Radja Nainggolan, dopo la decisione del ct del Belgio Martinez di non convocarlo in nazionale, è stato raggiunto telefonicamente dalla redazione di hln.be. Ecco le parole del centrocampista della Roma:
“Ha detto che io non sono in forma e che non sono pronto per la nazionale. Lo trovo un po’ strano, visto che sono in piena forma e riesco a giocare bene. Giovedì ho giocato una buona partita e ho segnato in Europa League. Sono deluso. La partitella in famiglia giocata contro la Primavera della Roma mentre il Belgio preparava le sfide contro Bosnia e Belgio? Ho spiegato al coach che avevamo fatto dei test e che non erano buoni. Ho giocato in un match contro dei ragazzi di 18 anni, era soltanto un allenamento. In quel momento non ero in condizione per giocare un match ufficiale. Non ho problemi con l’allenatore, ma questa esclusione è dolorosa. È comunque doloroso sentire di dover lottare per tornare tra i convocati. Le prossime convocazioni sono soltanto a marzo, sono molto lontane. Uno stop dalla nazionale? Al momento non penso di abbandonare i Diavoli Rossi, proverò a tornare“.
Si è parlato anche della visita ad Anversa di Nainggolan 3 giorni prima della gara contro Cipro: “Avevamo un giorno libero, non voglio dire nulla su questo. Se ci fosse stato un problema e quello fosse stato motivo per non convocarmi, il coach me lo avrebbe detto. Non mi è stato detto nulla“.
Non è la prima discussione tra Nainggolan ed il ct Martinez, infatti come riporta lesoir.be, dopo la partita di qualificazione per la Coppa del Mondo 2018 contro Cipro il 6 settembre, a seguito della decisione del coach di vietare ai giocatori di fumare i due hanno avuto l’ennesima discussione.
