Padri e figli uniti dalla danza tra i pali di Grobbelaar e la smania di gol del grande ex Salah

Ogni generazione ha il suo tabù e Roma-Liverpool, semifinale di Champions League che lega passato e futuro, li metterà insieme in una riunione di famiglia. Molti padri giallorossi non hanno dimenticato i baffi anni Ottanta di Bruce Grobbelaar, il portiere mercenario che, dopo aver sparato nello Zimbabwe, si inventò il ballo dello scheletro durante i rigori della finale del 30 maggio 1984. Ciccio Graziani e Brunetto Conti – scrive Il Corriere della Sera – cascarono nella provocazione e sbagliarono dal dischetto, Falcao non si presentò proprio e c’è chi non glielo ha mai perdonato. I figli romanisti, invece, come tutti i ragazzi pensano soltanto al presente che si chiama Mohamed Salah e che hanno visto giocare assai bene due campionati con la Roma ma esplodere ai massimi livelli con la maglia del Liverpool. La Roma è stata costretta a venderlo entro il 30 giugno per ragioni contabili. Non si poteva trattenerlo a forza perché l’egiziano aveva manifestato per tempo l’intenzione di ritornare in Premier League dopo il fallimento al Chelsea.

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