VIDEO – Garcia: “Odio perdere, ma la responsabilità di oggi è mia. Finché mi vogliono io resto alla Roma, se non avessi detto che avremmo vinto lo scudetto non saremmo arrivati neanche in Europa League”

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Queste le parole di Rudi Garcia, allenatore della Roma, dopo la sconfitta per 2-1 all’Olimpico contro il Palermo:

GARCIA A MEDIASET

La partita…
Prima devo dire che odio perdere, ma mi assumo le responsabilità perché ho messo dei giocatori che non avevano automatismi. Questa sera però non era importante, il nostro obiettivo era già centrato. Totti si è tenuto il 300° gol per la prossima stagione.

Giovedì che succede…
Quando dico che siamo in fase di crescita è positivo, quando dico che abbiamo un presidente fantastico è una cosa positiva, ma nessuno l’ha segnalato. Lo dico ancora: ho fatto solo in modo di proteggere tutti, bisogna dare tempo a questa società. Dobbiamo crescere e migliorare, non c’è paradosso nel dire ‘vinceremo lo Scudetto’ dopo Juve-Roma. Mi sembra che la Juve sia ad un passo dal Triplete. In ogni momento specifico c’è una verità specifica. Al momento della gara di Torino sentivo i giocatori delusi e allora bisognava farlo e lottare per questo. Bisognava dare la carica per finire secondi, se non l’avessi fatto non saremmo nemmeno in Europa League.

Non poteva dirlo solo ai calciatori…
Nessuno di noi ad inizio stagione aveva detto che l’obiettivo era lo scudetto, ma era centrare la Champions e l’abbiamo fatto. Verso la fine del campionato i giocatori sono stati fantastici nel fare il sorpasso soprattutto nel derby.

Per il futuro che investimenti servono?
Al momento abbiamo tutto il tempo di lavorare. Sembra che non ci sia sintonia, ma invece c’è. Sabatini come sempre farà un grande mercato, prendiamo sempre le decisioni tutti insieme e ciò non cambierà.

Meglio quest’anno o lo scorso anno…
Sono molto più contento di questa stagione. La scorsa stagione arrivavo sulle ceneri della Roma, e i giocatori hanno subito preso a giocare con fiducia e con qualità. E lo stesso gioco lo abbiamo riproposto anche nei primi mesi di questa stagione. Siamo sempre stati uniti. Poi sono arrivati gli infortuni e non abbiamo giocato bene come prima. Su questo dovremo lavorare.

Resta a Roma?
Finché mi vogliono io resto.

GARCIA ALLA RAI

Garcia complimenti per il secondo posto e per la Champions. Anche quest’anno -17 dalla Juve; lei ieri ha parlato di Juventus difficilmente raggiungibile ha qualcosa da aggiungere?
Ma c’è da continuare la fase di crescita, abbiamo sempre voglia di migliorare ma voglio dire che non c’è paradosso tra quello che ho detto dopo Juve Roma, cioè che avremmo vinto lo scudetto, e quello che ho detto ieri , cioè che la Juve è irraggiungibile. La Juve può fare il triplete e voglio dire che ogni volta che parlo c’è sempre un momento specifico che ha la sua verità specifica. E’ la verità del momento. La verità dopo Juve-Roma che abbiamo perso con tre gol irregolari era quella di ricaricare la squadra perché avevo sentito i giocatori delusi che dicevano “allora possiamo fare di tutto e non sarà mai possibile vincere”. Eravamo in pericolo e se non avessi detto quella frase oggi non saremmo neache in Europa League.

Tornando ai discorsi fatti e alle dichiarazioni il suo direttore sportivo ha detto che lei ha sbagliato il saggio di fine anno. Ha detto Garcia rimarrà ma non ci sono piaciuti i suoi giudizi. Le chiedo un suo commento…
L’ho detto prima. Ho solo detto la verità sul fatto che la Juve sta per fare forse il triplete e che per il momento non è raggiungibile. Noi siamo in fase di crescita sono state delle cose riprese come queste e altre non riprese da quello che ho detto. Come ad esempio il fatto che ho detto che il nostro presidente è fantastico e che sta costruendo una società forte, che sta migliorando ogni anno e che quando avremo lo stadio avremo molte più possibilità di lottare e portare in alto questa Roma anche in Europa. Non c’è paradosso tra quello che ho detto anche perché ho detto anche delle buone cose, perché lo penso, c’è molta sintonia tra me e la dirigenza non solo americana anche con quella italiana e lavoreremo con Sabatini perché abbiamo la fortuna di avere un direttore sportivo che ha dimostrato in passato di saper costruire squadre di qualità. Per me non ci sono problemi.

Che centravanti sogna?
Lavoreremo su una riflessione globale sappiamo che abbiamo già cose interessanti sia per quanto riguarda il gioco che i giocatori anche se durante i primi sei mesi eravamo in rampa di lancio e da Gennaio per diverse ragioni, come i giocatori assenti e la coppa d’Africa, il gioco è stato molto meno buono e abbiamo sofferto con tanti pareggi. Io volevo fare un applauso ai miei giocatori perché non solo siamo stati secondi per 34 partite in questa stagione ma soprattutto perché quando siamo scesi al terzo posto eravamo nello sprint finale e tornare secondi è stata veramente un’impresa che ha dimostrato che questo gruppo è fantastico.

In quanti anni pensate di poter ricostruire una squadra per puntare a raggiungere la Juventus? Poi c’è il problema di Totti che non avrete più…
Totti si è tenuto il gol numero 300 per l’anno prossimo e ha fatto bene. E’ una bella domanda perché ieri ho sentito una domanda che il presidente aveva parlato di scudetto al quinto anno. Al contrario di quello che è stato ripreso ieri io facendo queste dichiarazioni volevo proteggere la Società e la crescita del club perché bisogna solo andare in città e vedere la sua grandezza per capire che Roma non è stata costruita in un giorno e per l’AS Roma sarà lo stesso. Le ambizioni della proprietà sono alte e io sono qui per questo perché sono ambizioso ma gli obiettivi devono crescere ogni anno in rapporto ai mezzi e per il momento i nostri obiettivi sono di giocare il più spesso possibile la Champions e lo faremo per il secondo anno di fila.

GARCIA A SKY

Li assolviamo questi ragazzi?
Io odio perdere ma mi assumo le responsabilità per questa sera. Quando l’obiettivo è centrato una giornata prima della fine e ci sono tanti ragazzi che giocano poco per tutto l’anno ma sono esemplari e spingono gli altri a dare sempre il meglio, la giusta ricompensa è che giochino per tutta la partita. Stasera sono mancati gli automatismi ma l’importante sono le immagini di gioia dei tifosi per l’avere raggiunto il secondo posto per la seconda stagione consecutiva.

Ieri la conferenza stampa ha fatto rumore. Sabatini ha detto che seguendo il suo ragionamento allora chi ha più soldi vince sempre e questo non succede. Che ne pensa?
Per fortuna che non è così, ma se hai più soldi e li spendi bene ti aiuta ovviamente. Non c’è contraddizione tra le dichiarazioni fatte dopo Juventus-Roma e quelle di ieri sulla Juve irraggiungibile. Ogni momento specifico ha una sua verità specifica. Juve-Roma l’abbiamo vissuta male con tre gol irregolari, ma soprattutto quanto tu torni nello spogliatoio e non senti solo i giocatori delusi, ma li senti dire: “possiamo fare di tutto e non ci riusciremo mai”, allora bisogna lottare contro questa demoralizzazione.

Le parole di ieri sulla Juventus?
La Juve può fare il triplete, che posso dire se non che è irraggiungibile? Tante cose non sono state riprese ieri: ho detto che siamo in fase di crescita, che miglioriamo ogni anno, che abbiamo un presidente fantastico, che ci farà uno stadio che ci darà una dimensione economica e sportiva importante e ci farà stare meglio in Europa. Noi vogliamo uscire dalla quarta urna e entrare nella terza. Lo ripeto: siamo in fase di crescita. Credo di aver fatto di più per proteggere questa società che per attaccarla.

Lei voleva fare il giornalista. Il titolo è “Juve irraggiungibile”. Non fa impressione?
Non mi faccio più illusioni su queste cose.

Ma quindi l’anno prossimo si ricomincia da capo o la Juventus ha già vinto il campionato?
Sapete io ho vinto il campionato in Francia con una squadra non favorita. La Juve sarà favorita ma dopo non sappiamo mai: spero che potremo fare una stagione perfetta, senza infortunati, in cui i favoriti magari calano un po’. Serve questa sintonia per vincere lo scudetto. Noi non siamo programmati per vincere ma siamo in fase di crescita. I dirigenti sono di qualità. Lavoro con Sabatini che sa come fare delle belle squadre. Sono fiducioso e non è mai mancata sintonia. Ma, voi venite a Roma e guardate la grandezza della città: non è stata fatta in un giorno. Per la Roma vale lo stesso.

La collaborazione con Sabatini continua?
In due anni che siamo qua abbiamo sempre fatto tutto il lavoro insieme, pur con le reciproche specificità. Ci sono sempre decisioni collettive e siamo sempre d’accordo. Sempre tenendo presente che è il presidente che decide alla fine.

Oggi c’è stata una riconciliazione con tutto l’ambiente.
Ma già la settimana scorsa, no?

Le posso dare un consiglio? Lasci stare la Juventus. Pensi solo alla Roma…
Non capisco bene questo consiglio ma cercherò di capirlo. Se è buono lo seguirò.

GARCIA IN CONFERENZA STAMPA

Cosa chiederà a Pallotta giovedì per stare vicino alla Juventus?
Sono state riprese solo alcune cose che ho detto ieri, è stato preso come un attacco alla società, ma è tutto il contrario, per proteggere questa società perchè siamo in fase di crescita, ho detto che il mio presidente è fantastico, ma non è stato ripreso. Perchè lui sa che quando avremo uno stadio nostro, saremo più potenti non solo economicamente, ma anche sportivamente e faremo in modo di accogliere i n fantastico, ostri tifosi anche in modo più confortevole, anche per la Curva Sud sono state pensate delle cose, noi cercheremo di migliorare. La Juventus è irragiungibile è la vertà perchè sta giocando per il triplete. Non c’entrano le mie parole di oggi con quelle ‘vinceremo lo scudetto’ dopo la partita contro la Juventus, ogni parola è detta per ogni momento specifico. Quando perdi con tre reti irregolari e senti i tuoi giocatori nello spogliatoio, non solo delusi, ma che dicono ‘allora possiamo fare quello che vogliamo tanto quest’anno non vinceremo’, io penso che eravamo in grande pericolo e se non avessi fatto in modo di lottare contro questa smobilitazione, non saremo neanche in Europa League.

Un bilancio…
Sono più contento del secondo posto di quest’anno che di quello di l’anno scorso. Era più facile l’anno scorso risorgere e non avevamo avuto tutti gli infortuni di quest’anno. Abbiamo avuto anche la Coppa d’Africa che si è materializzata, siamo stato tantissime volte secondi in campionato ma anche qualche volta terzi, ma siamo riusciti a recuperare. La qualità di un gruppo si giudica nei momenti di difficoltà e quest’anno nei abbiamo avuti.

Quale reparto va rinforzato più degli altri e se spera un giorno di allenare una Roma irraggiungibile?
Questo si, questa città è fantastica. Ho detto quelle parole per proteggere la squadra, lavoreremo ogni giorno con i nostri dirigenti, con Sabatini, con la linea fissata con il presidente.

L’anno prossimo sarà più facile lavorare?
Non è una mancanza di ambizione dire che l’anno prossimo non saremo favoriti, la Juvenus è favorita. Ma io ho fatto una doppietta con il Lilla da non favorità. Torneremo in Champions e può succedere un incidente statistico, bisogna avere meno infortuni, fare meglio. E’ difficile fare meglio della prima stagione, ma lavoreremo. Con lo stadio riusciremo a raggiungere i grandi club d’Europa.

GARCIA  ROMA TV

“Abbiamo fatto esperienza in tante gare, e ci è servita. Anche nel derby ci è servita. Poi abbiamo avuto tanti problemi con il gioco anche per i troppi infortuni e per la Coppa d’Africa. I troppi pareggi ci hanno fatto finire secondi ma senza tranquillità. Sono molto più contento quest’anno che l’anno scorso, perché era più difficile quest’anno”.

A proposito delle parole dette ieri in conferenza stampa, le sue parole…
Ogni volta che parlo c’è un momento specifico con la verità specifica. E la verità di quella sera era di non vedere una squadra smobilitarsi. Avevo paura che i miei giocatori smettessero di lottare. Bisognava lavorare sulla testa dei ragazzi. Loro sono stati bravi, la sconfitta di oggi è colpa mia. I ragazzi per questo secondo posto sono stati davvero bravi.

I rimpianti sono quelli di uscire con la Fiorentina nelle coppe?
Sì, è vero. Se c’è un rimpianto non è la Champions League perché a 30 minuti dalla fine eravamo qualificati ma il fatto di non andare avanti nelle altre due coppe.

Tra gli acquisti del prossimo anno sarebbe già contento se ci saranno due come Castan e Strootman?
Grande Doumbia. I primi due grandi acquisti saranno quelli di Leo e Kevin, che ci aiuteranno davvero tanto.

Dietro di voi meritava più il Napoli o la Lazio?
La cosa più tremenda del terzo posto è fare i preliminari. Io l’ho vissuta già a Lille. Pensi già di essere in Champions League ma hai uno spareggio con tanta pressione. Il resto? L’importante è che noi siamo arrivati secondi.

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