Se il centravanti lo fa Nainggolan

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Il Corriere dello Sport (R.Maida) – Passateci la provocazione: la Roma ha trovato dentro alle sue stesse retrovie un grande centravanti. Non è Dzeko, non è Perotti, non è Totti. E’ Radja Nainggolan. Contro il Napoli è stato spesso il giocatore più avanzato della squadra, funzionando da guastatore e da corridore nel pressing, nel 4-2-4 disegnato da Spalletti. Non deve stupire quindi che il tiro decisivo sia stato scagliato dal suo piede. Nainggolan è spesso lì, vicino alla porta. E qualche volta la prende.

RENDIMENTO – In tutto il girone d’andata con Rudi Garcia non aveva mai segnato. Dall’arrivo di Spalletti, che gli ha affidato compiti più offensivi, è già arrivato a quota 5. E tutti, a parte quello contro il Frosinone, sono stati decisivi per portare punti alla squadra. L’importanza di chiamarsi Radja. «E’ una bella sensazione – spiega a fine partita – avevo detto prima di entrare in campo che in questo caso ci giocavamo tanto, perché dovevamo dimostrare di essere grandi. Bene, mi sembra che ci siamo riusciti. Non è facile battere il Napoli. Abbiamo difeso bene, concesso poco». E ora? «E ora bisogna vincere sempre e sperare che loro sbaglino qualcosa. Questo risultato ci ha aperto una porta importante, speriamo di entrarci dentro perché la Champions League per noi è fondamentale».

RIMPIANTI – E’ stato il preliminare di un preliminare di Champions, attraverso il quale la Roma ha conservato la speranza di un aggancio: «Stiamo dietro a loro, ancora, purtroppo. E pensare che a noi sarebbe bastato vincere contro il Bologna per essere sullo stesso piano del Napoli. E invece il piazzamento finale non dipende solo da noi». La Juventus, che Nainggolan considera da sempre un’avversaria speciale, ha vinto il quinto scudetto consecutivo: «La loro differenza rispetto alle altre squadre è la continuità. La Juve riesce a vincere anche le partite che noi abbiamo pareggiato. Così fanno le grandi squadre».

L’IMPATTO – Anche contro il Napoli è stato palpabile l’apporto di Totti nei minuti finali. Nainggolan spiega: «Tutti sappiamo, al di là delle voci che si sentono, quanto Francesco sia importante e cosa Francesco sappia fare su un campo di calcio. E’ incredibile vedere l’Olimpico che diventa una bolgia quando tocca a lui. Contro il Napoli ci ha dato una mano ma ce l’hanno data anche i tifosi, con la scossa che hanno inviato a noi giocatori. Senza quella scossa forse non avremmo vinto». Nainggolan è uscito zoppicando per un affaticamento che lo aveva già infastidito in settimana ma non sembra in dubbio per Genova.

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