Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Meno nove al termine del calciomercato, il countdown sta per scadere e la Roma lavora per cercare di chiudere tutte le operazione sia in entrata sia in uscita.

Tiago Pinto aveva chiesto informazioni su Demiral dell‘Atalanta, ma la solita Arabia Saudita se lo è portato via con un contratto da 16 milioni netti a stagione. L’altro nome nella lista del gm portoghese è quello di Oumar Solet, ventitreenne del Salisburgo: profilo visionato attentamente ma adesso frenato non solo dal costo ma anche dall’infortunio al ginocchio subito lo scorso 13 agosto nella sfida di campionato contro l’Austria Vienna e che lo costringerà a rimanere fermo per diverse settimane.

Il Salisburgo non ha precisato il periodo di stop, ma sarà difficile rivederlo in campo prima della metà di Settembre. L’idea della Roma se non riuscirà ad arrivare al francese classe 2000, è quella di cercare un altro difensore in prestito, possibilmente esperto e che abbia giocato anche in competizioni europee. A questo punto Pinto cercherà di trovare la migliore occasione negli ultimi giorni di mercato, quando qualche giocatore potrebbe essere di troppo nel rispettivo club che, quindi, aprirebbe anche al prestito secco.

Qualche altro innesto in formazione? Vedremo. E tutto dipenderà dalle uscite in questi nove giorni. Sarà molto difficile riuscire a sistemare ulteriormente la rosa visto il ritardo in attacco, adesso la priorità resta anche la cessione di un terzino destro. Sono tre attualmente sulla fascia: Kristensen, Karsdorp e Celik. L’olandese è il principale indiziato a lasciare la Roma: il patto di non belligeranza firmato tra il tecnico e l’esterno dopo la rottura dello scorso novembre è stato rispettato, ma il cub non vuole più avere il giocatore in squadra.

Il problema è che non arrivano le offerte. E allora se arrivasse un offerta per Celik sarebbe presa in considerazione. Un doppio addio aprirebbe le porte a un nuovo esterno, ma i giorni di mercato sono sempre meno e le priorità sono altre. Come l’addio di Solbakken. Anche lui può partire, in Italia e all’estero sono interessati a rilanciare il norvegese. Il tempo stringe, la Roma è al lavoro.