Corriere dello Sport (R. Maida) – Mentre il calcio si guarda dentro dopo una sentenza scioccante, la Roma vive un momento di transizione che può ribaltarne il futuro da un momento all’altro. Difficilmente Dan Friedkin aspetterà la fine della stagione, e l’eventuale partecipazione alla Champions League, per valutare i contratti dei due portoghesi, Tiago Pinto Mourinho. 

Così si spiegano i contatti (indiretti) che il presidente ha allacciato con Xabi Alonso, allenatore del Bayer Leverkusen destinato a una delle grandi d’Europa. Che Friedkin stia sondando il mercato delle energie rinnovabili per immaginare una Roma senza  Mourinho è comprensibile. Ma l’apertura dell’allenatore a una firma senza condizioni, seguendo una linea molto più morbida rispetto ai mesi scorsi, è un elemento che la proprietà vuole considerare.

In fondo i due anni e mezzo con questo allenatore hanno prodotto due finali europee, una crescita esponenziale della visibilità e l’adesione plenaria del pubblico che riempie lo stadio Olimpico. Non sono cose così scontate. Friedkin sa che, ove decidesse voltare pagina, rischierebbe di perdere una parte di consenso che finora l’ha sempre accompagnato dall’acquisto del club in poi.

Diversa, per curriculum e importanza, è la questione che riguarda la direzione sportiva. Anche Tiago Pinto, come Mourinho, ha il contratto in scadenza a giugno. Ed è convinto di meritare il rinnovo a fronte di una serie di obiettivi finanziari che giudica soddisfacenti. Ma a prescindere dalla sua conferma, Dan Friedkin si sta interrogando su un possibile innesto nell’area sportiva. Un vero esperto del settore che sappia scoprire i talenti prima che li abbiano notati altri.

Il nome di cui si torna a parlare da un po’ a Trigoria è quello di Ricky Massara, già vice di Sabatini e poi direttore sportivo ad interim della Roma di PallottaMassara ha anche incontrato recentemente Tiago Pinto, che nella logia di un’eventuale divisione di mansioni potrebbe anche restare occupandosi della parte amministrativa.