El Shaarawy l’uomo dei sogni (e dei gol)

La Repubblica (A.Di Carlo) – Il dodicesimo che ogni allenatore spera di avere in rosa, l’uomo in grado di regalarti sempre un guizzo. Mourinho se l’è studiato a lungo Stephan El Shaarawy, lo ha provato, gli ha dato fiducia. Quando parte dall’inizio sembra non avere lo stesso fuoco dentro, la stessa capacità di incidere sui ritmi della gara, la stessa brillantezza e freschezza nel puntare l’uomo o nell’essere pericoloso sotto porta. Quando viene buttato nella mischia, ecco che diventa l’uomo in più, in grado di spezzare gli equilibri. Cambio passo, dribbling, giocate, assist e tiri in porta. Poi accade, come al Maradona, che il tacco di Abraham lo liberi al tiro e che con il suo marchio di fabbrica, il destro a giro, battezzi Meret sul primo palo. 

La Roma conquista il 14esimo punto nei minuti finali: “E’ la dimostrazione che non molliamo fino all’ultimo. Se giochiamo con questo spirito e con questa voglia di vincere possiamo andare lontano e lottare per traguardi ancora più importanti. La strada è quella giusta, quello del secondo tempo. Abbiamo fatto una partita tosta, sicuramente meritavamo qualcosa di più“. E il Faraone guarda avanti anche in classifica: “Quarto posto? Sicuramente ci pensiamo, finché la matematica non ci condanna abbiamo il diritto e il dovere di provarci fino all’ultimo ed è quello che faremo“.

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