Il Messaggero (S. Carina) – La convocazione per un ultimo tentativo di conciliazione è fissato per il 17 novembre. Altrimenti Cafu porterà in giudizio sia l‘As Roma che la Qatar Airways per un risarcimento ultramilionario riguardante la violazione del diritto di immagine.
I fatti risalgono al 2019, quando l’ex campione del mondo dà il suo ok a diventare il testimonial del club, nella categoria legend, nell’ambito della nuova sponsorizzazione che la società, guidata all’epoca da Pallotta, sancisce con la compagnia aerea.
Il Pendolino vola a Varsavia e gira un safety video che inizia ad essere veicolato.
Il successo è inevitabile, considerando sia la fama del brasiliano che i mondiali prossimi a prendere il via. Nel frattempo l’ex campione attende un segnale dalla Roma. Chiede a Vincenzo Aliotta, suo uomo di fiducia nella Capitale, di trovare un’intesa con il club che continua però a essere rimandata. Nell’agosto 2020 c’è il passaggio di proprietà con l’avvento dei Friedkin.
Cafu aspetta ancora diversi mesi: non vuole muoversi legalmente nei confronti di una società che gli è rimasta nel cuore. Non ricevendo però risposta adeguata, nelle scorse settimane ha deciso di passare alle vie legali. La vicenda è seguita dal legale Fabrizio Costantini che, considerando il lungo periodo nel quale lo spot è stato trasmesso (46 mesi) e gli attuali compensi che il brasiliano percepisce per alcune sponsorizzazioni, è pronto a chiedere 11,8 milioni.