Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Proprio come Gabriel Omar Batistuta, anche se poi la gente giallorossa spera che il paragone regga solo dal punto di vista dei successi e dei gol. Ma il filo diretto che lega Lukaku all’argentino va oltre. Perché se è vero che il Re Leone fu uno degli artefici del terzo scudetto giallorosso, è anche vero che il suo acquisto mise in seria crisi i conti della Roma. Insomma, lo scudetto cancellò ogni pensiero, ma senza i dubbi se ne fosse valsa la pena sarebbero stati leciti. Ed allora viene da pensare lo stesso anche sull’operazione-Lukaku: sarà davvero un affare?

È chiaro che molto, se non tutto, dipenderà poi dal campo e dai risultati che porterà in dote il gigante belga. Ma proviamo a capire anche quali possano essere le controindicazioni dell’operazione che sta facendo sognare Roma ad occhi aperti. Il fattore economico Se Roma e Chelsea troveranno davvero un accordo, l’operazione finirà con il pesare sulle casse giallorosse per una cifra che oscilla tra i 15 ed i 20 milioni di euro. Certo, nulla a che vedere con quella di Batistuta (che nel 2000 fu pagato 70 miliardi di vecchie lire, al cambio 36 milioni di euro e 53,5 tenendo conto della rivalutazione in questi 23 anni, a cui aggiungere lo stipendio da circa 15 miliardi lordi), ma comunque un bel macigno per i conti di una società che nell’ultimo bilancio ha segnato un rosso di 219,459 milioni di euro. In tal senso, bisogna poi sempre pensare che la Roma – come del resto tutte le altre società europee – entro il 2025 dovrà anche spendere massimo il 70% del proprio fatturato per le spese relative alla squadra (ingaggi e commissioni).

Poi c’è la questione fisica, perché chi negli ultimi giorni ha visto Lukaku alle narsi dal vivo racconta di un giocatore con almeno 4-5 chili in più. Insomma, ci vorrà il tempo e il modo di rimetterlo in forma nel modo più accurato possibile, anche perché Romelu storicamente quando non fa la preparazione pre- campionato ci mette sempre un po’ a carburare, rischiando poi anche molto a livello di infortuni. Anche nella scorsa stagione, o all’Inter, l’inizio fu difficile, pure a causa di un paio di stop (prima una distrazione dei flessori della coscia destra, poi un risentimento alla cicatrice miotendinea del bicipite femorale sinistro), con Big Roma che è poi decollato negli ultimi due mesi, trascinando i nerazzurri in Champions.

E ovviarente, all’aspetto fisico è legato quello del rendimento. Portare a buon livello il prima possibile Lukaku vuol dire anche metterlo in condizione di poter far bene. Per girare a dovere Lukaku ha bisogno di essere supportato da un buon stato di forma, di essere asciutto fisicamente e brillante atleticamente. Perché tutti quei muscoli hanno bisogno di fibre ben allenate per rendere al meglio. Se tutto funzionerà alla perfezione sarà un affare. In caso contrario, ci sarà da capire…