Repubblica (M. Juric) – I tifosi della Roma lo avevano lasciato in lacrime sul prato della Puskas Arena. Sconfitto in campo e consolato da Matic con un “that’s football” in mondovisione. Tanto maturo quanto ingrato nelle pieghe di una finale che ancora brucia. Lacrime amare che questa sera Dybala vuole trasformare in sorrisi. Giocherà titolare contro lo Spezia, per la sua ultima partita stagionale. Perchè il primo anno in giallorosso non può finire a Budapest.

La rincorsa alla finale, la maglia da titolare, il gol, inutile, che già nessuno ricorda più. La stagione della rinascita della Joya deve avere un epilogo migliore. Fatto di abbracci e sorrisi con i tifosi giallorossi che lo hanno eletto Re fin dal primo giorno.

Le immagini della scorsa estate al Colosseo Quadrato hanno fatto il giro del mondo. Lo stesso Dybalaquel giorno ha capito cosa volesse dire giocare per la Roma. E nonostante gli infortuni la risposta è stata da campione. Diciassette gol stagionali, dal punto di vista realizzativo la sua migliore da cinque anni. Di cui uno, l’ultimo, che avrebbe fatto la storia. Ma come ha detto lo stesso argentino “giocare per la Roma non è solo uno sport o un lavoro ma un onore. Abbiamo gioito insieme durante questo percorso ed anche pianto, lacrime di sofferenza che dimostrano il valore che abbiamo dato per questa gente“.

E proprio questo amore la Joya vuole ricambiarlo questa sera contro lo Spezia. Magari segnando un altro gol. Che non passerà agli annali, ma potrebbe regalare la qualificazione in Europa League la prossima stagione. Poi sarà il tempo dei saluti, senza lacrime stavolta, agli oltre 60 mila che per la 34esima volta riempiranno interamente lo Stadio Olimpico.

Perchè ogni tifoso romanista spera che il pianto di Budapest sia stato solo di dolore (sportivo) e non di addio alla Capitale. Da domani ogni giorno è buono per sedersi attorno ad un tavolo e parlare con la società. Il contratto scade nel 2025, ma la promessa fatta a Dybala la scorsa estate è stata quella di rivedersi al termine della prima stagione. E così sarà. Per rivedere tante cose: stipendio, prospettive e clausola. Quella da 12 milioni valida per l’estero, su cui l’ultima parola spetta proprio all’argentino. E quella per l’Italia (20 milioni) che la Romapuó annullare con un aumento dell’ingaggio.

Perchè cosa farà Dybala è la domanda che si chiedono tutti. Tanto quanto cosa farà Mourinho. L’argentino ha legato a doppio filo il suo futuro a quello del portoghese. Nonostante a Budapest lo Special One abbia specificato che i loro destini non sono affatto legati. Ma il rapporto tra i due non può non essere un fattore di scelta per la Joya.

Tutte questioni che si risolveranno nelle prossime settimane. Quando dovranno entrare in scena gli esecutori di tante decisioni dirimenti: i Friedkin. Silenti osservatori di una stagione che questa sera darà anche il suo ultimo verdetto. Poi il tempo dei rinvii sarà finito. E arriverà quello degli incontri per capire che Roma ci sarà da lunedì in poi.