Il Tempo (L. Pes) – Nessun ultimatum e la volontà di aspettare ancora sperando che il Santos ceda. Questa la strategia di Tiago Pinto per provare a portare il ventenne brasiliano nella Capitale. Un calciatore apprezzato, seguito e fortemente voluto dalla dirigenza giallorossa. Da tempo a Trigoria non si vedono profili del genere: giovani, talentuosi e rivendibili. Ma l’ostacolo più grande è rappresentato dal Santos che non ha mai realmente aperto alla cessione, pur disattendendo la promessa fatta all’attaccante che per qualche giorno non si è allenato con la squadra.

L’offerta spedita a San Paolo è ritenuta sufficiente dal gm portoghese (12 milioni più 6 di bonus e il 10% sulla futura rivendita) e difficilmente verrà alzata nelle prossime ore. Un “modus operandi” che spesso ha contraddistinto le trattative della Roma, ma che al momento lascia la rosa di Mourinho con un solo centravanti. Nessuna alternativa realmente trattata, se non una telefonata al Braga per Abel Ruiz, l’idea Ekitike (che piace da tempo) e la suggestione Lukaku, che lascia pensare ad una volontà forte di strappare Marcos Leonardo al Sudamerica da qui alla fine del mercato.

Sul fronte Zapata non si registrano passi in avanti, segnale di come il colombiano sia sempre più lontano dalla Capitale. Le richieste dell’Atalanta sono alte e rispetto a una settimana fa il bomber nerazzurro sembra molto più vicino ad una permanenza. Sarebbe stato lui il profilo di esperienza per l’attacco, con Arnautovic che ha firmato per l’Inter ed è perciò sfumato. Tra gli svincolati, però, c’è sempre il nome di Sanchez, che pur non essendo un “nove” puro, potrebbe aiutare Mou.