Corriere dello Sport (R.Maida) – Negli spogliatoi, slacciandosi gli scarpini, ha ricevuto una processione di pacche sulle spalle. Nelle interviste poi è stato elogiato sia dal compagno di reparto Juan Jesus sia dall’allenatore Di Francesco, che ne hanno riconosciuto i miglioramenti fisici e tattici. E così Hector Moreno ha passato a pieni voti il primo esame: all’esordio da titolare con la Roma, ha giocato con tranquillità e leggerezza dimostrando di essere un cambio più che affidabile.
IMPATTO – I tifosi già si chiedevano come mai il capitano del Messico avesse accumulato solo pochi minuti in stagione, per giunta al tramonto di partite già decise. Beh, forse era solo questione di tempo. A 29 anni, uscendo da un campionato meno competitivo e intenso come quello olandese, aveva bisogno di metabolizzare i nuovi ritmi e i nuovi sistemi di allenamento. E dopo due mesi di «lavoro fortissimo», come ha detto Juan Jesus, si è fatto conoscere e apprezzare.
SITUAZIONI – Già dall’estate parla un ottimo italiano appreso dalla moglie, che ha origini nel nostro Paese. Questo lo ha aiutato ieri a Torino. Non ha sbagliato quasi niente, ha conquistato 5 falli nel primo tempo ed effettuato un intervento importante, anticipando Sadiq su un cross scoperto di Molinaro. Ora Di Francesco sa di avere un alleato in più in una rosa che si allunga gara dopo gara.
