Bodo, la Roma torna sul luogo del delitto

Corriere della Sera (G. Piacentini) – La storia del calcio è piena di seconde opportunità. Quasi sempre per prendersi una rivincita bisogna aspettare anni, la Roma questa possibilità ce l’ha questa sera a Bodo, in Norvegia, dove 168 giorni fa i giallorossi persero 6-1 nel girone di Conference League. “Non so quale è stata la partita più bella della mia carriera – ha detto Mourinho ma di sicuro so quale è stata la peggiore: quella contro il Bodo Glimt».

L’urna di Nyon – dopo che tutte e due le squadre hanno superato il gruppo eliminatorio – ha voluto dare una nuova chance ai giallorossi, che sono profondamente cambiati rispetto alla partita del 21 ottobre 2021 e per l’andata dei quarti di finale (ore 21, su Sky, Dazn ma anche in chiaro su Tv8) proporranno una squadra rinnovata in molti elementi.

Dopo quel 6-1 Mourinho ha tracciato una linea netta tra titolari e epurati: nel secondo gruppo sono finiti Villar, Mayoral, Perez, Diawara, Darboe, Calafiori, Kumbulla e Reynolds.Solo l’albanese è riuscito a recuperare posizioni, gli altri sono finiti lontano da Roma o lontani dal campo. Anche il Bodo è cambiato: sono andati via Botheim, 22 gol la scorsa stagione, Bjorkan e il capitano Berg mentre sono arrivati KonradsenWembangomoEspejordVetti Larsen.  Il modulo invece è rimasto lo stesso: un 4-3-3 con gli esterni Solbakken, che piace anche alla Roma, e Pellegrino come uomini di punta.

Altra differenza importante è lo stato di forma. Sei mesi fa la Roma era all’inizio del suo percorso di crescita mentre il Bodo era nel pieno del campionato norvegese, che ha vinto per il secondo anno consecutivo: ora la Roma è una squadra che ha trovato certezze e che in campionato viene da dieci risultati utili consecutivi, mentre il campionato norvegese è ripartito solo quattro giorni fa e i gialloneri hanno esordito con un pareggio 2-2 (gol di Pellegrino Espejord) contro il Rosenborg.

L’occasione per conquistare un posto in semifinale, insomma, è di quelle ghiotte. Favoriti sì, ma non troppo. Anche perché ulteriori elementi di difficoltà saranno rappresentati dal campo in sintetico, che i giallorossi conoscono ma a cui non sono ovviamente abituati, e dal clima: farà parecchio freddo, è prevista una temperatura sotto lo zero e c’è il rischio che possa nevicare. A scaldare gli animi ci penseranno i circa 500 tifosi che sono volati fino al circolo polare artico per vedere la rivincita della Roma e che stavolta non vogliono tornare a casa delusi.

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