Antonio Carlos Zago, ex difensore della Roma, è stato intervistato dal Corriere della Sera ed ha parlato anche della conquista dello scudetto del 2001. Questo uno stralcio delle sue parole:
Ora qui c’è il suo amico Di Francesco….
«Vorrei assistere ai suoi allenamenti. Non lo sento da un po’ ma eravamo molto legati, ci frequentavamo, le nostre mogli erano amiche».
Lo scorso anno ha seguito la Roma?
«Sì, ma dalla tv non è lo stesso. Ero all’Olimpico contro il Barcellona: la partita perfetta che si vince più con la testa che con la tattica».
E con i grandi giocatori…
«La Roma ce li ha. Uno è Alisson, che con Courtois e Neuer è tra i migliori al mondo, in Brasile si sapeva che era un predestinato. Ora magari lui ha l’ambizione di giocare nel Real Madrid, ma da tifoso spero che resti, perché se ogni anno partono i campioni non è facile vincere».
Tra i nuovi acquisti della Roma, su chi punterebbe?
«Kluivert mi ha impressionato, è veloce e salta l’uomo. Pastore ha fatto una grande esperienza al Psg, c’è bisogno di calciatori come lui».
Nella Roma c’è un difensore che le somiglia?
«Un po’ Fazio, ma io forse ero più rapido. Manolas è quello che mi piace di più. La Roma in difesa è ben coperta con Juan Jesus e Marcano».
Da voi anche Gerson era considerato un fenomeno…
«Ha tutto per diventare un titolare della Roma. E’ ancora giovane, ma deve sbrigarsi a crescere, magari deve andare in una squadra più piccola e giocare”»
Un ricordo dello scudetto?
«Ho rischiato di non esserci. Mi voleva il Milan, non avevo un grande rapporto con Capello. Dopo l’eliminazione con l’Atalanta in Coppa Italia, e la contestazione dei tifosi, un giorno ci siamo incontrati in sauna, dopo cinque minuti di silenzio mi ha detto: “Domenica giochi”. Da lì è partita la cavalcata. Se fossi andato al Milan avrei vinto la Champions, ma lo scudetto a Roma è imparagonabile».