Corriere dello Sport (R. Maida) – Stanno tornando tutti. Il taumaturgo De Rossi pian piano ha alleggerito il lavoro dei medici e dei fisioterapisti di Trigoria, costretti spesso agli straordinari per curare i calciatori della Roma. 

Ieri, alla ripresa degli allenamenti, si sono rivisti in campo sia Smalling che Spinazzola. Il secondo andrà sicuramente in panchina contro l’Inter, a tre settimane esatte dalla lesione muscolare riportata in Roma-Verona, mentre il primo sta ultimando il programma di recupero. Se non lo rivedremo sabato all’Olimpico, sarà convocato per la trasferta in Olanda contro il Feyenoord.

In ogni caso anche per il giocatore più rimpianto la lunga attesa si avvicina alla conclusione. Dopo la rottura con Mourinho, che risale al mese di ottobre e ha certamente rallentato il suo rientro, Smalling ha tranquillizzato il nuovo staff tecnico ed è quasi pronto a giocare. Dalla sua ultima presenza, il primo settembre contro il Milan, sono passati oltre cinque mesi. Ma la parte bella della stagione comincia oggi, anzi sabato. E lui dopo aver sistemato il ginocchio dolorante desidera farne parte. A giugno poi, mentre guarderà l’Europeo dell’Inghilterra in televisione, incontrerà la società e l’allenatore per valutare insieme il futuro.

Di sicuro adesso l’emergenza difensiva, tanto spesso denunciata da Mourinho, è uno sbiadito ricordo: aspettando N’Dicka, che atterrerà dalla Costa D’Avorio la prossima settimana dovendo giocare una finale, la Roma riparte con quattro centrali qualificati per due ruoli. I due titolari del momento sono Mancini Llorente, ma dietro cresce bene e in fretta Huijsen.

Smalling può rimettersi in carreggiata con calma. E a proposito di ritorni: se non sabato sera, già a Rotterdam ci sarà anche Azmoun che ieri è stato eliminato dalla Coppa d’Asia nonostante una rete fantastica in rovesciata che aveva illuso l’Iran contro i padroni di casa del Qatar. La Roma ritrova dunque anche il centravanti di riserva e si prepara a riabbracciare persino Abraham, ultimo della lista indisponibili rimasto.