Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Se Mourinho ha sparato a zero sugli atteggiamenti di alcuni giocatori tra quelli scesi in campo dal primo minuto e quelli invece subentrati nella ripresa, di certo Edoardo Bove è quello che su questo aspetto esce a testa alta dalla gara contro il Servette. E non è un caso che il ragazzo sia stato invitato dal club a rilasciare le interviste post partita.

Si riparte anche dai suoi atteggiamenti, dalle ormai consuete parole di stima di Mourinho nei suoi confronti per il coraggio e il carisma che mette sempre in campo: “Cerco sempre di fare quello che mi riesce ogni giorno. Credo di fare il mio, voglio cercare di fare le cose per cui la gente si fida di me. Questo è il mio modello: la fiducia dei compagni e dell’allenatore è quello che cerco, poi il resto arriva grazie a questa attitudine al lavoro”.

E di certo anche su questo aspetto Bove non può che prendere esempio da Romelu Lukaku. Leader in campo, trascinatore e, naturalmente, goleador. Tanto lavoro per la squadra anche ieri a Ginevra tra sportellate con gli avversari, gli spazi liberati per le incursioni dei centrocampisti e quel gol che – tramite gli incastri provenienti da Tiraspol – stavano trascinando la Roma verso il primo posto nel girone europeo. Un gol vanificato poi da quegli atteggiamenti di cui ha parlato Mourinho a fine partita.