Meno punte, più punti

Il Tempo (L. Pes) –  Meno punte, più punti. Potrebbe essere questo lo slogan della Roma di Mourinho. Anche la vittoria sul Torino, infatti, è arrivata senza l’impiego (almeno dal primo minuto) di un centravanti di ruolo. In questa stagione era già successo in tre occasioni: a San Siro contro l’Inter, con il Bologna in casa alla ripresa dopo il Mondiale e sempre all’Olimpico contro la Juventus.

Quattro su quattro per i giallorossi con i bomber in panchina, ma soprattutto soltanto un gol subito in 360 minuti, quello di Dimarco al Meazza. Ovviamente, in tutte le occasioni, a ricoprire la posizione di punta centrale è stato Dybala (in gol a Milano e a Torino). L’argentino interpreta in maniera diversa il ruolo rispetto ai compagni, non dando punti di riferimento, ma agendo da vero e proprio regista offensivo.

Ma non si parli “falso nueve”: la Joya infatti, appena arrivato in Italia, ricopriva proprio il ruolo di punta al Palermo. Con gli anni, poi, si è evoluto in un meraviglioso rifinitore offensivo, un vero e proprio dieci, ma la sua carriera in Serie A era iniziata da numero nove (in tutti i sensi).

La scelta di sabato da parte di Mourinho ha sorpreso, ma neanche troppo. Già in altre due occasioni su tre (Bologna escluso), il tecnico portoghese aveva optato per questa strategia tattica quando di fronte aveva una difesa a tre, strutturata fisicamente e forte in marcatura (Inter, Juventus e, appunto, Torino).  Togliendo il riferimento centrale Mourinho è riuscito ad aumentare la qualità offensiva della sua squadra, minando allo stesso tempo le certezze degli avversari.

 

 

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti