Nainggolan, l’unico guerriero che la Roma non deve lasciarsi sfuggire di mano

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IlMessaggero.it (A.Angeloni) – Piaccia o no, questo è forte. Sarà strano, avrà la cresta, troppi tatuaggi, fumerà qualche sigaretta di troppo (a vederlo correre non sembra nemmeno…), litigherà con tutti su Twitter, pretenderà troppi soldi, ma la Roma un ragionamento su di lui è costretta a farlo, misurando i pro e i contro. E magari lo starà facendo pure. Radja Nainggolan, rendimento alla mano e al netto delle sue irregolarità caratteriali, è il Benatia dell’annata triste 2014/2015. E’ uno dei pochi uomini mercato che la Roma potrà proporre in estate, ma questo perché è uno dei pochi a viaggiare a testa alta in questa stagione nata bene e che ora è maledettamente appesa al derby di domenica prossima (o lunedi, a seconda di cosa deciderà la Lazio con la Lega). Radja corre e dà il cuore, la stagione sta avviandosi alla conclusione e per ora le cifre dicono, al di là del suo rendimento generale spesso sopra la media, cinque gol in campionato, uno in più di quello precedente e mezzo lo aveva giocato nel Cagliari (2 con la Roma 2 con la maglia dei sardi). Tutto questo vale 4 milioni netti come richiesta d’ingaggio, contro i 2.8 più premi che gli propone Sabatini. In più c’è da sistemare la comproprietà con il Cagliari, che valuta il suo (per metà) Ninja una quindicina di milioni (la Roma ne propone undici). Un investimento pesante, tutto dovrà essere pesato bene bene: incassare o accontentare un calciatore che pensa di aver meritato un sostanzioso ritocco dell’ingaggio? La Juve lo vuole, lui un po’ meno. Vorrebbe restare a Roma, ma a quelle condizioni, altrimenti è pronto il volo per la Premier, dove non stanno troppo a guardare se uno si beve una birra in più o se il ritiro deve essere light o forzato. Che fa la Roma? L’impressione è che il Benatia atto secondo sta per avere inizio. Vedremo.

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