La legge dei sessantamila carica la Roma

Corriere Dello Sport (G. Marota) – La Roma ha fatto tredici, la sua fortuna è avere dei tifosi così. Tredici come le gare casalinghe consecutive senza neppure un seggiolino lasciato vuoto, considerando la coda della passata stagione e l’inizio di quella attuale. Le gare contro Lazio, Salernitana, Bodø-Glimt, Bologna, Leicester, Venezia, Shakhtar Donetsk (amichevole), Cremonese, Monza, Helsinki, Atalanta, Real Betis e Lecce si sono giocate con il “tutto esaurito” sugli spalti.

E l’entusiasmo continuerà nelle prossime sfide prima della sosta per il Mondiale, tutte oltre quota 60 mila. Il fattore Olimpico quindi potrà quindi giocare un ruolo determinante nel tour de force delle prossime tre settimane, nonostante un terreno di gioco che a Mou – come del resto al rivale cittadino Sarri – non piace affatto per le sue irregolarità: “Campo pesante al Ferraris? Sì, si scivolava ma non c’è confronto con l’Olimpico. Il nostro è peggio”, le parole dello Special One dopo la Samp.

La Roma giocherà nel fortino di casa 4 volte nei prossimi 22 giorni (dal 23 ottobre al 13 novembre) mentre le trasferte saranno 3 (Helsinki il 27 ottobre, Verona il 31 ottobre e Sassuolo mercoledì 9 novembre). Analizzando solo il campionato, il rendimento casa/trasferta si somiglia, visto che Pellegrini e compagni hanno collezionato una media di 2,25 punti tra le mura amiche e di 2,17 lontano dal G.R.A.

C’è però un aspetto da non sottovalutare: i giallorossi sono la formazione della Serie A (insieme alla Cremonese) che ha giocato meno partite nell’impianto amico, solamente 4, vincendo contro le neopromosse Cremonese, Monza e Lecce, e perdendo con l’Atalanta la gara probabilmente giocata meglio (un solo tiro in porta concesso agli avversari, quello del gol). Da qui in avanti la Roma potrà raccogliere con più continuità i benefici del sentirsi a casa.

 

 

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti