in senso compiuto: cinica, battagliera, sul pezzo fino all’ultimo secondo.

L’attacco soffre: anche nella versione a due punte, segna pochissimo.

È il limite attuale, ma davanti ci sono nomi importanti: Abraham la scorsa stagione segnò ventisette gol, Belotti ha esperienza. Nonostante tutto, la Roma è quarta.

Zaniolo è ancora a quota zero.

Zaniolo deve leggere meglio alcune situazioni di gioco. Mourinho lo sta gestendo con enorme cura: avere le spalle protette da un allenatore come lui è un’opportunità unica.

Smalling è il muro dei tempi moderni.

È una delle chiavi del quarto posto in classifica. Grande giocatore e ragazzo serio.

Un incrocio decisivo del match può essere Zalewski-Kvaratskhelia.

Un bel duello. Zalewski sta dimostrando adattabilità a destra. Ha tutta la mia comprensione di mancino che si adattò a giocare sul versante opposto.

Sul piano tattico, pare tutto già scritto: il Napoli ha la sua fisionomia, la Roma ha il suo copione.

Da Mourinho puoi sempre aspettarti qualche colpo a sorpresa. A Genova ha messo Camara quasi a uomo su Villar. Potrebbe riproporre la mossa contro Lobotka.

Da Dybala alle tournée: i piani della Roma

0
ROME, ITALY - OCTOBER 06: Paulo Dybala of AS Roma looks on during the UEFA Europa League group C match between AS Roma and Real Betis at Stadio Olimpico on October 6, 2022 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Tutti al lavoro, ma a ciascuno il suo. C’è la squadra che ricomincia gli allenamenti, c’è Dybala che continua il suo lavoro di recupero per non perdere il Qatar e c’è la società che pensa anche all’idea di un ritorno in Portogallo durante la pausa per il Mondiale.

Così, oltre al calendario già fissato per il Giappone (dal 22 al 29 novembre, con match contro il Nagoya Grampus al Toyota Stadium e lo Yokohama), si pensa di andare anche in Portogallo, fissando anche lì un paio di amichevoli di livello.

Chi vorrebbe saltare quegli appuntamenti – e per ottimi motivi – è Dybala, che sogna il Mondiale. Chi gli è vicino lo racconta al lavoro dalla mattina alla sera per seguire i percorsi fisioterapici gli sono stati prescritti. Da oggi, comunque, sarà proprio Mourinho a salire alla ribalta. Infatti, in vista della prossima sfida all’Olimpico contro il Napoli, ci sarà da sciogliere il rebus relativo al sistema di gioco.

Pinto e Vergine: “Modello Trigoria per baby talenti”

0

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Due giorni di lavori a Roma, sessanta società europee – tra le quali Manchester CityManchester UnitedBayern Monaco, InterBenficaSporting CPSalisburgo Bayer Leverkusen – invitate al Convegno: “Eca Youth Knowledge Exchange”, che ha come focus i settori giovanili.

Ieri si è svolta la prima giornata, che ha visto parlare i rappresentanti del club giallorosso, Tiago Pinto (general manager) e Vincenzo Vergine (responsabile del settore giovanile), oltre a Maurizio Viscidi, direttore tecnico delle giovanili azzurre.

Pinto  ha spiegato la fase che i ragazzi attraversano quando arrivano nel giro della prima squadra. A quel punto nutrizionisti, psicologici, preparatori atletici e persino addetti alla comunicazione si prendono cura di loro in modo personalizzato, sapendo che alle spalle c’è un allenatore – in questo caso José Mourinho – che è pronto a puntare su di loro. E

proprio per questo sono stati chiamati a raccontare le loro esperienze ZalewskiBove Darboe. La cui parola d’ordine comune è stata solo una: “Grazie Roma”. Oggi sarà il momento dei club stranieri intervenire, mentre è in programma anche una visita guidata al centro sportivo di Trigoria.

Zaniolo vuole il Napoli

0
AS Roma's Italian midfielder Nicolo Zaniolo reacts during the Italian Serie A football match between AS Roma and Cremonese at the Olympic Stadium in Rome on August 22, 2022. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP) (Photo by FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images)

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – a oggi ci metterà tutto se stesso, probabilmente anche più del solito. Perché con il Napoli, domenica prossima, vuole esserci. Stavolta però da subito, dall’inizio, con quella maglia da titolare che si sente addosso e che a Genova è stato costretto a sfilarsi di dosso.

Nicolò Zaniolo la sua rivincita ce l’ha pronta, vuole una serata da protagonista assoluto e forse – se il destino vorrà – quella con il Napoli può diventare anche la serata perfetta. Perché all’Olimpico (in campionato) sono quasi tre anni che Nicolò non esulta, non gioisce, non riesce a fare gol.

L’ultima volta fu proprio un Roma-Napoli del 3 novembre del 2019. Ecco allora che tutto torna, anche qui. Con la Roma di oggi che il terzo posto ce l’ha nel mirino e Zaniolo, invece, che quel mirino lo ha piazzato proprio sul Napoli di Spalletti. Oggi la Roma tornerà dunque ad allenarsi a Trigoria e per Zaniolo inizierà la sua personale corrida, quella che dovrà portarlo a riprendersi il posto da titolare.

Mourinho dovrebbe confermare il 3-5-2, un assetto tattico che permette alla Roma di essere più compatta ed equilibrata. E di avere più densità in mezzo al campo e maggiori risorse nella fase di transizione. Con questa disposizione, Zaniolo si ritroverebbe a giocare come seconda punta, girando intorno al centravanti di turno (Abraham Belotti che sia). Anche perché uno come Nicolò inevitabilmente mette anche ansia, pressione e timore agli avversari, anche solo per la sua presenza in campo.

Sabatini: “Mourinho-Spalletti da scudetto. Non so cosa sarebbe la Roma senza José”

0

Corriere dello Sport (A. Giordano) – Di Roma e Napoli, Mourinho e Spalletti. E del riposo forzato. Questi i temi affrontati da Walter Sabatini nell’intervista concessa al quotidiano.

L’immagine che Walter Sabatini se ne stia sprofondato in poltrona a guardare calcio in tv è fastidiosa, anche irritante.

Pensa per me. Sapessi come mi girano. Io sono incazzato sul serio, perché star fuori non mi sembra giusto. Non mi ritrovo nel ruolo di spettatore, non ne sono capace.

Spalletti è il tuo fratello minore.

E gli posso dire di tutto. Io mentre mi gusto il Napoli me ne sto in religioso silenzio. Fateci caso: si esprimono come se fossero in ipnosi, indotta dal proprio allenatore che ne decuplica il rendimento. Mario Rui, che presi alla Roma e che purtroppo si fece male subito, è divenuto il riferimento per ferocia, determinazione, eleganza nel crossare e personalità. Tutto ciò, tutto questo spettacolo che ci viene regalato, l’ha generato quel pazzo furioso che sta in panchina.

Si può dire, usando un paradosso, un “sottovalutato”?

Si deve. Perché Luciano è nato bravo, anzi bravissimo. Le sue conoscenze didattiche sono impressionanti. Può aggiungere poco, quasi nulla: il Napoli ha la precisione del primo orologio inventato in Svizzera. Ogni giocata è un movimento, con e senza palla, dinamiche moderne da trent’anni, da quando sta in panchina. Lui cambiò la Roma, lui ha portato l’Inter dove volevano, in Champions.

Lui e Mourinho, domenica.

Ecco un altro che fa dipendere il proprio club da se stesso. Perché non so cosa sarebbe la Roma senza Mou. Ha un calcio diverso, chiamiamolo freddo, cinico, tutti quegli aggettivi che mi fanno anche un po’ schifo perché sanno di niente, ma è quarto e dunque è da scudetto: chi arriva là, se la gioca fino alla fine. E gli mancano Dybala e Wijnaldum, che recupererà. Ha il vegano, Smalling, che è irrinunciabile, va a strozzare le linee, ad aggredire il probabile rifinitore, a stracciare gli avversari e poi, se gli capita, fa pure gol. C’è il segno di Mou pure in questo.

Stendardo difende Tare: “Non voleva sminuire il percorso della Roma”

0
ROME - MARCH 24: Guglielmo Stendardo of SS Lazio celebrates the victory after the Serie A match between SS Lazio and AC Siena at Stadio Olimpico on March 24, 2010 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Corriere dello Sport (F. Patania) – Guglielmo Stendardo  ha parlato al quotidiano in merito alla polemica scaturita dalle parole di Igli Tare durante la lezione “Il giurista entra in campo”, tenuta dall’ex difensore della Lazio, e che ha avuto come ospite il direttore sportivo biancoceleste.

Hanno suscitato scalpore le parole di Tare: “Juve, Roma, Inter e Milan sono tecnicamente fallite. Sono aiutate dal sistema che le tiene in vita”. Stendardo ha chiarito la querelle. Di seguito le parole: “Igli portava la sua esperienza dal punto di vista economico e manageriale parlando del sistema calcio e devo dire che è stato bravissimo”.

 Non si direbbe. Un conto è parlare di fondi stranieri e proprietà. Un altro definire tecnicamente falliti club in perdita di gestione.

Tare non si esprimeva dal punto di vista tecnico, non avrebbe potuto criticare il Milan campione d’Italia o la Roma che ha vinto la Conference. Si parlava di economia, anche di plusvalenze e di ammortamenti. Includeva la Lazio, non solo le società di cui si è parlato. Lotito, rilevando il club biancoceleste, ha ripianato una situazione pesantissima. Altre società, come Fiorentina e Napoli, sono passate dal fallimento. Oggi diversi club hanno bisogno costante di essere ricapitalizzati attraverso l’intervento dei soci. Senza risanamento da parte degli azionisti rischierebbero il fallimento. È stata estrapolata e distorta una frase che ha fatto rumore.

Il sistema protegge certi club, ha aggiunto.

La domanda era: “Direttore, come mai nel calcio ci sono società che hanno tutti questi debiti e in un altro sistema sarebbero fallite?”. Tare ha risposto che il sistema calcio non ha sostenibilità, perché i ricavi sono spesso inferiori ai costi, gli stipendi salgono, in Premier i diritti tv sono tre volte superiori. Viviamo dentro la difficoltà. E poi ha detto quella frase. Ma il sistema permette di gestire le perdite. Mi sembra di aver letto che le normative a volte consentono di aggirare l’indebitamento.

Roma, Inter, Juve e Milan si sono lamentate? Sono arrivate segnalazioni?

No, assolutamente. Solo polemiche mediatiche. Ho ricevuto complimenti da parte dell’università per aver messo in risalto la parte economica nel corso. Non fanno piacere le frasi travisate. Avere dietro la cattedra uno come Igli lo considero un motivo d’orgoglio e un valore aggiunto per il mio corso.

Gli studenti hanno eccepito durante il dibattito? Magari ci sarà stato qualche romanista.

Certo, ma si rideva. Qualche ragazzo, ad esempio, ha detto che Pellegrini è più forte di Milinkovic. Igli gli ha risposto “però parlate sempre di Milinkovic”. Erano battute. Invece mi sembra sia uscito sul web solo quella parte polemica. Non ci sono state ulteriori considerazioni, gli studenti avevano capito che si riferiva anche all’indebitamento della Lazio.

Definire la Conference come il torneo dei perdenti non è parsa un’uscita felice.

Gli è uscita una battuta da tifoso. L’hanno presa a ridere gli stessi studenti. Tare stava parlando della Conference e dell’Europa League, stava ricordando la differenza, in termini di ricavi, rispetto alla Champions. Rimarcava quel divario per la stessa Lazio. Non voleva sminuire il percorso della Roma. Sottolineava quanto pesi piazzarsi tra le prime quattro della Serie A.

 

Ottimismo Dybala: i fattori di crescita per tornare prima

0
ROME, ITALY - AUGUST 30: Paulo Dybala of AC Monza celebrates after scoring their team's second goal during the Serie A match between AS Roma and AC Monza at Stadio Olimpico on August 30, 2022 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Paulo Dybala vede il Qatar. L’attaccante argentino sta lavorando sodo per poter coronare il sogno mondiale e con il passare dei giorni aumenta l’ottimismo. La Joya, d’accordo con il suo entourage e con i medici della Roma, ha scelto di curarsi con i fattori di crescita, l’unica procedura consentita dai protocolli internazionali. L’utilizzo delle cellule staminali invece è proibito per legge sull’apparato osteoarticolare. L’unica cura che si può fare è il Prp, trattamento multidisciplinare in grado di stimolare la rigenerazione dei tessuti.

Il Prp (Plasma ricco di Piastrine) si ottiene da un prelievo venoso del paziente, dal quale si isola un volume di plasma sanguigno autologo, con una quantità di piastrine molto superiore al normale, procedura che può essere eseguita esclusivamente presso un centro trasfusionale autorizzato. I fattori di crescita intervengono sui tessuti lesionati. Dopo la centrifugazione a bassa velocità, le piastrine sono iniettate nella zona del corpo del paziente.

È previsto un trattamento a settimana per quattro settimane, Dybala ha appena cominciato. In questa fase può fare solo fisioterapia, tra venti giorni potrà cominciare la riatletizzazione. L’obiettivo è quello di andare al Mondiale, entro dieci giorni Scaloni lo inserirà nelle preconvocazioni, il 14 novembre, prima delle convocazioni definitive, si farà un consulto. Paulo potrebbe essere utilizzato dopo le prime partite del girone.

Abraham, Zaniolo e Pellegrini: la Roma come a Tirana

0
ROME, ITALY - OCTOBER 03: Lorenzo Pellegrini of AS Roma celebrates with teammates Tammy Abraham and Nicolo Zaniolo after scoring their side's first goal during the Serie A match between AS Roma v Empoli FC at Stadio Olimpico on October 03, 2021 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Corriere dello Sport (R. Maida) – Tocca alla Roma di Tirana. Con Matic al posto di Mkhitaryan, e forse Spinazzola al posto di Zalewski. Contro il Napoli dell’amico Spallettone, José Mourinho prepara una formazione che si avvicina moltissimo a quella che cominciò la finale di Conference contro il Feyenoord.

È una necessità determinata dagli infortuni di Dybala, Wijnaldum e Celik, ma può diventare anche un’opportunità. In questo disegno ritroverebbe il posto da titolare Zaniolo dopo la sorprendente esclusione di Genova. L’eroe della Conference ha segnato l’ultimo gol in campionato all’Olimpico contro il Napoli, sempre in autunno e sempre all’undicesima giornata: successe addirittura tre anni fa, quando l’odissea delle ginocchia non era ancora cominciata.

Da allora Zaniolo nel suo stadio ha festeggiato soltanto in Europa, in particolare grazie alla tripletta contro il Bodø, mentre il capolavoro contro il Genoa in Serie A all’ultimo minuto, con tanto di corsa liberatoria sotto alla Curva Sud, fu vanificato dall’intervento del Var. Ma se certi cerchi sono destinati a chiudersi, magari è proprio la partita contro il Napoli a prestarsi all’obiettivo.

Con lui giocherà probabilmente Abraham, che ha offerto segnali di risveglio contro la Sampdoria, e non Belotti, che viene da tre partite di fila giocate da titolare tra campionato e coppe. Il terzo uomo è ovviamente il capitano, Lorenzo Pellegrini, che si è sbloccato a Marassi su rigore. La differenza rispetto alla partita contro il Feyenoord potrebbe essere il modulo: non 3-4-2-1 ma 3-5-2, con Cristante e Pellegrini mezzali e Matic davanti alla difesa.

Ad agevolare il riavvicinamento virtuale a Tirana è il recupero prodigioso di Rick Karsdorp, rientrato lunedì sera negli ultimi minuti a 28 giorni dall’operazione al menisco. Con una settimana quasi piena di allenamento, Karsdorp dovrebbe convincere Mourinho a utilizzarlo come titolare. Non è una scelta banale, dal momento che dalla sua parte transiterà il terzetto più temuto del Napoli, con Kvaratskhelia assistito da Zielinski e Mario Rui.

Non è una Roma da “corto muso”: il problema è concretizzare le occasioni

0
AS Roma's Portuguese coach Jose Mourinho reacts during the Italian Serie A football match between AS Roma and Lecce at the Olympic stadium in Rome on October 9, 2022. (Photo by Vincenzo PINTO / AFP) (Photo by VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

Corriere della Sera (L. Valdiserri) – La Roma ha vinto 7 partite in campionato, 6 con un solo gol di scarto. Fa eccezione solo Roma-Monza, alla quarta giornata, finita 3-0. Queste cifre giustificano la definizione di “cinica” che molti danno alla squadra di Mourinho? Peggio tratti i numeri e più ti diranno quello che vuoi, così non sorprende che parlando del big match di domenica, cioè Roma-Napoli, l’ex capitano degli azzurri, Bruscolotti, abbia espresso questo desiderio: “Speriamo che Mourinho non parcheggi ancora una volta il pullman davanti alla porta“. Come se sapersi difendere fosse un difetto e non un pregio.

La Roma, in realtà, è esattamente il contrario del “corto muso”. La partita contro la Samp doveva finire 2-0 o 3-0. Bastava che Belotti e Zaniolo sfruttassero anche solo una parte delle occasioni da gol create nel secondo tempo, quando la Sampdoria ha dovuto concedere spazio. Nel primo tempo, Stankovic aveva difeso lo 0-1 e, dopo essere passata in vantaggio al 9’, non era certo la Roma che doveva attaccare e scoprirsi. Il sito Serie A xG calcola la classifica attraverso gli expected gol, cioè i tiri verso la porta avversaria con la più alta percentuale di realizzazione.

Secondo questa rilevazione la Roma dovrebbe essere prima in classifica, con un punto di vantaggio sul Napoli. Il fatto che la classifica vera veda Spalletti a +4 è il miglior complimento per i giocatori del Napoli, evidentemente capaci di segnare di più e anche in situazioni non semplici.

Non ci vogliono analisi raffinate per dire che il Napoli gioca un calcio più attrattivo della Roma. In tutta la sua carriera Spalletti ha sempre messo in campo squadre che producevano molto; Mourinho ha cercato l’equilibrio, venendo premiato da una bacheca che non ha eguali in Serie A e che ne ha pochissimi al mondo.

Zaniolo difeso da Mourinho. Ma nel nuovo modulo deve fare l’attaccante

0
GENOA, ITALY - OCTOBER 17: Nicolò Zaniolo of Roma (L) and Gonzalo Villar of Sampdoria vie for the ball during the Serie A match between UC Sampdoria and AS Roma at Stadio Luigi Ferraris on October 17, 2022 in Genoa, Italy. (Photo by Simone Arveda/Getty Images)

Corriere della Sera (G. Piacentini) – Un po’ allenatore e molto psicologo, José Mourinho sta cercando di entrare nella testa dei suoi calciatori in difficoltà. Lo aveva fatto nelle settimane passate con Abraham, lo sta facendo ora con Zaniolo, che sta attraversando un periodo delicato sul campo in attesa del rinnovo del contratto.

Al termine della vittoria contro la Sampdoria, a chi gli chiedeva della coppia Abraham-Belotti, confermata per la seconda partita consecutiva dopo il Betis, lo Special One ha risposto: “Entrando dalla panchina, Zaniolo ha avuto un effetto devastante sulla partita“. Quattro giorni prima, a Siviglia, anticipando la domanda aveva detto: “Con due centravanti, Zaniolo può fare anche il quinto a sinistra“.

Senza Dybala e Wijnaldum, che torneranno nel 2023, Mou sembra voler proseguire sulla strada del 3-5-2 che dà maggiore stabilità, soprattutto a centrocampo con l’arretramento di Pellegrini e l’inserimento di Camara, restringendo però le possibilità di impiego del numero 22.

Con questo modulo, di fatto, Zaniolo è trasformato in attaccante e come tale deve dare il suo contributo in fatto di gol. Il suo score, però, finora dice zero reti in 8 gare tra campionato e Europa League: a Genova ha avuto un paio di occasioni per sbloccarsi ma le ha fallite e quando era riuscito a fare gol, gli è stato annullato per un fuorigioco di pochi centimetri.  A fine gara era contrariato e nervoso: Mourinho ha capito la situazione ed è andato a “proteggerlo” davanti alle telecamere.

 

Mexes: “Spalletti è il top. La mia Roma di stelle aveva solo Totti e De Rossi, lui ha fatto il resto”

0

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Philippe Mexes ha parlato al quotidiano. L’ex difensore della Roma ha ripercorso l’esperienza alla Roma, vissuta sotto la guida di Luciano Spalletti. Domenica i giallorossi di Mourinho affronteranno il Napoli del tecnico toscano. Di seguito le parole del francese.

Mexes, che ricordi le sono rimasti di Luciano Spalletti?

Bellissimi, come del resto per tutti i sette anni del periodo romano. Spalletti mi ha dato tanto, mi ha fatto crescere, penso che senza di lui non avrei mai fatto la carriera che poi sono riuscito a fare, non sarei mai riuscito a fare un certo tipo di percorso come poi invece ho fatto. Lui mi ha fatto migliorare come calciatore, sotto ogni punto di vista.

Sul campo è così bravo come dicono un po’ tutti?

È uno degli allenatori più forti che ho avuto in carriera, se non il migliore in assoluto. Ma vado oltre, secondo me è anche tra i più bravi che ci sono in giro. Ha una cura maniacale di tutto, gestisce ogni minimo dettaglio. Sul campo è preparatissimo, ti spiega qualsiasi cosa di cui abbia bisogno un calciatore. E ovviamente, oltre a spiegartela, te la insegna anche.

In che cosa il tecnico del Napoli riesce a fare la differenza all’interno di una squadra?

È bravo tatticamente e questo penso si veda abbastanza. Ma non è solo questo. Luciano riesce anche a infonderti grinta, ti tira fuori la personalità, è uno che ha carattere. E ai giocatori riesce a far dare sempre il meglio di se stessi.

E in effetti quella Roma andò anche oltre le sue aspettative. Giusto?

Direi proprio di sì. Con una squadra piccola, per così dire, Spalletti è riuscito a mettere paura alle grandi d’Europa. In quella squadra di campioni veri c’erano solo Totti e De Rossi, poi tanti giocatori buoni o medi come me ad esempio, ma nessun’altra stella di livello. Loro erano i nostri fuoriclasse e intorno Luciano ci costruì il gruppo. Perrotta correva ovunque, gli altri sono migliorati e hanno reso tanto. Mi viene in mente Pizarro, altro buonissimo calciatore. Ma in campo ci sapevamo stare, giocavamo bene. E in questo modo siamo riusciti a sopperire alle differenze di qualità con le altre squadre: l’Inter – ad esempio – rispetto a noi aveva due squadre. E le altre big europee anche, basta andare a vedere le rose di quegli anni.

E oggi il Napoli rispecchia lo spirito del suo allenatore, in campo e fuori?

Vedo che la squadra sta andando bene, è in vetta alla classifica e questo vuol dire qualcosa. Ma sono sincero, quest’anno ancora non l’ho visto giocare.

Ma c’è Spalletti, che per il bel gioco è una garanzia…

Questo sicuro, con Luciano ci si diverte. E arrivano i risultati.

Mourinho prepara la Roma

0
AS Roma's Portuguese coach Jose Mourinho gestures during the UEFA Europa League Group C football match between AS Roma and Real Betis at the Olympic stadium in Rome on October 6, 2022. (Photo by FILIPPO MONTEFORTE / AFP) (Photo by FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images)

Il Tempo (F. Schito) – Una settimana per preparare una partita, di questi tempi, è un lusso da non sprecare. José Mourinho ha deciso di far rifiatare un attimo i suoi dopo il successo in casa della Sampdoria: un giorno di riposo in attesa della ripresa in programma oggi, per sciogliere la tensione e concentrarsi in vista del big match dell’Olimpico.

Contro il Napoli sarà la sfida degli opposti: da una parte il miglior attacco del campionato, 25 gol in dieci partite, e dall’altra una delle migliori difese del torneo. Un anno fa, all’Olimpico, la squadra di Spalletti era arrivata sulle ali dell’entusiasmo e si trovò a scontrarsi contro la solidità e la prudenza di José Mourinho: fu il primo stop (0-0) dopo otto vittorie consecutive in campionato per gli azzurri.

A Genova è arrivato il terzo di fila in campionato dopo quelli con Lecce e Inter. Il dubbio principale sarà sull’assetto offensivo: continuare con il tandem Belotti-Abraham, contro un Napoli che senza Rrahmani ha mostrato le prime crepe difensive già con il Bologna, oppure provare a stuzzicare gli appetiti di Zaniolo. Saranno i prossimi allenamenti a risolvere il rebus.

Mourinho dice di non voler guardare la classifica, esercizio di basso profilo che serve soprattutto a togliere pressione ai suoi. Ma intanto la Roma è quarta, rischiando poco e sprecando molto. Il settore ospiti dell’Olimpico sarà aperto ma i residenti in Campania non potranno acquistare i biglietti per nessun settore dello stadio.

Spal eliminata, niente sfida con De Rossi. Passa il Genoa che affronterà la Roma

0
FLORENCE, ITALY - JULY 07: Assistant coach Italy Daniele De Rossi looks on during an Italy training session at Centro Tecnico Federale di Coverciano on July 07, 2021 in Florence, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Il Tempo (M. Vitelli) – Appuntamento rimandato. Nel secondo turno di Coppa Italia il Genoa batte la Spal di Daniele De Rossi 1-0 con una rete su calcio di rigore di Gudmundsson nel recupero del primo tempo e guadagna il diritto di sfidare la Roma a gennaio all’Olimpico (la data esatta sarà comunicata dalla Lega nelle prossime settimane). Nella seconda partita in assoluto da allenatore, il ragazzo di Ostia incassa il primo risultato negativo della sua carriera in panchina e deve rinviare a data da destinarsi la sfida del cuore.

Chissà come sarebbe andata. Di certo il suo pubblico lo avrebbe accolto con quell’amore che non sarà mai in discussione, sicuramente lui si sarebbe emozionato fino al fischio d’inizio, poi avrebbe dato tutto sé stesso.

I ragazzi sono stati encomiabili, hanno dato tutto – dice a fine gara – ci sono cose che devo sistemare, ma dal punto di vista umano e professionale sono soddisfatto perché l’impegno non manca mai”.

Gli viene chiesto se sia dispiaciuto per il mancato incrocio con la Roma. “Mi dispiace aver perso, abbiamo degli obiettivi chiari a partire da sabato. Avrò tempo per tornare a Roma. E quando capiterà, i suoi tifosi saranno lì ad abbracciarlo.

Friedkin estingue il debito in anticipo

0

Il Tempo –  Continua l’opera di ristrutturazione finanziaria della Roma da parte della famiglia Friedkin. Dopo il delisting del titolo dalla Borsa, i proprietari del club giallorosso sono pronti a effettuare un’altra importante operazione: l’estinzione del bond da 275 milioni di euro emesso nel 2019. Una decisione che emerge dal documento emesso dalla Borsa del Lussemburgo che spiega come il club giallorosso sia intenzionato a ripagare in anticipo gli investitori istituzionali che avevano aderito all’offerta, rispetto alla scadenza prevista per il 2024.

Il rimborso del bond avverrà il prossimo 27 ottobre, giorno in cui la Roma riscatterà tutti i 275 milioni di euro di obbligazioni in circolazione. Il prezzo di rimborso comprenderà il 101,28125% dell’importo principale dei titoli, pari a 266.572.250 euro e interessi non pagati pari a 4.383.925 euro.

La Roma pagherà i suoi investitori se e solo se avrà sottoscritto un nuovo bond o prestito bancario, utile a liquidare il vecchio debito e sufficiente per una nuova iniezione di liquidità nelle casse societarie.

Da Trigoria fanno sapere che il rimborso avverrà sicuramente, sottintendendo come ci sia già un nuovo accordo. A condizioni migliori? Di importo superiore a 275 milioni? Dettagli che non è dato sapere poiché “è troppo presto per parlarne”, ma le motivazioni sono di facile deduzione.

Tra un settlement agreement da rispettare, un bilancio da risanare – e un allenatore da assecondare – i Friedkin sono obbligati a percorrere tutte le strade economico-finanziarie che possano riportare la Roma ad essere una società con i conti a posto.