Questo pomeriggio alle 18.30 è andata in scena la XXIII Edizione della “Festa dello Sport Luiss”, la kermesse annuale che vede riuniti nel campus diversi studenti-atleti, che si sono distinti per meriti appunto sportivi e accademici. Tra i vari ospiti anche il centrocampista giallorosso Edoardo Bove. Queste le sue dichiarazioni:

Nel calcio sembra esserci poco spazio per lo studio e l’Università:
“Sì assolutamente, nel mondo del calcio c’è questa concezione del calciatore ignorante. Capisco anche io che siamo molto indietro da questo punto di vista. Vorrei parlarvi di una mia esperienza personale, in quanto secondo me la formazione accademica che riceviamo mi è utile anche in campo. È come fosse un allenamento mentale, mi aiuta a pensare più velocemente. Allo stesso modo, tutto ciò che ho imparato grazie allo sport e i valori che mi ha trasmesso, mi servono nella vita di tutti i giorni. La formazione accademica e sportiva sembrano mondi distanti, ma alla fine sono molto collegati. In più, noi (atleti e studenti, ndr) abbiamo fatto dei sacrifici da quando siamo piccoli. Io nel mio piccolo, non sono riuscito a finire il liceo nella mia scuola perché mi allenavo la mattina. Sono grato alla Luiss perché non permetto che lo sport sia un ostacolo alla formazione completa dell’individuo e quindi sono felice di continuare a studiare qui e di continuare ad avere una formazione universitaria”.