La Repubblica (M. Juric) – Adesso tocca alla difesa. De Rossi lavora per step in questa sua opera di ricostruzione tecnica, tattica e psicologica della sua Roma. E il settore che sta analizzando da diversi giorni è quello arretrato. La Roma con il ritorno di Smalling ha reintrodotto la difesa a tre, ma nonostante questo continua a subire troppo. Dieci gol in 8 partite sono un dato su cui riflettere per coltivare i sogni di quarto posto. Servirà una maggiore attenzione soprattutto adesso che il livello delle avversarie si innalza inevitabilmente, tra Campionato ed Europa League.

E un aiuto potrebbe arrivare proprio dagli interpreti. I due rientri dell’ultima partita, quello dell’inglese e di Ndicka, hanno creato abbondanza in difesa e stanno facendo fare diverse valutazioni all’allenatore della Roma. Una soluzione sul piatto è l’utilizzo della difesa “a tre e mezzo”. Con Mancini spostato sulla fascia destra, Smalling e Ndicka centrali e Angeliño (o Spinazzola) come terzino sinistro. Una soluzione di spallettiana memoria, che De Rossi ha anche lasciato intravedere proprio contro il Torino.