Il Messaggero (A. Angeloni) – Ha fatto disperare José Mourinho durante il ritiro di Albufeira, poi gli ha dato una grossa mano a inizio stagione, quando Dybala era squalificato (e poi infortunato) e Lukaku ( i tifosi nerazzurri pronti ad accogliere il “traditore” a San Siro il 29 con 50 mila fischietti) era arrivato quando si erano giocate già due partite di campionato. Adesso, Andrea Belotti si è rifatto da parte, in attesa di tempi migliori. Con il suo solito stile: testa bassa, lavoro e silenzio.

Un nuovo inizio era all’orizzonte: Tre partite di fila giocate per 90 minuti non gli era mai capitato da quando veste la maglia giallorossa, invece eccolo contro Salernitana (ha siglato una doppietta), Verona e Milan. Ma lui sapeva che quel benedetto attaccante, di cui si è parlato per tutta l’estate, sarebbe arrivato. Non solo è arrivato, ma Mou ha avuto in regalo un certo Lukaku, al quale è complicato togliere il posto, specie se è in queste condizioni fisiche, da quasi un gol a partita (tranne col Genoa Romelu ha segnato in tutte le partite in cui è stato schierato titolare, Empoli, Sheriff, Torino e Frosinone).

Lo Special domani contro il Servette è costretto a far riposare Dybala e questo riapre le porte al Gallo che ritroverà con molte probabilità, un posto da titolare, che non vede proprio dalla notte con il Milan. Domani farà coppia con Lukaku (o El Shaarawy, come a inizio stagione).

Ma perché ha fatto impazzire Mou in Portogallo? Perché José aspettava con ansia un altro attaccante con cui lavorare da subito e il Gallo non riusciva a fare in campo ciò che l’allenatore chiedeva, ovvero profondità, difesa del pallone e cattiveria. Aveva bisogno di una punta capace di giocare con le mezze ali, una specie di regista offensivo. E Lukaku in questo è perfetto. Andrea però si è allenato bene, era uno dei più in forma e con la doppietta contro la Salernitana lo ha dimostrato. Non gioca? Questione di gerarchie, ovvie. Lui è il dodicesimo, l’alternativa a Lukaku o Dybala. Ruolo che si fa andare bene, pronto a cogliere le occasioni. E ne sta arrivando un’altra a quanto pare.