Spalletti: “Col Bologna buona partita, i dettagli hanno fatto la differenza, ma non parlo di sfortuna. Dzeko doveva essere titolare. Arriverà il momento di Strootman, ma deve ancora sistemare qualcosa”

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Luciano Spalletti, allenatore della Roma, è intervenuto sulle frequenze della radio ufficiale del club dopo il pareggio per 1-1 col Bologna. Queste le parole del tecnico:

E’ arrivato un pareggio col Bologna, ma l’entusiasmo è lo stesso di sempre…
E’ una di quelle partite dove non trovi molto da dire se non di continuare su questa strada. Quello che temevamo non è successo, non ci sono stati cali di tensione. I ragazzi hanno interpretato bene la partita. I calciatori hanno giocato una buona partita, poi il dettaglio va a favore o a sfavore e questo fa la differenza.

Perché Dzeko è rimasto in panchina?
Edin nell’allenamento di domenica ho preferito lasciarlo fuori, perché a questo punto del campionato ci sono dei giocatori che hanno bisogno di un minimo di gestione. Ho fatto fare un allenamento specifico precauzionale a Dzeko anche se aveva voglia di farlo con il gruppo. Questo piccolo risentimento se l’è portato dietro anche il giorno dopo, abbiamo fatto un po’ di riscaldamento e pensavamo che fosse scomparso. Provando gli scatti si è però indurito ancora il muscolo e dopo pranzo, in accordo con lo staff tecnico, ha fatto una risonanza magnetica che ha evidenziato questo problemino. Era rischioso farlo giocare dall’inizio e quindi almeno un’ora, io lo avrei fatto giocare titolare. Ne ho anche parlato con lui. Era inutile rischiarlo all’inizio, se la squadra poi avesse avuto bisogno lo avrei schierato a partita in corso.

Con il tridente piccolo si riesce a fare una gara d’attacco contro chi mette il pullman davanti alla porta?
Come non ci si riesce?! Se fosse andato dentro una di quelle palle ad inizio partita… Ci siamo passati male tre-quattro volte il pallone, abbiamo sbagliato dei gesti che di solito sono la nostra qualità, la nostra caratteristica e se fossero andati a buon fine la partita sarebbe stata diversa, come quella del derby. Se si fossero aperti un po’ noi li avremmo poi schiacciati e ammucchiati. Li abbiamo soffocati benissimo, si sono ammassati nella loro area di rigore e non abbiamo concesso riapartenze. Abbiamo sprecato poche energie a rincorrerli nei ribaltamenti. Abbiamo proposto una discreta qualità nella fase offensiva e abbiamo fatto quello che volevamo fare. Se la partita fosse andata in un certo modo avrei anche usato Strootman perché lo voglio usare.

Quando arriverà il momento di Strootman?
Ha ancora qualcosa da mettere a posto e sarà meglio metterle a posto facendolo giocare ogni tanto. Lui è una persona forte, sia fisicamente che mentalmente. Lui è uno che ha carattere. In questo mettere anche qualcosa sulla furbata, sul gioco sporco, dobbiamo fare dei passi in avanti. Se fosse andata in una certa maniera la gara c’era l’idea di mandarlo in campo. Arriverà il suo momento.

I tre pali di Salah?
Non ho citato la sfortuna. Abbiamo avuto ciò che abbiamo meritato. Il palo vuol dire che le cose sono fatte bene ma che bisogna fare qualcosa di più affinché sia interno e il pallone vada dentro.

Adesso c’è l’Atalanta…
Loro proveranno a fare qualcosa di più, è una squadra che ha carattere e che sul proprio campo ha reso la partita difficile a tutti. E’ chiaro che noi dobbiamo fare lo stesso, dobbiamo essere bravi a gestire la partita da un punto di vista di chi comanda il gioco, perché noi abbiamo queste qualità e dobbiamo metterle in campo e dominare il gioco. Se mettiamo la partita sulla fisicità, del rincorrere, sulle armi pari, sono più bravi gli altri. Se gestiamo il 70% della partita evidenziamo meglio il nostro gioco.

Inter-Napoli la vedrà?
Ce le vediamo tutte le partite, anche qualche cartone animato.

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