De Rossi: «Una gara difficile, abbiamo reagito con autorità»

Corriere dello Sport (A.Ancona) – La sequenza infinita ha il solito copione, non c’è verso: Roma in trionfo, anche quando diventa prioritario serrare le fila non manca una bella bastonata all’Inter, avversario d’ordinanza. A Edoardo Soleri, tanto per gradire, serviva giusto rendersi decisivo davanti ai nerazzurri, mai bucati quest’anno. Spaccare la partita è missione impensabile, a un certo punto, perché si corre sul sottile filo che potrebbe portare anche ai supplementari. Invece, via sparati verso la finale: il secondo tempo è in discesa, una volta spedita la sofferenza a farsi un giro altrove. «La Roma ha saputo compattarsi, anche con il giusto adattamento alle condizioni del campo», dice Alberto De Rossi, che allenta la tensione subito dopo il fischio finale allargando un sorriso grande così. «Mi aspettavo una gara difficile, la squadra ha reagito con autorità».

BENE L’ATTACCO – L’unica pecca sta nell’aver concesso un gol all’Inter, come non era mai capitato in stagione. Ma non si può avere tutto, in fondo a un percorso che vale l’approdo in finale di Coppa Italia dopo due anni. Va benissimo così: la Roma è ermetica quanto basta, resiste anche alle insidie di un campo che ha il ghiaccio come componente sgradita. Soleri e Tumminello, a suon di gol, fanno il resto. «Sotto tutti gli aspetti, soprattutto quelli comportamentali, devo applaudire i ragazzi», prosegue De Rossi. «In particolare i tre attaccanti, che hanno fatto un ottimo lavoro. L’Inter ha uno strapotere fisico pazzesco, ci ha messo in difficoltà ma la mia squadra non ha mai sbandato. Al di là della parata che ha fatto Crisanto, abbiamo saputo difendere bene. Non è poco, mettere così tanta attenzione. Per il resto, ho deciso di spostare Keba sulla trequarti affidandogli anche la marcatura di Awua: era il modo di infastidire l’Inter nella fase di ripartenza». Ora equilibrio anche in finale, dopo il pirotecnico 4-3 dell’Entella sulla Fiorentina: i liguri sono in grado di mettere i bastoni tra le ruote alla Roma, lo certifica il campionato con le due squadre a un’incollatura. E lo scontro diretto che è storia di appena sei giorni fa. «Conosciamo benissimo di che pasta sono fatti: è un gruppo molto forte a livello giovanile, sarà senz’altro una bella partita».

VITTORIA MERITATA – Quattro su quattro, contro l’Inter: il lieto fine c’è anche stavolta, dopo 45 minuti in cui la Roma deve mettere l’elmetto avendo vinto di misura il primo round. Stringe i denti e poi colpisce, qualità che non passa inosservata, e vi pone l’accento proprio Soleri. «L’importante era passare il turno», osserva il goleador giallorosso. «Lo abbiamo fatto anche vincendo, peraltro su un campo che è uno dei peggiori capitati quest’anno. Siamo stati concreti, sfruttando le occasioni e giocando spesso con la palla lunga: il 2-1 è meritato». Anche Riccardo Marchizza mette da parte le considerazioni su una Roma meno spettacolare del solito, perché conta solo la sostanza. «Sapevamo di andare incontro a una partita difficile e nervosa», spiega a bordo campo uno di quelli che sta anche animando il mercato – per l’operazione che riguarda Defrel del Sassuolo – della prima squadra. «Il campo di certo non si presentava bene, ma ci abbiamo creduto fino all’ultimo. In contesti del genere, è sempre l’aspetto determinante. Il mio futuro? Penso che questo sia il momento meno adeguato per parlarne».

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