Monchi fa la Roma senza Mahrez: «Magnifici a prescindere da lui»

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – «Non so se arriverà Mahrez o un altro giocatore, ma chiunque arrivi sarà un calciatore importante, in grado di aggiungere qualità a una squadra già magnifica sotto questo aspetto». Quello di ieri del d.s. Monchi è quasi un manifesto programmatico, una promessa per il futuro della Roma. Fermo restando che poi bisogna dare l’interpretazione corretta a quel «importante». Cosa è davvero importante per Monchi? L’impressione è che lo sarà un giocatore in grado di aggiungere gol e imprevedibilità all’attacco della Roma. Considerando le difficoltà per Mahrez, comunque una ricerca non certo semplice.

GLI ALTRI – A certificare come la situazione di Mahrez sia ancora impantanata è lo stesso d.s. Monchi, durante la conferenza stampa di presentazione di Lorenzo Pellegrini. «Non c’è stato nessun passo avanti – dice il d.s. giallorosso – Ma vorrei sottolineare che una squadra come la Roma, che ha calciatori del valore di Pellegrini, Strootman, Nainggolan, Dzeko, Fazio, Kolarov e via dicendo non può pensare che il proprio rendimento dipenda dall’arrivo di un attaccante. La garanzia è la squadra, il collettivo». Ed allora è ovvio che Monchi stia sondando il mercato in lungo e largo. In mente viene subito il nome di Berardi, anche se il Sassuolo continua a dargli una valutazione fuori mercato per le casse della Roma (oltre 40 milioni di euro). Poi ci sono Cuadrado (per Allegri di fatto incedibile e, in caso, bisognerebbe capire se la Juventus fosse disposta ad intavolare una trattativa con un’avversaria diretta) ed Emre Mor, il turco su cui la Roma ha messo gli occhi addosso da un po’. «Sono giocatori interessanti, potenziali obiettivi della Roma – continua Monchi – Continuiamo a cercare un giocatore mancino che giochi a destra, visto il modo di giocare di Di Francesco che vuole un giocatore che non giochi solo sulla linea laterale ma tenda anche ad accentrarsi. Questo, però, lo potremmo trovare anche in un destro di piede».

IL MINI GIALLO – Insomma, il campo si allarga e anche di molto. Seppur la giornata di ieri sia girata soprattutto intorno alle dichiarazioni (poi smentite) ai media turchi di Mustafa Ozcan, l’agente dello stesso Mor: «Emre giocherà in Italia, abbiamo già parlato con Roma e Napoli. Entro due giorni sarà tutto chiaro». Dichiarazioni poi smentite sui social dallo stesso Ozcan: «Non ho mai parlato con nessuno del futuro di Emre,sono tutte bugie». Insomma, o Ozcan ha parlato e poi se ne è pentito o i media turchi hanno «frainteso». Sta di fatto che dalla Roma confermano come Mor sia un giocatore seguito, interessante, ma non la prima scelta nella testa del d.s. Anche perché andare avanti sulla fascia destra con due ’97 (l’altro è Under, che ieri ha detto: «Mi voleva anche il City, ma qui sono stato preso per sostituire Salah. Voglio giocare») non è proprio il progetto ideale di Monchi e di Di Francesco.

LE ALTRE MOSSE – Poi la Roma dovrà concentrarsi sulla questione del difensore centrale. Ad iniziare dalla situazione-Manolas. Fino al 31 agosto può succedere di tutto, se il greco resterà gli andrà però rifatto subito il contratto. «Ci ho già parlato, sa che lo vogliamo tenere – chiude Monchi –. I tempi del rinnovo, in ogni caso, li detterà il club. Ma su questo c’è fiducia reciproca. Un altro centrale? Per ora abbiamo la priorità dell’esterno offensivo, ma questo non vuol dire che non potremo fare anche altro». Rodrigo Caio resta sempre in pole, dietro di lui Engels (Bruges) e Kempf (Friburgo).

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