La Repubblica (R. Marcecca) – La macchia “nera” ritorna nel tifo dentro l’Olimpico. Emerge più che mai dai tre arresti sia tra le fila della tifoseria laziale quanto in quella romanista a poche ore dall’ultimo fischio nel derby della capitale. Ma anche dai cori razzisti rivolti a Lukaku e Abraham da parte dei tifosi laziali. La procura sta già indagando anche su questi e ha acquisito alcuni video.

I tre nomi che emergono sono quelli del capo ultrà della Lazio Claudio Corbolotti, volto noto della curva Nord, la stessa degli Irriducibili di Fabrizio Piscitelli. Un passato politico al fianco di Gianni Alemanno nella sua segreteria. L’altro nome è quello di Fabrizio Simula, ultras della Roma, arrestato mentre stava lanciando un grosso masso contro i tifosi laziali. Fa parte del Gruppo Roma, composto dagli ex Casapound.

Il terzo arresto è quello di Luca, il figlio di Ettore Abramo e che negli ambienti delle tifoserie è conosciuto col nome di “Pluto”. Ettore Abramo è stato un altro fedelissimo di PiscitelliDiabolik. Nel maggio del 2018 venne arrestato dopo la finale di Coppa Italia tra Lazio e Atalanta perché, insieme a un altro tifoso, all’interno di un’auto della polizia locale di Roma Capitale lanciò una torcia accesa che provocò un incendio. Adesso tocca a suo figlio.

Ci sono anche episodi di violenza fine a se stessa, come quella contro un pulmino della Arvalia che accompagna i tifosi romanisti disabili e l’aggressione di un uomo in carrozzina.