Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Nuove idee, nuovo stile di gioco, ma massima attenzione a non strafare in queste prime settimane di nuovo corso. Daniele De Rossi è attento all’equilibrio della squadra e al valore della rosa, vuole cambiare ma senza stravolgere, vuole dare una sua impronta alla squadra senza però cancellare del tutto le idee degli ultimi due anni e mezzo.
Con oltre vent’anni di carriera da professionista il neo tecnico giallorosso sa benissimo che una squadra non può essere resettata e rimodulata nel giro di pochi giorni o settimane. Per questo DDR vuole andare avanti con il suo 4-3-3 (o 4-3-2-1), con tanto lavoro in allenamento, ma senza abbandonare del tutto il 3-5-2 con cui Mourinho ha vinto una Conference, ha raggiunto una finale di Europa League ed è andato avanti fino a dieci giorni fa. Anche perché il modulo può tornare utile all’allenatore nelle partite più complicate o a gara in corso. Soprattutto se in formazione c’è un jolly come Cristante che può adattarsi a difensore centrale.
Anche in questi ultimi giorni, compresa l’amichevole contro l’Al-Shabab, De Rossi è andato avanti con il nuovo modulo. Vuole una squadra più dinamica, verticale e che attacchi la profondità con più uomini. Al tempo stesso non ha tralasciato la difesa a tre che sicuramente dà maggiori sicurezze al reparto arretrato, con i quinti bassi a chiudere gli spazi sulle fasce.
Contro la Salernitana probabilmente vedremo una Roma con entrambe le versioni. Partendo con il 4-3-3, con Karsdorp, Mancini, Llorente e Kristensen (più di Zalewski, preferito alto) in difesa, per poi passare a tre o con Cristante, o con Kristensen (il braccetto per la difesa a tre e mezzo) o con l’inserimento di Huijsen in caso di spinta degli avversari. Il danese dovrebbe sistemarsi a sinistra per contenere meglio Candreva, sicuramente l’uomo più in forma della squadra di Inzaghi. Sulla stessa fascia, ma chiaramente più avanti, El Shaarawy pronto però a diventare il quinto in caso di cambio modulo.
Almeno inizialmente il suo compito sarà quello di trovare profondità, spunti offensivi e dare sostegno a Lukaku. Ed è proprio Big Rom adesso a voler dare la scossa alla squadra dopo il periodo difficile vissuto da lui e dai suoi compagni. La prima reazione – dopo la scossa per l’esonero di Mou – è arrivata contro il Verona, poi in parte anche nell’amichevole saudita di qualche giorno fa.