La risorsa. Roma, potere a chi segna

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Corriere Dello Sport (G.D’Ubaldo) – La Roma è una macchina da gol e la sua capacità offensiva supera i confini nazionali e si attesta tra le migliori in Europa. L’esplosione di Dzeko ha evidenziato quella che era un’attitudine già nella passata stagione, ma oggi la squadra giallorossa ha fatto ulteriori progressi. Con i quattro gol rifilati al Palermo è migliorata ancora la media gol a partita (2,56), che cresce se si aggiungono le tre partite di Europa League (otto reti in 270 minuti) e domenica scorsa per la quinta volta in stagione gli uomini di Spalletti hanno messo a segno quattro reti: era già successo contro Udinese, Crotone e Astra Giurgiu. E sempre all’Olimpico. Anche la media dei tiri è a livelli di record. La Roma è la seconda squadra in Europa che tira di più nello specchio della porta, insieme al Lione. Davanti ha il Real Madrid. La percentuale è altissima: 19,7 tiri a partita. Solo Cristiano Ronaldo, Benzema e Bale hanno fatto meglio, con tredici tiri in più con lo stesso numero di partite. Poi viene la Juve, con 18,8 tiri a partita, più dietro tutte le altri grandi d’Europa: dal Liverpool al Bayern Monaco, al Tottenham. Quello che deve migliorare è la precisione: 6,7 i tiri nello specchio della porta. Il Real Madrid è la migliore squadra in Europa anche in questa statistica.

TANTO EDIN – I numeri dicono che Dzeko incide in maniera determinante nella produzione offensiva della Roma: Il centravanti bosniaco ha già eguagliato il bottino di gol dello scorso campionato: otto in nove partite, meglio di Higuain, di Bacca e Icardi. Dzeko è l’attaccante che tira di più nello specchio della porta: ben 25 volte. Precede di gran lunga grandi del calibro di Gomis (Marsiglia), Walcott (Arsenal), Ibrahimovic (Manchester United), Messi (Barcellona), Cavani (Psg) e Immobile (Lazio). Dai tempi di Batistuta la Roma non aveva un centravanti con questi numeri. Dzeko ha segnato otto reti, con quattro assist al suo attivo, e metà bottino lo ha messo a segno nelle ultime tre partite. Vuole migliorare ancora. Adesso ha la possibilità di farlo, perché domani sera sarà ancora lui a guidare l’attacco della Roma a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Il posto da titolare non è in dubbio, ha allontanato la panchina con i gol. Dzeko ora spera di poter ripetere le gesta di Batistuta, che con i suoi venti gol diede un grande contributo per lo scudetto conquistato nel 2001. Alla nona giornata il centravanti argentino aveva un gol in più (9) e a differenza di Dzeko aveva segnato soprattutto in trasferta: sette reti su nove.

RISCATTO – La Roma vanta anche la migliore coppia gol del campionato. Nessuno ha raggiunto quota tredici, con Salah arrivato a cinque gol domenica, con quattro assist. Dzeko si trova bene con l’egiziano, i due in campo si capiscono. Il bosniaco non ha voluto lasciare Roma e oggi vive una delle parentesi più felici della sua carriera: «E’ incredibile che nello scorso campionato abbia realizzato solo otto reti in trentuno partite. Ero sicuro che sarebbe andata meglio. Il vero Dzeko è quello di quest’anno. Adesso ho capito quello che vuole l’allenatore, lo scorso anno non ho fatto quello che mi chiedeva e anche per questo ho segnato poco. Ma alla prima stagione in Italia non sapevo come giocassero i difensori. Ora lo so e si vede. Picchiano più in Italia che in Inghilterra. Ora mi sento bene, mi sento a casa».

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