La Repubblica (P. Torri) – Si può stappare lo spumante: Gasperini è rimasto Gasperini. Schietto, diretto, senza filtri né giri di parole, anche nella Roma delle luci e delle lusinghe. Alla prima occasione, subito dopo la conferenza di presentazione dai toni concilianti, ha messo in chiaro le sue preoccupazioni: il mercato è in ritardo, e tra un mese si comincia.

Nessun compromesso, nessuna maschera. Gasp resta quello di sempre: pretende ciò che gli serve, come ai tempi dell’Atalanta, per costruire una squadra competitiva. E sotto il Cupolone, questo è esattamente ciò di cui la Roma aveva bisogno.