La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Quando lunedì sera il quarto uomo ha mostrato la lavagna per chiamare l’ultimo cambio di De Rossi, l’Olimpico si è alzato quasi tutto in piedi. Per omaggiare Paulo Dybala, certo, autore di una prestazione sontuosa, ma anche per dare il benvenuto a Tommaso Baldanzi, il fantasista su cui la Roma vuole poggiare il suo futuro.

E che si siano dati il cambio loro due, con quel fiume di talento racchiuso in quel “cinque” al momento del cambio, forse non è neanche casuale. Perché Daniele De Rossi vede  Baldanzi proprio come vice-Dybala e perché forse anche i Friedkin la pensano così, nell’andare a disegnare le strategie future della Roma.

Baldanzi da sempre ha proprio in Dybala una delle sue muse ispiratrici. Tanto che prima di arrivare alla Roma, quando gli chiesero di quanto gli somigliasse, un po’ anche schernendosi disse: “Lo ammiro, mi ispiro a lui. Dybala ricopre il mio stesso ruolo, siamo due calciatori con movenze simili. Ma lui è un grande giocatore e in una scala da uno a dieci lui è dieci e io devo ancora entrare nella scala”. Poi, però, è successo che Tommaso è entrato anche a Trigoria e qui ha conosciuto proprio la Joya, uno che sa anche metterti subito a tuo agio.

La paura di tanti a Roma è che il club abbia voluto anticipare l’acquisto del baby talento proprio per permettergli di avere questi mesi di apprendistato e poi, magari, dal prossimo anno prendere il posto di Paulo. Il quale ha il contratto in scadenza nel 2025, ma che ancora non ha mai parlato di rinnovo. E la paura di perderlo c’è eccome. Anche perché prima la presenza di Mourinho (a cui Dybala era legatissimo) era quasi una garanzia, adesso bisognerà capire quali saranno i programmi e le strategie del club giallorosso.