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Coppa Italia, Felix a segno e la Roma esulta

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LECCE, ITALY - OCTOBER 02: Felix Afena-Gyan of Cremonese during the Serie A match between US Lecce and US Cremonese at Stadio Via del Mare on October 02, 2022 in Lecce, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Sceso in campo questo pomeriggio nella sfida di Coppa Italia contro il Modena, Felix Afena Gyan ha realizzato la sua prima rete con la maglia della Cremonese. L’attaccante ghanese ex Roma ha siglato il gol del 2 a 0, sfida poi terminata 4 a 2 ai tempi supplementari in favore della squadra di Alvini. Felix segna e la società giallorossa gongola non solo per la crescita dell’attaccante ma anche perché nel contratto del calciatore ghanese sono stati inseriti diversi bonus legati a gol e presenze con la Cremonese che andrà a pagare quindi il calciatore complessivamente 9 milioni e mezzo di euro.

 

I Friedkin tastano il mercato privato per estinguere il Bond della Roma

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La notizia di queste ultime ora è che i Friedkin sono al lavoro per estinguere il Bond da 275 milioni di euro emesso nel 2019 quando c’era James Pallotta. Secondo quanto riportato da Bloomberg, agenzia americana, la proprietà giallorossa starebbe tastando il mercato privato (investitori) per ripagare il debito pubblico. La prestigiosa testata riporta anche che i Friedkin sono già in trattativa per vendere obbligazioni ai privati. La dimensione del finanziamento che AS Roma sta discutendo con gli investitori privati ​​è di circa 175 milioni di euro, hanno detto le fonti citate da Bloomberg.

Napoli, lavoro personalizzato per Anguissa in vista del match contro i giallorossi

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NAPLES, ITALY - OCTOBER 12: Frank Anguissa of SSC Napoli during the UEFA Champions League group A match between SSC Napoli and AFC Ajax at Stadio Diego Armando Maradona on October 12, 2022 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Domenica sera ci sarà il big match tra Roma e Napoli in programma allo stadio Olimpico. In vista della partita, gli azzurri di mister Spalletti si sono allenati questa mattina all’SSCN Konami Training Center: hanno iniziato la sessione con attivazione a secco e circuito di forza, per poi sostenere una seduta tecnico tattica e concludere con partitina a campo grande. Come riporta il sito del Napoli ssnapoli.it per Anguissa lavoro personalizzato.

Polonia, Zalewski inserito nei preconvocati per il Mondiale – FOTO

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Poland's midfielder Nicola Zalewski (L) celebrates with Poland's defender Bartosz Bereszynski (R) after he scored a second goal for his team during the UEFA Nations League, League A Group 4 football match between Netherlands and Poland at the Feyenoord "De Kuip" stadium in Rotterdam on June 11, 2022. (Photo by JOHN THYS / various sources / AFP) (Photo by JOHN THYS/AFP via Getty Images)

Czeslaw Michiniewicz, ct della Polonia, è intervenuto in conferenza stampa per annunciare la lista dei preconvocati per il Mondiale in Qatar che inizierà il 20 novembre. Nell’elenco presente anche il giallorosso Nicola Zalewski, oramai in pianta stabile nella squadra.

 

Ranieri compie 71 anni, gli auguri della Roma: “Buon compleanno. Un vero uomo di calcio” – VIDEO

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Giornata speciale per Claudio Ranieri. L’ex allenatore giallorosso compie oggi 71 anni. Il testaccino, grande tifoso giallorosso, ha vissuto due esperienze nella capitale: prima dal 2009 al 20111 e poi nel 2019. Il club ha voluto mandare un messaggio di auguri al tecnico attraverso i social: “Tanti auguri, Claudio Ranieri! Un vero uomo di calcio“, allegando un video dove è ritratto sugli spalti dell’Olimpico per il match tra Roma e Leicester, semifinale di Conference League.

 

Roma-Napoli, arbitra Irrati. Al VAR presente Di Paolo

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UDINE, ITALY - MARCH 05: Referee Massimiliano Irrati gestures during the Serie A match between Udinese Calcio v UC Sampdoria at Dacia Arena on March 05, 2022 in Udine, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Sono state rese note le designazioni arbitrali per l’undicesima giornata di Serie A. Per il match tra Roma e Napoli il direttore di gara sarà Irrati coadiuvato dagli assistenti Lo Cicero e Tolfo, mentre il IV Uomo sarà Manganiello. Il VAR sarà presieduto da Di Paolo, mentre l’AVAR sarà Passeri.

 

ROMA – NAPOLI     h. 20.45

Abitro: IRRATI

Assistenti: LO CICERO – TOLFO

IV uomo: MANGANIELLO

VAR: DI PAOLO

AVAR: PASSERI

La legge dei sessantamila carica la Roma

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ROME, ITALY - MARCH 20: A general view inside the stadium as fans create a mural prior to the Serie A match between AS Roma and SS Lazio at Stadio Olimpico on March 20, 2022 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Corriere Dello Sport (G. Marota) – La Roma ha fatto tredici, la sua fortuna è avere dei tifosi così. Tredici come le gare casalinghe consecutive senza neppure un seggiolino lasciato vuoto, considerando la coda della passata stagione e l’inizio di quella attuale. Le gare contro Lazio, Salernitana, Bodø-Glimt, Bologna, Leicester, Venezia, Shakhtar Donetsk (amichevole), Cremonese, Monza, Helsinki, Atalanta, Real Betis e Lecce si sono giocate con il “tutto esaurito” sugli spalti.

E l’entusiasmo continuerà nelle prossime sfide prima della sosta per il Mondiale, tutte oltre quota 60 mila. Il fattore Olimpico quindi potrà quindi giocare un ruolo determinante nel tour de force delle prossime tre settimane, nonostante un terreno di gioco che a Mou – come del resto al rivale cittadino Sarri – non piace affatto per le sue irregolarità: “Campo pesante al Ferraris? Sì, si scivolava ma non c’è confronto con l’Olimpico. Il nostro è peggio”, le parole dello Special One dopo la Samp.

La Roma giocherà nel fortino di casa 4 volte nei prossimi 22 giorni (dal 23 ottobre al 13 novembre) mentre le trasferte saranno 3 (Helsinki il 27 ottobre, Verona il 31 ottobre e Sassuolo mercoledì 9 novembre). Analizzando solo il campionato, il rendimento casa/trasferta si somiglia, visto che Pellegrini e compagni hanno collezionato una media di 2,25 punti tra le mura amiche e di 2,17 lontano dal G.R.A.

C’è però un aspetto da non sottovalutare: i giallorossi sono la formazione della Serie A (insieme alla Cremonese) che ha giocato meno partite nell’impianto amico, solamente 4, vincendo contro le neopromosse Cremonese, Monza e Lecce, e perdendo con l’Atalanta la gara probabilmente giocata meglio (un solo tiro in porta concesso agli avversari, quello del gol). Da qui in avanti la Roma potrà raccogliere con più continuità i benefici del sentirsi a casa.

 

 

La Roma in Champions è donna: stasera esordio con lo Slavia Praga

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GLASGOW, SCOTLAND - AUGUST 21: Alessandro Spugna, manager of AS Roma reacts after winning a penalty shoot out during the LP Group 1 Play Off - UEFA Women's Champions League match between Paris FC and AS Roma at Petershill Park on August 21, 2022 in Glasgow, Scotland. (Photo by Ian MacNicol/Getty Images)

Il Messaggero (G. Mustica) –  Prima lo Sparta nei preliminari. Adesso lo Slavia nella prima partita del girone. La Repubblica Ceca, con la propria capitale Praga, nel destino della Roma femminile di Alessandro Spugna che stasera (si gioca al Francioni di Latina alle 21, partita che verrà trasmessa in diretta su Dazn), affronta la prima sfida del proprio raggruppamento di Champions League dove ci sono anche Wolfsburg e St.Polten.

Il sorteggio è stato benevolo, anche se “poi le partite vanno sempre giocate” ha detto il tecnico ieri in conferenza stampa. “E poi loro sono molto brave nelle ripartenze“, ha sottolineato, “quindi dovremo essere brave soprattutto nelle marcature preventive

Una Roma che scenderà in campo convinta dei propri mezzi e che cercherà di fare la partita, anche perché “se giochiamo palla a terra, come sappiamo, credo che non ce n’è per nessuno” ha detto col sorriso di chi sa il fatto suo la numero 10 giallorossa Manuela Giugliano. Lei, come al solito, gestirà le operazioni in mezzo al campo.

Dovrebbe affidarsi al 3-5-2 Spugna, sistema tattico che ha accompagnato la Roma soprattutto nel doppio turno preliminare. Ceasar in porta, Minami, Linari e Bartoli dietro. Glionna da un lato e Haavi dall’altro, con Andressa, Giugliano, e Giada Greggi in mezzo. Davanti insieme a Valentina Giacinti spazio per Paloma Lazaro. Solo Di Guglielmo è assente, il suo 2022 è praticamente finito. I posti disponibili saranno quattromila, a ieri sera staccati oltre mille biglietti.

Zaniolo aiuta Jacopo: sarà operato da Fink

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ROME, ITALY - SEPTEMBER 18: Nicolo Zaniolo of AS Roma warms up prior to the Serie A match between AS Roma and Atalanta BC at Stadio Olimpico on September 18, 2022 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Corriere Dello Sport (J. Aliprandi) – Un gesto applaudito da tutti i tifosi, romanisti e non solo. Perché l’azione di Nicolò Zaniolo è stata esemplare. E sarebbe rimasta nell’ombra se il suo amico non avesse pubblicato una sua foto sui social, poi ricondivisa dalla famiglia del giocatore. Partiamo dall’inizio. Qualche giorno fa Jacopo Foce, giocatore dello Spezia under 17, si è rotto il crociato durante una partita e la mamma del ragazzo ha contattato Francesca Costa, la madre di Nicolò, per chiederle un consiglio, per essere sicura di aver fatto la scelta giusta per il figlio per un intervento così delicato. La famiglia Zaniolo – in primis l’attaccante della Roma – si è subito attivata per fornire a Jacopo le migliori cure: ha contattato, anche grazie all’agente Claudio Vigorelli, il professor Fink, che ha operato Nicolò la seconda volta nella clinica a Innsbruck, e ha fornito a Jacopo tutto il supporto possibile. Tanto che il ragazzo è stato operato in Austria e tutto è andato per il meglio. Per questo ha voluto ringraziare il giocatore della Roma e i suoi genitori su Instagram: “Che belle parole e che magnifico gesto>>, ha scritto il ragazzo. Subito dopo è arrivata la risposta di Francesca Costa: “Jacopo, continua a inseguire il tuo sogno, più forte che mai”. Un aiuto che il ragazzo non dimenticherà mai.

Bagni: “Napoli più forte, la Roma soffre per gli infortuni ma ha le risorse per vincere. Zaniolo? Deve parlare con Ancelotti”

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Il Messaggero (A. Angeloni) – Doppio ex, Salvatore Bagni ha parlato al quotidiano di Roma-Napoli. Di seguito le parole dell’ex difensore, che ha svelato anche un retroscena di mercato su Camara.

Salvatore Bagni, i suoi Roma-Napoli?

È sempre stata una partita affascinante. Ricordo con piacere quella della rimonta all’Olimpico in nove contro undici.

Quella del suo gesto dell’ombrello.

Basta con questa storia. Sono passati più di trent’anni, a Roma hanno imparato a conoscere il vero Salvatore. Quel giorno ho sbagliato, punto. E ho anche pagato. Andiamo oltre.

Però, dopo quel 2-2 all’Olimpico (23 ottobre 1987), finì il gemellaggio tra le due tifoserie.

Ecco, questo non è stato un bene. Roma-Napoli è sempre stata una festa, da quel giorno non più.

Sarà festa in campo domenica, no?

Beh, con la squadra di Spalletti c’è da stare tranquilli. Il Napoli ha tutto: organizzazione, gioco, è bella da vedere e fa risultati.

Altri ricordi?

Uno meno piacevole: quando la Roma ha vinto al San Paolo con gol di Giannini e Oddi, a noi non è bastata la rete di Careca e rallentò la corsa scudetto.

È da scudetto?

Sì, assolutamente. Ma per me lo era anche lo scorso anno, poi l’ha buttato via con due partite, Fiorentina e Roma in casa.

 Mourinho le piace?

Lo adoro. L’ho accompagnato come commentatore in quasi tutte le sue imprese, ero anche a Barcellona l’anno del triplete. Ci facemmo una foto, io lui e mio figlio. La foto venne un po’ sfocata.

Cosa le piace dello Special?

È uno che si assume le proprie responsabilità, tiene tutto sulle sue spalle, togliendo peso agli altri. Lo fece anche con Moratti. È coinvolgente, trascinatore, a volte si fa espellere per dare dei segnali. A Roma lo adorano, ha portato gente allo stadio ancor prima di vincere la Conference. La Roma, nonostante i problemi, è lì e questo è un merito.

Comunque tra Roma e Napoli, a quanto pare, non c’è partita.

Il Napoli è più forte, ma la Roma ha risorse per vincere. Non deve scoprirsi. Stare attenta sì, ma non rinunciataria.

Quali sono queste risorse?

Le palle inattive, la difesa, giocatori come Pellegrini, Abraham, Zaniolo, Zalewski (in odore di rinnovo, ndr).

Ecco, Zaniolo: come lo vede?

Grandissimo talento, molto sfortunato. Ha dovuto ricominciare per due volte a causa degli infortuni. Deve farsi una chiacchierata con Ancelotti, che è stato sempre in grado di ripartire. Deve riprendere fiducia, ha la capacità di spaccare le partite. Mou lo farà giocare contro il Napoli. E i gol arriveranno, lo stesso vale per Abraham. Per ora Nicolò è un metro dietro a Kvaratskhelia.

 Napoli più forte anche nelle seconde linee? 

Spalletti non ha un giocatore fuori dal progetto, sono tutti coinvolti; la Roma un po’ meno, soffre per gli infortuni. Scudetto? No, i giallorossi li vedo in corsa per la Champions.

Non lo sarebbe nemmeno con Dybala,Wijnaldum etc?

Per me no, ci sono rose più attrezzate, vedi Inter.

Camara può essere la sorpresa?

Doveva finire al Napoli lo scorso anno, è un giocatore migliore di quello che avete visto. E Mou fa bene a farlo giocare.

Zaniolo, ti ricordi come si fa? L’ultimo gol in A all’Olimpico col Napoli tre anni fa

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GENOA, ITALY - OCTOBER 17: Nicolò Zaniolo of Roma (L) and Gonzalo Villar of Sampdoria vie for the ball during the Serie A match between UC Sampdoria and AS Roma at Stadio Luigi Ferraris on October 17, 2022 in Genoa, Italy. (Photo by Simone Arveda/Getty Images)

Il Messaggero (A. Angeloni) – Undicesima giornata all’epoca, stagione 2019-2020, undicesima la prossima, tre anni dopo. C’era il Napoli all’Olimpico, ci sarà il Napoli pure in questa occasione. Sono cambiati gli allenatori, da Fonseca-Ancelotti, siamo passati a Mourinho-Spalletti.

Nicolò Zaniolo in quel periodo era più o meno quello che rappresenta ora Khvicha Kvaratskhelia per il Napoli: un talento in piena esplosione. Nicolò veniva da due reti consecutive (realizzatecontro Milan e Udinese) e la terza l’ha messa a segno proprio contro la squadra di Carletto.

Domenica saranno 1086 giorni da quel pomeriggi odi felicità e di grandi sensazioni. Zaniolo in questi tre anni si è trasformato. Due operazioni al ginocchio, il fisico sofferente, la mente che stenta a reggere le pressioni ed è piena di voglia di rivincita.

Lui cresce e matura (significativo il gesto nei confronti del giovane under 17 dello Spezia, Jacopo Foce, infortunatosi gravemente al ginocchio: Nicolò lo ha aiutato, facendolo operare nella “sua” clinica, dal professor Fink in Austria) ma il tempo si accorcia, così come il suo contratto con la Roma, che ha bisogno di essere rinnovato: Nico chiede soldi da top player, la Roma lo valuta uno sproposito e per ora la firma non arriva. Zaniolo ha bisogno di decidere un big match e riesplodere come a Tirana, quando sì, in terra straniera, è stato determinante.

Torino, Shomurodov tra le carte per gennaio

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AS Roma's Uzbek forward Eldor Shomurodov celebrates after scoring a goal during the UEFA Europa League Group C football match between Ludogorets Razgrad and AS Roma in Razgrad on September 8, 2022. (Photo by Nikolay DOYCHINOV / AFP) (Photo by NIKOLAY DOYCHINOV/AFP via Getty Images)

Tuttosport (A. Baretti) – Persi Belotti e Zaza, a Juric non è consegnato nessuno: Toro avanti con Sanabria e Pellegri. Uno del quale si conoscono bene le caratteristiche, e non sono certo quelle di un bomber, e un altro che prosegue nel percorso di riabiitazione dopo le difficoltà incontrato nel Monaco e nel Milan.

Spesso il Torino produce tanto, però al dunque si perde, non ha lo stoccatore. Che servirà. Tra i papabili a vestire la maglia granata rimane Shomurodov. La Roma lo ha pagato 18 milioni, ma con Mourinho l’ubzeko ha faticato a trovare spazio: il Toro  – che in alternativa segue Petagna del Monza e che valuta Boving dello Sturm Graz – lo tiene in caldo per la sessione di gennaio. E il giocatore, da parte sua, gradisce la prospettiva di approdare nel Toro di Juric.

 

Rocchi obbligato a scegliere Irrati

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REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - NOVEMBER 28:Referee Massimiliano Irrati looks on during the Serie A match between US Sassuolo and FC Internazionale at Mapei Stadium - Città del Tricolore on November 28, 2020 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Corriere dello Sport (E. Pinna) – Avete presente una camicia stretta? È quella che è costretto ad indossare il designatore Gianluca Rocchi e non è altro che l’altra faccia della coperta troppo corta. La sostanza non cambia e quando è il momento di fare delle scelte, soprattutto quando in una stessa giornata di capitano (in ordine di apparizione) Fiorentina-Inter, Atalanta-Lazio e Roma-Napoli, tutto diventa maledettamente difficile.

E allora, anche per esclusione, senza dimenticare che i prossimi due mesi e mezzo saranno i suoi ultimi da internazionale (lascerà il badge a Sozza dal primo gennaio), Rocchi si sarebbe appuntato a fianco alla partita dell’Olimpico il nome di Massimiliano Irrati.

Un obbligo, quasi. Perché che sia una partita da internazionale (come le altre due, del resto) è scontato. Così come, giocando con i nomi, è scontato che il nome di Orsato sia più adatto alla sfida, sempre all’Olimpico, del 6 novembre, ovvero il derby

Esclusione la metodologia, non benissimo ma delle volte aiuta: Doveri (che internazionale non è più per favorire Pairetto e/o Chiffi , mai scelta fu più scellerata) e Mariani non possono dirigerla per ovvi motivi (di Roma e di Aprilia) ma sono gli arbitri che Rocchi al momento considera al di sopra degli altri (rendimento alla mano non ha torto). Di Bello al momento non è in grado di fare neanche le gare di basso livello (Samp-Roma di lunedì è ancora fresca, figuraccia inguardabile), Fabbri è designato per Juve-Empoli domani, Chiffi ha un rendimento imprevedibile (ma potrebbe essere diretto a Bergamo o a Firenze).

Allora non resta che lui, Irrati che ha nella Roma la squadra di serie A più diretta (arbitrata 23 volte: 12 vittorie, 6 pareggi e 5 ko), mentre i precedenti con il Napoli sono 14 (11 vittorie, 1 pari e 2 ko)

Sprint Mourinho: corre al passo di Spalletti

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SEVILLE, SPAIN - OCTOBER 13: Jose Mourinho, Head Coach of AS Roma, looks on prior to kick off of the UEFA Europa League group C match between Real Betis and AS Roma at Estadio Benito Villamarin on October 13, 2022 in Seville, Spain. (Photo by Fran Santiago/Getty Images)

Corriere dello Sport (R. Maida) – La sua Roma sta viaggiando al ritmo Spalletti. Con il rendimento delle prime 10 giornate, José Mourinho ha eguagliato l’inizio del miglior campionato della storia della Roma in termini di raccolto: quella squadra, nel 2016/17, concluse con il record di 87 punti, davanti al Napoli di Sarri e dietro all’imprendibile Juventus di Allegri.

La allenava appunto Spalletti, prossimo avversario all’Olimpico sulla panchina del Napoli, in una stagione che viene ricordata soprattutto per il tormentato addio di Totti al calcio. È difficile paragonare la Roma di oggi, in cui l’unico punto di contatto è rappresentato dalla presenza di El Shaarawy, al gruppo di campioni che cinque anni fa era stato allestito per vincere lo scudetto.

Ma è utile confrontare i percorsi per studiare le prospettive del Mourinho-bis. Quando la Roma ha vinto sette delle prime dieci partite di campionato, nell’era dei tre punti per vittoria è sempre arrivata almeno terza.

Oggi è quarta, con 4 punti in più del 2021, ma attaccata al treno delle battistrada: se reggerà la media di 2,2 punti a partita, potrà davvero raggiungere l’obiettivo Champions perché alla trentottesima giornata potrebbe contare su una dote di 83-84 punti. In questo senso l’allenatore, che in Serie A viaggia a 2,02 punti di media, dovrebbe costituire una garanzia.

Parla Matic: “Scudetto? Ci crediamo”

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ROME, ITALY - OCTOBER 09: Nemanja Matic of AS Roma warms up prior to the Serie A match between AS Roma and US Lecce at Stadio Olimpico on October 09, 2022 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Corriere Dello Sport (J. Aliprandi) – Vogliamo che i vostri sogni sullo scudetto diventino presto realtà”. Niente male come dichiarazioni da fare ai tifosi, chiaramente su di giri. Perché a parlare è Nemanja Matic, il centrocampista della Roma che non si è nascosto sugli obiettivi del presente e del futuro per la sua squadra che ha inanellato tre vittorie consecutive in campionato e in questo momento è a quattro punti dalla capolista.

Quel Napoli che domenica sera la Roma affronterà all’Olimpico sotto lo sguardo di oltre 61 mila tifosi giallorossi. Faremo di tutto per vincere contro il Napoli, ha dichiarato il centrocampista serbo alla serata organizzata dall’Associazione Italiana Roma Club. Insomma, Matic non si è nascosto ed ha lanciato la sfida agli uomini di Luciano Spalletti.

Tra le sue dichiarazioni ai tifosi in inglese (“Ma tra tre mesi imparerò bene la vostra lingua>>), Nemanja la parola “scudetto” invece l’ha pronunciata bene: “È un orgoglio far parte di questa squadra, mi auguro di aiutare la Roma a vincere trofei e speriamo bene già per la gara di domenica. Ma voglio che i vostri sogni sullo scudetto possano diventare presto realtà”. Sfida lanciata, e naturalmente raccolta con grande entusiasmo dai romanisti.

Bagni: “Mourinho da monumento, Pellegrini sa prendersi le responsabilità. Ombrello? Ero in trance agonistica. Ora spero torni l’amicizia”

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BOLOGNA, BOLOGNA - JANUARY 09: Salvatore Bagni technical assistant of Bologna FC attends the unveiling of new coach Davide Ballardini during a press conference at Nicolo Galli Center on January 9, 2014 in Bologna, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Corriere dello Sport (A. Giordano) – ll derby del sole tramonta – inaspettatamente – il 25 ottobre del 1987, in una domenica che trasforma l’amore in odio, il gemellaggio in ira. “Sbagliai io, come può farlo un calciatore che è in preda allo stress. Ho chiesto scusa ogni volta che mi viene ricordato e lo faccio ancora“.

Questa è una storia d’un calcio che sembra diverso e che invece è perfettamente eguale a quello attuale, è il frammento di un attimo che Salvatore Bagni, trentacinque anni dopo, scaccia via dal proprio vissuto. “Andò come si sa, mi scappò il braccio, diciamo così, e venne fuori il gesto inopportuno“. Un ombrello, ora, serve per ripararsi dal fiele che piove da quel pomeriggio su due tifoserie “apparentate” e poi divise irreparabilmente. “Sa qual è il paradosso? Che io a Roma sono tornato e ci torno, sono stato per anni in tv come ospite, spesso con Sebino Nela che è amico mio. Ne abbiamo riso e scherzato, sdrammatizzando; mi ha fermato la gente per strada e abbiamo avuto modo di ironizzarci. Dev’essere stata la trance agonistica, che ne so, e comunque ci scappò quella che viene ritenuta la scintilla di una frattura. Io nel mio piccolo spero che si ricomponga quel clima, perché Roma e Napoli rappresentano la parte bella di questo campionato“.

Mourinho contro Spalletti: ma Bagni da che parte sta?

Ma come si fa a scegliere? Si deve proprio?

Diciamo che sarebbe preferibile.

Impossibile. Non esistono in Serie A squadre che dipendano dal proprio allenatore come la Roma e il Napoli. Un processo identitario che sta andando compiendosi e che rende l’una e l’altra figlie di Mou e di Luciano. Sono la loro immagine.

Più o meno, gemelle diverse.

Io amo Mou, ma da sempre, da quando lo conobbi nel sottopasso di San Siro, dove portai mio figlio Gianluca, tifoso dell’Inter, per una foto con lui. Ditemi: c’è un altro tecnico che sarebbe stato capace di riempire l’Olimpico così come ha fatto lui? E quanto a Spalletti, come si può non riconoscergli il merito di avere creato qualcosa che rappresenta in assoluto un capolavoro calcistico?

Idee distanti.

La Roma ha la credibilità che va oltre i risultati, gliela fornisce il suo allenatore. Il Napoli è l’espressione più alta, in questo momento, a livello europeo. La Roma è in fase di costruzione, ancora, perché bisognerà intervenire con il mercato in alcune parti del campo. Il Napoli rappresenta la sublimazione delle idee, avendo ricostruito in maniera meravigliosa.

Ci sono codici calcistici che segnano le differenze.

Mou ha perso la partita nella quale ha mostrato il suo lato più bello, quella con l’Atalanta. Il Napoli mi sembra attualmente imbattibile. Mou ha il senso pratico, una consistenza difensiva e una mentalità improntata alla solidità; Luciano propone palleggio a oltranza, una tendenza offensiva che esalta.

Scelga i due simboli per domenica sera.

Mou ha Pellegrini e non solo esclusivamente per la romanità: sa prendersi le responsabilità del campo e anche quelle dell’ambiente, sa giocare da universale, ovunque, è elegante nelle sue movenze e carismatico il giusto, senza eccessi. La rivincita di Lobotka è invece un insegnamento per chiunque, grandi e piccini: si è rialzato dopo un anno e mezzo difficilissimo, poco spazio e pochissima considerazione. Ora è tra i centrocampisti che dispensano un calcio di spessore inimmaginabile.

Non è possibile, però, ridurre Roma-Napoli a due soli uomini.

I tre là dietro di Mou io me li prendo tutti, c’è la fisicità che dà la coesione, una capacità di opporsi a qualsiasi situazione e l’atletismo che in fase offensiva diventa un fattore o una preoccupazione per gli altri. Quindi: Ibañez, Smalling e Mancini. Spalletti ha quello che diventerà uno dei più grandi esterni del Mondo, e parlo ovviamente di Kvara, e un centravanti, Osimhen, che già vale sui cento milioni, forse di più, e ancora non si è visto. Poi aggiunga lei chi vuole da quell’organico, per dare enfasi al giudizio: Zielinski, Anguissa, Raspadori.

Niente male, per la Roma, anche l’affare Zaniolo, finito dentro lo scambio per Nainggolan.

E perseguitato da talmente tanti infortuni che faccio fatica a ricordarli e neanche voglio. Ma tornerà ai suoi livelli, ha appena 23 anni, dà strappi come pochi che diventano letali e trascinano la squadra. Io, a pensarci bene, lo vedo in formazione domenica, perché uno come lui può aiutare la Roma.

La partita la farà il Napoli?

Lo sa anche Spalletti che Mou gli lascerà il pallone. Pressing a corrente alternata della Roma, ma non alto. Poi spazi chiusi e scelta di costruirsene per mandare dentro Zaniolo e Abraham. Lo dice la natura stessa delle due squadre, che si procederà così. Se dovesse essere diversa, me ne stupirei.

Ma la classifica…

È la testimonianza di un vento nuovo. La Roma sta a quattro punti, per dire. E quindi. Ora si faranno i discorsi di sempre: siamo all’inizio, c’è un campionato intero da affrontare, c’è la sosta del Mondiale. Per me, qualcosa ha detto invece questa fase iniziale.

La Roma ha bisogno di Dybala e di Wijnaldum.

Ma non penso abbia l’organico per essere inserita tra quelle che si dovrebbero/dovranno giocare lo scudetto. Se Mourinho la riporterà in Champions, sarà giusto preparargli un Monumento. Già ne meriterebbe uno, per quello che ha realizzato nella sua prima stagione: la Conference è un successo che ti dà la possibilità di cominciare a vincere. E poi lui ha rigenerato un ambiente. Ha sollevato, come fece a Milano, il club dalle responsabilità, assumendosele in primissima persona.

 

Roma, serve un guizzo alla Abraham

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GENOA, ITALY - OCTOBER 17: Tammy Abraham of Roma looks on during the Serie A match between UC Sampdoria and AS Roma at Stadio Luigi Ferraris on October 17, 2022 in Genoa, Italy. (Photo by Simone Arveda/Getty Images)

Corriere dello Sport (R. Maida) – AAAbraham. Cercasi il centravanti smarrito dentro a un insolito senso di inadeguatezza. Doveva essere la stagione della sua consacrazione, con lo stimolo mondiale del mezzo, dopo un anno strepitoso da 27 gol. È stato invece un insieme di punti interrogativi con la domanda ricorrente: cosa gli è successo?

Roma-Napoli può essere la partita del rilancio, dopo i timidi segnali delle ultime settimane: tra Lecce e Sampdoria, Abraham si è procurato due rigori che si sono rivelati decisivi per la vittoria. A Genova, in realtà, avrebbe voluto tirare lui ma ha capito da Pellegrini che le gerarchie sul rigorista determinate da Mourinho non erano in discussione.

È questione di tempo, dicono. Quando i numeri 9 si sbloccano, stappano il famoso tubo di ketchup che esonda gol invece di pomodoro (copyright Van Nistelrooy). Del resto Tammy finora ne ha segnati 2, esattamente come lo scorso anno a questo punto del campionato. Toccò quota 3 alla dodicesima giornata, a Venezia, aumentando poi il ritmo fino a chiudere a 17 la sua prima avventura in Serie A. Ma più che i numeri realizzativi, è stato il rendimento a convincere poco. Nulla da dire sull’applicazione a disposizione della squadra, che non è mai venuta meno. Ma l’incidenza negli ultimi metri è stata molto contenuta.

Abraham è fermo alla rete di Empoli, determinante come quella con la Juventus, che risale allo scorso 12 settembre. Trentotto giorni e sette partite, compresa l’Europa League, sono trascorsi da allora, nelle quali Mourinho ha provato a scuoterlo mandandolo anche in panchina.

Però la Roma adesso ha bisogno di rivederne l’importanza. C’è chi sostiene che Abraham avverta il peso della concorrenza di Belotti, con il quale peraltro ha stabilito da subito un ottimo rapporto. No, il problema è semplicemente di luna storta. Che passerà, deve passare, perché la Roma rabberciata di questo autunno può resistere in zona Champions fino alla pausa solo se ritrova i suoi calciatori più bravi.

Zaniolo possibile novità

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MILAN, ITALY - OCTOBER 01: Nicolo Zaniolo of AS Roma looks on during the Serie A match between FC Internazionale and AS Roma at Stadio Giuseppe Meazza on October 01, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Corriere dello Sport (R. Maida) – Tre vittorie consecutive sono un toccasana per l’umore. Nelle difficoltà il gruppo storico, quello che ha vinto la Conference a Tirana, si è compattato per ripartire di slancio. E così anche in allenamento i giocatori si divertono: ieri El Shaarawy ha pubblicato un video con tanto di complimenti a Gianluca Mancini che in una pausa dal lavoro ha fatto canestro con i piedi in un secchio piazzato a i bordi del campo. L’atmosfera insomma, in una settimana finalmente libera dall’Europa League, sembra allegra in casa Roma nei giorni che precedono il test di grandezza contro il Napoli.

Ma questo non significa distrazione o quiete. Mourinho anzi sta insistendo sulla necessità di insistere. La sensazione è che domenica la Roma possa ricominciare dal 3-5-2 risultato funzionale contro Betis e Sampdoria. Quindi con Pellegrini mezzala di fantasia. La novità rispetto a Genova dovrebbe essere Zaniolo al posto di Belotti, in uno schieramento che negli uomini sarà molto vicino a quello della finale di Tirana. Uno tra Camara e Matic, entrambi ieri sera ospiti di una cena dell’associazione Roma Club, sarà l’erede virtuale di Mkhitaryan. Spinazzola invece insidia Zalewski a sinistra, dando per scontato il ritorno a tempo pieno di Karsdorp dopo l’infortunio.

Roma-Napoli, che film. Friedkin: Oscar, Palma d’oro e il fascino di dirigere in prima persona

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La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Se la Champion League nel calcio deve ancora giocarla, nel mondo del cinema ha già conosciuto il sapore della gloria. Dan Friedkin ha un rapporto con il cinema meno ereditato rispetto a quello di Aurelio De Laurentiis, ma probabilmente lo sta sperimentando in più vesti rispetto al presidente del Napoli.

Il suo cameo alla guida di un aereo in “Dunkirk” nel 2017, fa già curriculum, ma molto di più i quattro premi Oscar vinti nel 2020 come produttore del film sudcoreano “Parasite” diretto da Boong Joon Ho (miglior film, miglior film straniero, migliore regia, migliore sceneggiatura originale), che ha vinto anche la Palma d’Oro a Cannes.

Altre due Palme gli sono arrivate con «The Square» (2017) e «Triangle of Sadness» (2022), entrambi del regista norvegese Ruben Östlund. Insomma, un approccio da protagonista, se si pensa che «Parasite» è stato la prima pellicola ad avere vinto l’Oscar come miglior film pur non essendo in lingua inglese.

Non basta. Come produttore il presidente della Roma ha dato vita a oltre una quindicina di prodotti tra cinema e tv, avendo in portafoglio anche la collaborazione con registi di primo piano come Ridley Scott (“Tutti i soldi del mondo”), Clint Eastwood (“The Mule”) e Martin Scorsese (“Killers ofthe Flowers Moon”). Al suo fianco nelle imprese cinematografiche, naturalmente, c’è anche il figlio Ryan, vice presidente della Roma.

Sembra chiaro come Dan Friedkin non voglia limitarsi solo a investire denaro per produrre pellicole di qualità. Infatti, il magnate statunitense è passato direttamente dietro alla macchina da presa, dirigendo “L’ultimo Vermeer”.

La sensazione, comunque, è che le escursioni da regista del presidente della Roma non si fermeranno qui. Se il progetto Mourinho centrerà gli obiettivi prefissi, anche l’avventura con la Roma, in fondo, sarà un film tutto da vivere.

Lo scatto di Camara: Mady corre e lotta per convincere Mourinho e scalzare Matic

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Roma's Guinea's midfielder Mohamed Mady Camara reacts during the UEFA Europa League, first round, group C, football match between Real Betis and AS Roma at the Benito Villamarin stadium in Seville on October 13, 2022. (Photo by CRISTINA QUICLER / AFP) / The erroneous mention[s] appearing in the metadata of this photo by CRISTINA QUICLER has been modified in AFP systems in the following manner: [Roma's Guinea's midfielder Mohamed Mady Camara reacts] instead of [Roma's Guinea's midfielder Mohamed Mady Camara celebrates scoring his team's first goal]. Please immediately remove the erroneous mention[s] from all your online services and delete it (them) from your servers. If you have been authorized by AFP to distribute it (them) to third parties, please ensure that the same actions are carried out by them. Failure to promptly comply with these instructions will entail liability on your part for any continued or post notification usage. Therefore we thank you very much for all your attention and prompt action. We are sorry for the inconvenience this notification may cause and remain at your disposal for any further information you may require. (Photo by CRISTINA QUICLER/AFP via Getty Images)

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Da Genova la Roma è tornata con tre punti pesanti ed un carico di certezze in più. Ad iniziare da una in particolare, l’apprendistato di Mady Camara se non è concluso poco ci manca.

E non solo perché il centrocampista guineano è partito per la prima volta dal via, ma anche perché ha riempito la sua partita di alcune cose importanti: energia, aggressività, corsa, tutte qualità che in questo momento mancano maledettamente al centrocampo della Roma e che Mourinho si sarebbe aspettato da uno come Wijnaldum (con tutte le debite differenze).

Doti che Camara, tra l’altro, è pronto a mettere in campo anche domenica contro il Napoli. A patto, però, di convincere Mourinho e scegliere lui e non Matic per la sfida contro i partenopei.

Mourinho domenica potrebbe anche decidere di confermare lo stesso centrocampo utilizzato proprio a Marassi, contro la Sampdoria, con Cristante perno della difesa e Camara e Pellegrini a giostrare come mezzali.