La Repubblica (P. Torri) – La domanda è semplice: la Roma uscita dal mercato è più forte di quella della scorsa stagione? Nessun big è stato ceduto, otto arrivi a fronte di otto partenze e una rosa costruita con maggiore omogeneità. A parte Tsimikas, tutti gli acquisti sono under 24: profili giovani, con prospettiva tecnica e patrimoniale.

La delusione resta però legata all’ultimo giorno di mercato, in cui i giallorossi hanno fatto notizia solo per la cessione di Coletta al Benfica. Una scelta non casuale: la società, d’accordo con Gasperini, ha preferito non forzare trattative ritenute poco vantaggiose. Il tecnico avrebbe voluto un altro attaccante, ma l’unica pista concreta portava a Sancho, frenato dalla sua incostanza. Trossard era fuori portata, Dominguez e George non hanno convinto, i tre esterni brasiliani dello Shakhtar sono stati scartati, mentre per Echeverri non si è voluto accettare un prestito secco.

Infine lo scambio Dovbyk-Gimenez con il Milan è naufragato: i rossoneri, dopo aver aperto all’inserimento di un diritto di riscatto, hanno chiesto 45 milioni, cifra che sarebbe stata la più alta della storia giallorossa.