La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – I grandi amori non finiscono per una notte di “defaillance”. Per questo, se la malinconica trasferta di Praga contro lo Slavia ha interrotto la lunga striscia di partite consecutive sempre in gol, siamo certi che Romelu Lukaku è pronto a ricominciare già domani a Ginevra, contro un Servette non certo trascendentale. Certo, immaginiamo che sarà difficile ricreare un percorso lungo nove anni come il precedente, che era partito nel 2014, ma tutto sommatola Roma ha più voglia di vivere nell’oggi piuttosto che nel passato o nel futuro.

Perciò, se la nazionale belga aveva restituito un Big Rom in gran spolvero – un poker all’Azerbaigian in 37 minuti – è in giallorosso che Lukaku adesso vuole tornare a brillare, visto che ha segnato un solo gol nelle ultime sei partite giocate. Ovvio che un campione come lui riesce a essere sempre utile anche quando è in giornata storta, ma le prestazioni contro Monza, Inter, Lazio e Slavia non sono state certo indimenticabili, così come quelle col Lecce – in cui ha segnato il gol decisivo, ma aveva fallito un rigore – e l’Udinese, impreziosita “solo” dall’assist sui titoli di coda per Dybala. Insomma, Romelu è sempre Romelu, ma la macchina da reti di inizio stagione deve ancora riattivarsi.

Domani col Servette è meglio vincere per non correre il rischio di avere rimpianti, visto che vincere il raggruppamento significherebbe evitare i playoff di febbraio contro le formazioni che scendono dalla Champions.