Il Tempo (M. Cirulli) – Saranno sei giorni di fuoco per la Roma di Daniele De Rossi. Il pareggio con la Juventus non ha smosso più di tanto la classifica di Serie A e il primo vero “match point” per qualificarsi alla prossima Champions ci sarà domenica, quando i giallorossi viaggeranno in direzione Bergamo per affrontare l’Atalanta – che ieri ha rimontato nel secondo tempo la Salernitana, portandosi a pari punti con i capitolini.

Dalla partita con i bergamaschi inizieranno le ultime tre giornate di campionato che vedranno la Roma padrona del proprio destino: nonostante il recupero – che probabilmente ci sarà a fine stagione, come sottolineato nuovamente da De Rossi nell’ultima conferenza post gara – per arrivare nella massima competizione europea “basterebbero” 9 punti, ovvero vincerle tutte, a partire proprio dai giocatori allenati da Gasperini. Un cammino sicuramente non facile, considerando il periodo di forma dei giallorossi, che nelle ultime 5 partite hanno concluso con una vittoria solamente nella ripresa a Udine grazie al gol all’ultimo respiro di Cristante.

Una serie di scontri diretti che non hanno fatto altro che aumentare ulteriormente il divario tra la Roma e le big: un solo punto conquistato in campionato contro le squadre attualmente sopra Pellegrini e compagni in classifica, 2 se si considera anche l’Atalanta, con 7 sconfitte e 2 pareggi in totale – alle quali, ad onor del vero andrebbero aggiunte le due vittorie con il Milan in Europa League.

Quello che tuttavia è cambiato è l’approccio a questo tipo di partite, ed emblematico è stato proprio il secondo tempo con la Juventus, quando, dopo lo spavento preso per il palo colpito da Chiesa, la squadra di casa ha guadagnato terreno e soprattutto ha fatto capire di essere presente mentalmente. Ci sarebbe poi una seconda strada per ottenere un biglietto per la Champions, quella legata al percorso europeo, sempre intrecciato con l’Atalanta. Il trionfo dei nerazzurri garantirebbe infatti la qualificazione tramite il sesto posto in Serie A, ma sarebbe delittuoso non provare a recuperare il 2-0 del Leverkusen maturato all’Olimpico.