Corriere dello Sport (G. Marota) – Altro che sogno, la prudenza può restare sull’isola di Malta mentre l’ambizione già salpa verso orizzonti splendidamente azzurri: sì, questa Italia Under 19 è una meravigliosa realtà. La squadra di Alberto Bollini, sfavorita fin dalle prime fasi di questo Europeo cosi lungo e complesso, ieri sera ha battuto 3-2 la Spagna al termine di una gara piena di intelligenza calcistica, di tecnica e di coraggio, guadagnandosi la possibilità di servire al Portogallo (5-0 nell’altra semifinale con la Norvegia, 5-1 con l’Italia nella seconda sfida del girone) quella che sarebbe la più clamorosa delle rinvincite nella finalissima di domenica sera.

Hasa, Pisilli, Faticanti, Esposito, Missori, i cugini Dellavalle e tutti gli altri non hanno avuto mai paura delle furie rosse. E anziché subire la solita lezione di tiki taka, sono saliti in cattedra nella notte di Ta’ Qali. Sono stati tatticamente perfetti, rabbiosi al punto giusto, difensivamente solidi, un tantino spreconi li davanti, ma efficaci nelle loro trame di gioco e la capacità di non andare mai in confusione davanti ai giocolieri spagnoli.

Al cospetto dei maestri del palleggio, del resto, la strada da percorrere era una sola: togliere loro ossigeno e spazio, impedendo alla palla di viaggiare. L’Italia ci è riuscita splendidamente, andando in vantaggio con un super Vignato e poi rispondendo ai due pareggi degli spagnoli con il gol da campione del romanista Pisilli – uno da inserimento, dribbling e gol di esterno tutto nella stessa azione – e poi con il colpo di te sta di Lipani a un soffio dal 90. Italia in finale. Che favola.