Il Messaggero (A. Angeloni) – In punta di Torino-Roma. Occhio agli attaccanti, da una parte e dall’altra. Ad esempio Duvan Zapata, che doveva arrivare alla Roma negli ultimi giorni di mercato, oggi veste orgogliosamente la maglia granata e magari da queste parti non lo rimpiangono nemmeno; Romelu Lukaku, che è arrivato alla corte di José Mourinho proprio dopo il no del colombiano, è diventato un indispensabile.
Grazie a lui che qui nessuno pensa più a Zapata, nemmeno lo Special. Poi c’è Belotti, che di granata ha tanto addosso ma si è lasciato male con tutto l’ambiente Toro e che oggi, come ieri, se giocherà si prenderà una bella dose di fischi.
Infine c’è Paulo Dybala, per il quale il Toro era solo l’avversaria di un derby, ha firmato l’ultima vittoria a Torino, lo scorso aprile, e da quel giorno la Roma non ha più vinto lontano dall’Olimpico.
Di Dybala l’ultimo gioiello in casa del Torino, di Dybala le ultime giocate che restano impresse nella testa nel grigio pomeriggio di Tiraspol: l’ingresso dell’argentino ha acceso la Roma e Lukaku, che ha segnato la rete del successo europeo.
Paulo è il veterano di questa società, che si augura di trattenere a lungo, e ha bisogno di ritrovare ritmo, quest’anno è partito lento, almeno nel rendimento, anche per via di un infortunio patito quasi a fine preparazione. La prima giornata non l’ha giocata per squalifica, a Verona è stato tra i peggiori. Poi si è fermato per un risentimento muscolare, che gli ha fatto saltare la convocazione della Seleccion, il risveglio, come tutta la Roma, è arrivato nella sfida contro l’Empoli.
Ecco, ora Paulo cerca continuità, tranquillità, Mou ha bisogno non solo di Lukaku, ma pure dell’argentino, decisivo nella scorsa stagione, vissuta pure quella tra mille noie fisiche. José ha il dovere, e la necessità, di gestire al meglio i suoi calciatori un po’ più fragili e Paulo è nell’elenco.